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BULLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLETANO.

N.° LXXI (i delFanno V) — i Novembre 18A6.

Gli articoli, che non hanno alcuna sottoscrizione,sono dell editore cav. Francesco M. Avellino.

Notizia degli scavi di Pompei fino ad ottobre 18.4.6

Nolìz'a degli scavi di Pompei Jino ad ottobre

;. 1846. .

Dobbiamo cominciar questa notizia dalla descrizione
della parte recentemente scavata di un edificio del
quale già nell' anno precedente descrivemmo una por-
zione. E questo la casa, che ha l'ingresso sul vico de-
nominalo de'falli, e che è seconda dopo l'edificio con
l'orno , discendendosi verso la strada parallela a quella
che va verso la porta di Nola. Di questa casa a pag.
6 e segg. del III anno di questo bulleltino descrivemmo
T androne , e !a parte dell' atrio allora scoverta. Ora
soggiugniamo che anche il resto dell' atrio ne è stato
scavato , nella , destra parete del quale è il pozzo con
bocca di tufo già da noi ricordato a pag. 9, e nella
sinistra i due dipinti pur da noi ricordati , V uno di
alcuni pesci, e }' altro di un augello presso alcune
fruita , dietro al quale va volando altro più piccolo
augelletto. Il pavimento è di lastrico con ornamenti
di pezzetti di marmo , e perduti sono gì' intonachi
delle altre pareti. In quella stessa parete, in cui sono
quei due dipinti, e media tra essi, trovasi una porta la
quale introduce in una stanza , che riman quindi a
sinistra di questa estrema parte dell' atrio. Di essa si-
gninò è il pavimento: le mura hanno zoccolo nero con
augelli capricciosi e rabeschi. Sopra l'intonico è giallo
con rabeschi, e dischLcon protomi , una delle quali
ha pileo frigio. Vi è pur dipinta una imposta co' suoi
timpani , e colle altre diverse sue parti ed ornamenti
ed anche colle pustulae 0 bullae, di cui solevano ador-
narsi. Questo cubicolo ha un'altra porta nella sua pa-
rete a destra dell' ingresso già ricordalo , e per essa
comunica col cubicolo descritto già a pag. 10 del-
l' anno III.

Rientrando nell' atrio, due grandi aperture si rav?
anno v.

— Di alcuni tipi delle monete della guerra Morsica,

visano nel fondo di esso. L' una introduce in un non
molto spazioso , ma assai ben ornato peristilio, se pure
è permesso adattargli questo nome mentre una sola,
come diremo , è la colonna che vi si vede. Il pavi-
mento ne è di terra. Dello stesso muro, in cui è l'in-
gresso , dalla parte interna il zoccolo è rosso, e vi è
dipinto un delfino in un quadretto rettangolare a fondo'
oscuro. Una importante colonna è effigiala di sopra ,
la quale vedesi messa presso al lido con laterali orna-
menti di due rosiri, e più sotto di due galee, e più
sotto ancora di altri due rostri di forma alquanto di-
versa. Un timone ed un'ancora messi di traverso l'uno
a sinistra c 1' altra a destra servono ancor di ornamento
a questa colonna , 0 sotto è effigiato uno scudo ornalo i
cornice , e di due fasce prominenti che s1 incrociano.
Sopra la colonna è una figura panneggiata incerta che
sostiene un tridente. È ollremodo a desiderare che di
questo bel dipinto si pubblichi il disegno, potendosi da
esso ritrarre assai meglio che dalle medaglie , di campo
sempre assai ristretto, la forma dello colonne rostrale
e de'loro simboli ed ornamenti.

La parete a destra dell' ingresso mostra al comin-
ciamenlo nello zoccolo un quadretto pur rettangolare
ed a fondo scuro colla figura di un toro marino.Ve-
desi sopra effigiata tra diverse piante una vasca con
arboscello , e nel lembo di essa sono due augelli. Se-
gue nello zoccolo una testa di Medusa , che sembra
alala , in fondo oscuro : sopra è un' erma muliebre ,
0 , se vuoisi, imberbe velata , e con mani nascoste
dal velo , in modo però che mostri aver qnalche cosa,
forse uu vasetto , nella destra. Può paragonarsi colla
statua pubblicata nella tav. 37 parte II degli antichi
marmi del museo Britannico , che il Payne Knight ere-
dea rappresentare la Venere Archilìs , di cui parla
Macrobio (Saturn. 1. I c. 21). Più sopra è effigiata

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