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ADOLFO VENTURI
quadri veneziani, condotti in uno stesso ciclo di anni, due mondi d'arte divisi dall'av-
vento di Giorgione. Vampe di tramonto, ebrezza di floride creature, alberi ondeggianti
al fiato caldo del vento, che gonfia nel cielo una trionfale nuvola di fuoco e agita i drappi,
compongono i Baccanali di Tiziano. L'arte è giunta al meriggio: le forme sbocciano opu-
lente e morbide: i drappi s'increspano e sventolano, i toni fiammeggiano. E immaginiamo
Fig. i. — Giambellino : IL Convito degli dei. Filadelfia, Raccolta Widener.
accanto il Convito degli dei dì Giambellino. Sotto filari d'alberi, i cui tronchi rigidi tagliano
della lor ombra l'azzurro di un cielo mattinale, incedono, disegnate con statuaria fermezza,
due giovani dee, e il ritmo del loro passo cadenzato sembra segnar la misura al ritmo di
tutta la composizione, bilanciata e serena. Non tripudio, non impeti di movimento: le
immagini, nitide di rilievo, penetrate dall'argento del mattino, riflettono serenità di spirito
negli atteggiamenti, profonda luce di sogno negli sguardi: il paese stesso, che aduna le
immagini, ha la solennità profonda di un tempio: il tempio in cui Giambellino, vecchio e
prossimo alla fine, chiude il suo sogno di gioventù e di purezza. Il Baccanale di Tiziano
esprime nei colori ardenti l'ebbrezza della vita: il Convito di Giambellino, con le sue forme
candide e limpide nella mattinale luce, lascia una divina impressione d'albore, la freschezza
di una visione creata dall'anima pura d'un fanciullo.
ADOLFO VENTURI
quadri veneziani, condotti in uno stesso ciclo di anni, due mondi d'arte divisi dall'av-
vento di Giorgione. Vampe di tramonto, ebrezza di floride creature, alberi ondeggianti
al fiato caldo del vento, che gonfia nel cielo una trionfale nuvola di fuoco e agita i drappi,
compongono i Baccanali di Tiziano. L'arte è giunta al meriggio: le forme sbocciano opu-
lente e morbide: i drappi s'increspano e sventolano, i toni fiammeggiano. E immaginiamo
Fig. i. — Giambellino : IL Convito degli dei. Filadelfia, Raccolta Widener.
accanto il Convito degli dei dì Giambellino. Sotto filari d'alberi, i cui tronchi rigidi tagliano
della lor ombra l'azzurro di un cielo mattinale, incedono, disegnate con statuaria fermezza,
due giovani dee, e il ritmo del loro passo cadenzato sembra segnar la misura al ritmo di
tutta la composizione, bilanciata e serena. Non tripudio, non impeti di movimento: le
immagini, nitide di rilievo, penetrate dall'argento del mattino, riflettono serenità di spirito
negli atteggiamenti, profonda luce di sogno negli sguardi: il paese stesso, che aduna le
immagini, ha la solennità profonda di un tempio: il tempio in cui Giambellino, vecchio e
prossimo alla fine, chiude il suo sogno di gioventù e di purezza. Il Baccanale di Tiziano
esprime nei colori ardenti l'ebbrezza della vita: il Convito di Giambellino, con le sue forme
candide e limpide nella mattinale luce, lascia una divina impressione d'albore, la freschezza
di una visione creata dall'anima pura d'un fanciullo.