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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 35.1907

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Chajes, Hirsch Perez: Nota al Bull. 1906, pag. 308
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https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0336

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Sulla iscrizione ebraica esistente nell' atrio della chiesa di
s. Silvestro in capite, pubblicata dal prof. Castiglioni in questo
Bullettino (1906, p. 308 segg.), mi permetto di fare qualche
osservazione.

I. Io non credo che possa essere un'eulogia; accetterei
invece l'altra proposta di considerare pK come un cognome.
Anzi vi vedrei una forma scorretta di pK, nome ben noto ai
cultori della letteratura giudeo-araba : cfr. De Rossi, Mss. codices
hebr., voi. I, n. 221 (p. 143) « Rab. Sai. ftl. Josephi aben
Jov hispano * (*); v. anche voi. Ili, n. 1234. Sul nome,
v. inoltre Steinschneider, Hebr. Uebersetzungen des Mittelalters,
1893, p. 128, n. 140 (ed ancora ivi, p. 928, e T by pp, 1893,
n. 5, p. 21); Renan-Neubauer, Les rabbìns franpais, p. 592;
e Gross, Gallio, Judaica, p. 100. Se però dovesse trattarsi di
uneulogia, io penserei a JHfctì rPÌT, secondo Salm. XLI, 3.

II. Il nome della defunta: TÒ^ non ha nulla che fare
con nrto (Castiglioni, 1. e, p. 311); è invece il nome italiano
Bella (v. Rivista Isr. IV, p. 123) (2).

H. P. Chajes.

(') Si noti che anche il nostro si chiama pK FpV- Potrebbe
essere stato della stessa famiglia; e sarà venuto dalla Spagna, oppure
dalla Francia meridionale, ove si era stabilita una parte della famiglia. Il
nome n^j'O potrebbe anche essere sì spagnuolo che francese.

(2) Ivi bisogna leggere: Zunz, Ges. Sckriften I, p. 44 (invece di p. 14).
 
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