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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 1
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Mariotti, Lancillotto: Cenni su Scipione Pulzone detto Gaetano: ritrattista
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0063

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CENNI SU SCIPIONE PULZONE DETTO GAETANO, RITRATTISTA

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Con tutto ciò l'occhio, in verità, un po' stanco della monotonia delle pose, non di
rado impacciate, si compiace di questi nuovi atteggiamenti più animati e più espressivi.

Nell'ultimo periodo della sua attività, il Gaetano ebbe come ispiratore fecondo
Sebastiano del Piombo. Da questo egli trae una maniera più larga e una robusta pienezza
di forme, ottenuta dal contrasto sapiente di luci e ombre. Il nuovo influsso è sensibile
nel ritratto di Cardinale col suo segretario (fig. 9). I due personaggi interrompouo l'uf-
fìzio per guardare con una leggera ostentazione lo spettatore. Nulla di notevole nel
trattamento della figura del cardinale dove ritroviamo press'a poco immutato il vecchio
stile. A fianco dell'eminente porporato, ritto a metà nell'ombra, sta il segretario magistral-

Fig. 10. — Scipione Pulzone : Ritratto di Dama.
Pinacoteca di Monaco.

mente e potentemente dipinto. La sua espressione è grave, il suo sguardo pensoso e
penetrante. La luce giuoca sugli aridi capelli brizzolati e schiara l'ossatura del viso,
intensificandone i rilievi. I margini del breviario, le mani con nocche riquadrate, sembrano
scolpiti nel marmo. Mai carattere più virile di questo era uscito dal pennello di Sci-
pion Gaetano.

Del 1584 è il ritratto di gentildonna (fig. 10) che si trova nella Pinacoteca di
Monaco. Dalla gorgiera si erge, come da candida corolla, la bella testa della signora sor-
ridente e un po' sostenuta nella sua sopravveste di broccato occhieggiante di numerose
perle simmetricamente disposte. L'affocata carnagione del volto, dagli occhi a mandorla
con iride chiara e pupille nere, e l'opulenza delle sue carni han morbidezza voluttuosa.
Ma di tutti il più bello, il più perfetto, il capolavoro, insomma, del Pulzone è il ritratto
che va sotto il nome di Lucrezia Cenci, l'ultimo in ordine di tempo: 1594 (fig. 11). La
grandiosità di composizione non viene questa volta sminuita da disegni minuziosi di
gale, di trine e di ricami. La gentildonna, elegante nella sua rigida compostezza, è
seduta dinanzi a un tavolo e sospende un momento la sua meditazione. Il volto dai linea-
 
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