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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Gatti, Giuseppe: Notizie di recenti trovamenti di antichità in Roma e nel suburbio, [16]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0237

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quel T. Flavio Tiziano che fu legato prò praetore di Severo e
Caracalla nella Spagna, poi proconsole d'Africa ('), e che in
Eoma possedette le figline Salarie, come risulta dalle tegole
improntate col bollo: expraedis FI. Titianì clarissimi viri (2).
Egli era discendente dai due Flavii Tiziani, forse padre e figlio,
che furono prefetti dell'Egitto, l'uno sotto Adriano, l'altro sotto
M. Aurelio e L. Vero, e che alla lor volta discendevano da uno
dei Elavii Sabini della linea collaterale dei Flavii Augusti (3).

È stata pure acquistata dalla Commissione un'altra fistola
plumblea, di piccolo modulo, inedita, di cui non è conosciuta la
provenienza, e che porta il nome del proprietario :

6. SEX-APPI-SEVERI

Questo personaggio, che certamente appartenne all'ordine
senatorio, credo possa identificarsi con quel Sesto Appio Severo,
che dopo essere stato tribuno militare e quattuorviro viarum
curandarum, fu questore dell'imperatore Tito, e del quale si
conserva nel Museo Vaticano l'iscrizione sepolcrale, trovata nel
1793 circa il quinto miglio della via Cassia, presso la così detta
sepoltura di Nerone. La figlia di lui, della quale pure si rinvenne
nello stesso luogo l'epitafio, ebbe per marito L. Ceionio Com-
modo, console nell'anno 78 e bisavolo dell'imperatore L. Vero
La paleografia del sigillo ben si addice alla seconda metà del
primo secolo dell'impero.

Giugno 1907. Gr. GATTI.

i1) C.I.L. II, 4076, 4118: cfr. Héron de Villefosse, (Euvres de Bor-
ghesi, toni. X, pag. 785.

(2) C. I. L. XV, 526, 527.

(3) Cantarelli, La serie dei prefetti d'Egitto, pag. 46, 55, n. 41, 52;
de Eossi, Bull, di archeol. crisi. 1875, pag. 67.

(*) C.I.L. VI, 1348, 1349. V. Marini, Arvali, pag. 157; Borghesi
(Euvres, III, pag. 10; De Vit, Onomast. I, pag. 386.
 
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