novellamente scoperto
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sagace il Mommsen citando l'allegato passo di Paolo segnalò le
parole spectabili viro come interpolate dai redattori giustinia-
nei (1). Esclusa questa testimonianza del secolo terzo, divengono
primi esempi certi di quella formola le leggi della fine del
secolo quarto nel codice Teodosiano, le epistole di Simmaco e le
lapidi della medesima età (2). La Notitia dignitatum utriusque
imperii ai tempi di Arcadio e di Onorio ci insegna il grado degli
spectabiles essere stato immediatamente dopo gli illustres ; cioè
del castrensis sacri palata, di alcuni altri dignitarii minori della
corte e dei vicarii del praefeetus urbis e dei praefecti prae-
torio, in fine dei governatori civili e militari di province pro-
consuleSj, duces,, comites; mentre i consulares, praesides, cor-
rectores erano semplicemente clarissimi. Il titolo spectabilis fu
talvolta abbreviato nella sola prima lettera (3): fu anche congiunto
col clarissimus, come altresì Yillustris. Così C-ETSPECT-F-
(clarissimae et spectabilis feminae) nella lapide onoraria della
figlia d'un comes Africae, il quale perciò era spectabilis (4); VC
ET SPECTAB • PROC • (viro clarissimo et spectabili proconsule)
in colonna migliare dell'Acaia (5). Di ciò fecero qualche meraviglia
il Bòcking (6) ed il Mommsen ; il quale pose a confronto con questo
(!) Ròm. Staatsrecht II 3 ed. p. 1055.
(2) Sul vicarius Africae del 313-314 appellato spectabilis nelle Gesta
purgationis Felicis vedi Pallu de Lessert, Vicaires et comtes dAfrique
nel voi. XXVI (a. 1892) delle Mérn. della soc. arch. di Costantina p.42, 44.
Il passo sembra alterato: l'autenticità però del documento è fuori di que-
stione (v. Duchesne, Le dossier du Donatisene nelle Mélanges de fècole
Fr. de Rome 1890 p. 589 e segg.).
(3) V. Orelli n. 1183; C. L L. V, 5230; IX, 1378; Inscr. Christ.l p. 444
n. 978 : cf. Hagembuch, Ep. epigr. p. 339 ; Marini, Papiri p. 266.
(4) C. 1. L. VI, 1674. Costei però era conino? comitis sacrarum lar-
gitionum inlustris; ed è notabile, che abbia usato i titoli d'onore del
padre, piuttosto che quelli del marito costituito in più alto grado di di-
gnità {inlustris). Ciò dimostra, che essa era sotto la potestà paterna.
(5) C. I. L. Ili n. 572.
(6) Not. dign. Occid. p. 176*.
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sagace il Mommsen citando l'allegato passo di Paolo segnalò le
parole spectabili viro come interpolate dai redattori giustinia-
nei (1). Esclusa questa testimonianza del secolo terzo, divengono
primi esempi certi di quella formola le leggi della fine del
secolo quarto nel codice Teodosiano, le epistole di Simmaco e le
lapidi della medesima età (2). La Notitia dignitatum utriusque
imperii ai tempi di Arcadio e di Onorio ci insegna il grado degli
spectabiles essere stato immediatamente dopo gli illustres ; cioè
del castrensis sacri palata, di alcuni altri dignitarii minori della
corte e dei vicarii del praefeetus urbis e dei praefecti prae-
torio, in fine dei governatori civili e militari di province pro-
consuleSj, duces,, comites; mentre i consulares, praesides, cor-
rectores erano semplicemente clarissimi. Il titolo spectabilis fu
talvolta abbreviato nella sola prima lettera (3): fu anche congiunto
col clarissimus, come altresì Yillustris. Così C-ETSPECT-F-
(clarissimae et spectabilis feminae) nella lapide onoraria della
figlia d'un comes Africae, il quale perciò era spectabilis (4); VC
ET SPECTAB • PROC • (viro clarissimo et spectabili proconsule)
in colonna migliare dell'Acaia (5). Di ciò fecero qualche meraviglia
il Bòcking (6) ed il Mommsen ; il quale pose a confronto con questo
(!) Ròm. Staatsrecht II 3 ed. p. 1055.
(2) Sul vicarius Africae del 313-314 appellato spectabilis nelle Gesta
purgationis Felicis vedi Pallu de Lessert, Vicaires et comtes dAfrique
nel voi. XXVI (a. 1892) delle Mérn. della soc. arch. di Costantina p.42, 44.
Il passo sembra alterato: l'autenticità però del documento è fuori di que-
stione (v. Duchesne, Le dossier du Donatisene nelle Mélanges de fècole
Fr. de Rome 1890 p. 589 e segg.).
(3) V. Orelli n. 1183; C. L L. V, 5230; IX, 1378; Inscr. Christ.l p. 444
n. 978 : cf. Hagembuch, Ep. epigr. p. 339 ; Marini, Papiri p. 266.
(4) C. 1. L. VI, 1674. Costei però era conino? comitis sacrarum lar-
gitionum inlustris; ed è notabile, che abbia usato i titoli d'onore del
padre, piuttosto che quelli del marito costituito in più alto grado di di-
gnità {inlustris). Ciò dimostra, che essa era sotto la potestà paterna.
(5) C. I. L. Ili n. 572.
(6) Not. dign. Occid. p. 176*.