UN QUADRO DEL PARMIGIANINO A PIETROBURGO
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nuità mirabili, i tipi palesano la maggiore prossimità alla Madonna col Bambino e tre
Santi agli Uffizi ed alla Madonna di Santa Margherita a Bologna. E poiché i due ultimi
lavori furon compiuti nella seconda metà della terza decade del '500/ se ne deduce
logicamente, che il nostro quadretto debba esser stato dipinto circa lo stesso tempo.
Ripetiamo dunque che la sua datazione più probabile è nel periodo romano, quando lo
stile del Parmigianino raggiunse per la prima volta quella particolare eleganza che è
la maggior attrattiva dell'arte del maestro.2
Vittore Lazareff.
1 Perii primo di essi, il Berenson (North italian
painters of the Renaissance, 1907, pag. 278) fissa la
data «no later than 1527», mentre il Tinti (Il Par-
migianino, in Dedalo, IV, settembre, pag. 223) lo
colloca più avanti, cioè negli anni 1527-1531, se-
condo noi, senza ragione. Il secondo è assegnato
dalla Signora Fròhlich-Bum (Parmigianino und
der Manierismus, Wien, 1921, pag. 42), al 1329,
in base all'affermazione dell'Affo
2 Nel periodo romano, il Parmigianino dipinse
anche uno Sposalizio di Santa Caterina, giunto
a noi soltanto nell'incisione di G. Tinti. Il suo
spirito è assai vicino a quello del nostro quadretto.
Vedi Fròhlich-Bum, op. cit., fig. 119 pag. 98.
22*
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nuità mirabili, i tipi palesano la maggiore prossimità alla Madonna col Bambino e tre
Santi agli Uffizi ed alla Madonna di Santa Margherita a Bologna. E poiché i due ultimi
lavori furon compiuti nella seconda metà della terza decade del '500/ se ne deduce
logicamente, che il nostro quadretto debba esser stato dipinto circa lo stesso tempo.
Ripetiamo dunque che la sua datazione più probabile è nel periodo romano, quando lo
stile del Parmigianino raggiunse per la prima volta quella particolare eleganza che è
la maggior attrattiva dell'arte del maestro.2
Vittore Lazareff.
1 Perii primo di essi, il Berenson (North italian
painters of the Renaissance, 1907, pag. 278) fissa la
data «no later than 1527», mentre il Tinti (Il Par-
migianino, in Dedalo, IV, settembre, pag. 223) lo
colloca più avanti, cioè negli anni 1527-1531, se-
condo noi, senza ragione. Il secondo è assegnato
dalla Signora Fròhlich-Bum (Parmigianino und
der Manierismus, Wien, 1921, pag. 42), al 1329,
in base all'affermazione dell'Affo
2 Nel periodo romano, il Parmigianino dipinse
anche uno Sposalizio di Santa Caterina, giunto
a noi soltanto nell'incisione di G. Tinti. Il suo
spirito è assai vicino a quello del nostro quadretto.
Vedi Fròhlich-Bum, op. cit., fig. 119 pag. 98.
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