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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 27.1924

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Fasc. 3
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Venturi, Adolfo: Lorenzo Lotto: nuove ricerche
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https://doi.org/10.11588/diglit.17344#0174

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ADOLFO VENTURI

Al periodo che segue il 1530, assegneremmo il delizioso Narciso al fonte, presso il pittore
barone Meyer a Roma (fig. 3). Sopra uno sfondo di paese, tra i più sviluppati nell'arte di
Lorenzo Lotto, spicca in vivida luce la vasca di marmo grigio, dipinta con lo stesso gusto
per lo spessore e la grana della pietra, che un Olandese del '6oo avrebbe messo nel pla-
smare un vaso di terra sopra una mensa imbandita.

In ginocchio presso la fonte, in molle posa, che ci richiama i languenti personaggi
ritratti dal Lotto, Narciso si specchia nell'acqua, e la sua delicata figura, che ripete i

Fig. 2. — Lorenzo Lotto: Cristo nel Sarcofago. Londra, Collezione R. Benson.

lineamenti affilati degli angeli nelle tarde Sacre conversazioni lottesche, della Maddalena e
di Giovanni nella turbinante Crocefissione di Monte San Giusto, riflette dal cielo l'instabilità
di luci e d'ombre, il fluido mutevole di nubi azzurre e di fredda madreperla, a contrasto
con la luce ferma sul piano della vasca marmorea, con l'ombra fulva dei tronchi nel
velario d'alberi frapposto tra figura e cielo. E le frappe cupe dell'albero di margine, negre
frange contro il freddo scintillìo lunare, richiamano i più fantastici contrasti d'ombra e
luce nell'arte lottesca.

Tela d'argento è il lino spugnoso di una manica, della stessa sostanza sfrangiata e
perlacea di cui si formano i bianchi nella predella con storie di Santa Lucia (Museo di
Jesi), mentre l'orlo dell'altra manica scorre sotto un raggio lunare nell'ombra, rivo di
liquido mercurio in cui è tutta la fugacità smagliante e il brivido delle fredde luci di
Lorenzo Lotto.

Le più delicate creazioni del periodo tardo, quali la penombrata testa di Giovanni
nella Crocefissione di Monte San Giusto, tornano al pensiero davanti a questo volto pia-
 
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