RICERCHE SULLA EVOLUZIONE DEL CULTO DEGLI ALBERI
DAL PRINCIPIO DEL SEC. IV IN POI.
« Si c'était ici le lieu de poursuivre cette étude dans
« le moyen-àge et jusq'aux temps raodernes, il serait fa-
« cile de noter de nombreuses survivances d'un eulte si
« répandu dans les campagnes où les croyances et les
< pratiques religieuses sont tenaces ».
Henry Thédenat, nell'articolo Lucus del Dictionnaire
des antiquités grecques et rornaines di Daremberg e Saglio,
tom. Ili, pag. 1354.
Queste parole dell' illustre archeologo francese ebbi presenti
nel compilare questa monografìa, consigliatami dal mio maestro,
prof. G. Tomassetti, e nella quale mi propongo di studiare
l'evoluzione del culto degli alberi negli ultimi secoli del-
l'impero e nell'età di mezzo, e i ricordi che ne sono rimasti
nella tradizione ecclesiastica e popolare, e nella toponomastica.
Dessa può considerarsi come continuazione e complemento del-
l'altro mio studio topografico sui Boschi sacri dell'antica Roma
che ebbi l'onore di pubblicare, due anni or sono, in questo mede-
simo Bullettino (').
Naturalmente il presente lavoro non può essere ristretto
esclusivamente a Roma, ma deve, per il suo carattere, abbrac-
ciare confini più larghi: a ogni modo cercherò di lumeggiare
più ampiamente quelle memorie che si riferiscono a Roma ed
(') V. G. Stara-Tedde, I loschi sacri dell'antica Roma in Bull. d.
Comm. Arch. Com., 1905, fase. 3, pp. 189-232.
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DAL PRINCIPIO DEL SEC. IV IN POI.
« Si c'était ici le lieu de poursuivre cette étude dans
« le moyen-àge et jusq'aux temps raodernes, il serait fa-
« cile de noter de nombreuses survivances d'un eulte si
« répandu dans les campagnes où les croyances et les
< pratiques religieuses sont tenaces ».
Henry Thédenat, nell'articolo Lucus del Dictionnaire
des antiquités grecques et rornaines di Daremberg e Saglio,
tom. Ili, pag. 1354.
Queste parole dell' illustre archeologo francese ebbi presenti
nel compilare questa monografìa, consigliatami dal mio maestro,
prof. G. Tomassetti, e nella quale mi propongo di studiare
l'evoluzione del culto degli alberi negli ultimi secoli del-
l'impero e nell'età di mezzo, e i ricordi che ne sono rimasti
nella tradizione ecclesiastica e popolare, e nella toponomastica.
Dessa può considerarsi come continuazione e complemento del-
l'altro mio studio topografico sui Boschi sacri dell'antica Roma
che ebbi l'onore di pubblicare, due anni or sono, in questo mede-
simo Bullettino (').
Naturalmente il presente lavoro non può essere ristretto
esclusivamente a Roma, ma deve, per il suo carattere, abbrac-
ciare confini più larghi: a ogni modo cercherò di lumeggiare
più ampiamente quelle memorie che si riferiscono a Roma ed
(') V. G. Stara-Tedde, I loschi sacri dell'antica Roma in Bull. d.
Comm. Arch. Com., 1905, fase. 3, pp. 189-232.
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