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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 4
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Sestieri, Ettore: Cenni sullo svolgimento dell'arte di Bernardo Cavallino
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0279

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CENNI SULLO SVOLGIMENTO DELL'ARTE DI BERNARDO CAVALLINO 25.;

'"n'altra opera che inceppa nella ricostruzione
del nostro pittore è VAdultera di Verona. Non l'ho
ancora veduta e non posso che attenermi alla foto-
grafia.. Lionello Venturi La scoprì, credo, nel '010.
De Kinaldis la riprodusse, senza parlarne, ne]
1017,1 e da questo stesso è ora2 assegnata ad un
periodo non lontano dalla S. Cecilia e ancora più
prossimo alla Ester di Firenze. È possibile questo?

esempio, un quadretto, certo tra i primi del pit-
tore, presso Augusto Jandolo a Roma, rappresen-
tante 5. Caterina e S. Chiara (fig. 8). Oltre il ri-
cordo di Artemisia nella S. Caterina è quello
di Caracciolo che appare qui; non vagante nel-
l'atmosfera del quadro, ma detcrminato anzi net-
tamente nella maniera d'illuminare e nelle pieghe
speciali della S. Chiara, tal quale come si può ve-

8 — Bernardo Cavallino: S. Caterina e S. Chiara.
Roma, presso il sig. Jandolo (Fot. Sansaini).

Come accordare tutto quello che v'è nella Ester
di essenzialmente cavalliniano, nella graduazione
della luce, nella rispondenza delle figure, nell'af-
fettazione stessa delle pose, con le in flessioni di un
caracciolismo patente, con quel tanto di rude che è
iteli'Adulterai È chiaro. "L'Ester è assai posteriore,
se pur di poco, come vedremo, anche alla S. Ce-
cilia, e, in caso, VAdultera dovrebbe essere assai
primitiva. Ma allora in qual guisa conciliare una
dipendenza così forte da Caracciolo, come non sarà
più mai, con altre opere pure primitive ove il carac-
ciolismo appare sì, ma attenuato? Esaminiamo, per

1 Aldo IH: Rinai.ims, art. cil., in Rassegna d'arte, 1917,
g-ro.

Aldo De Kinu.ihk, art. cìt., in Napoli Nobilissima,
^funaio 1020,

dere nella. Vergine Concetta di lui che è a Napoli
nella chiesa di S. Maria della Stella. Ma siamo
sempre lontani dall'intensità caracciolesca del-
l'opera di Verona. E allora? Francamente non vorrei
essere proprio io a scagliare la prima pietra contro
VAdultera di Verona, ma non vedo, per le consi-
derazioni fatte, altra soluzione: per adesso metto
PAdultera in quarantena, faccio come se non ci
fosse e mi riservo, solo dopo un esame diretto, un
giudizio compiuto.

Pel primo Cavallino è invece sicuramente il
Mosè e il serpente di bronzo presso il corniti. Roseo
a Napoli. Qui, attraverso ricordi che vengono da
Stanzioni — specie le due donne in basso, a
sinistra - da Salvator Rosa e da Ribera, torna il
tondo alla Gargiulo e v'è un certo studio della luce
che si differenzia da Quello dèlie primissime opere
 
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