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Apolloni, A.: Roberto Bompiani
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.13730#0396
ecroiogia
sintesi la sicura sapienza del vecchio artista e una fervida e
giovanile vivacità.
Roberto Bompiani, peraltro, oltreché scultore fu pittore va-
lentissimo per correttezza di disegno, eleganza di forma, genia-
lità di concezione e vigoria di colorito: nè la fama delle sue
opere rimase circoscritta entro i confini d'Italia. Come scultore
rimangono, ammirati lavori, le statue di Saffo e di Ruth; Amore,
che tende la faretra — assai grazioso nella giovanissima figura
di Cupido, con le ali spiegate — e Alessandro, domatore di
Bucefalo, simpatica parodia rappresentante un ragazzo che ca-
valca una canna !, ed altre opere in marmo e bronzo di prege-
vole fattura.
Così nella pittura disprezzando sempre gli argomenti frivoli
preferì il quadro storico, a soggetto, ed il ritratto. Nella Giu-
ditta, che all'Esposizione di Palermo conseguì la medaglia d'oro,
seppe trattare l'argomento con maniera e concetti affatto nuovi,
per quanto il tema fosse già largamente ripetuto; le tele pom
pejane rispecchiano con storica e geniale realtà la vita dell'an-
tica città, come il Parassita e il Triclinio riproducono con po-
deroso verismo i costumi della città imperiale. E veramente belli
lavori sono altresì : Diana che cambia Atteone in cervo ; una
Donzella romana che inghirlanda il busto del padre', il Suo-
natore di tibia, YAscensione e la Coronazione di spine eseguite
per la cattedrale di Santiago; la Danza e la Tragedia, quadri
a tempra pel teatro della stessa città.
La Galleria d'arte moderna accoglieva poi la sua gran tela
Salulatio matutina, e la Donna di Pompei, oggetti tuttora am-
mirati per la loro giovanile gioconda freschezza. Egli lascia in-
compiuto l'ultimo suo quadro: Y Apoteosi di Saffo.
A questo invidiabile e prezioso patrimonio artistico Roberto
Bompiani avrebbe certamente aggiunto altri poderosi lavori, se
una fatale malattia non l'avesse costretto a rimanere per quasi
dieci anni inoperoso, circondato dalle affettuose cure dei suoi
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sintesi la sicura sapienza del vecchio artista e una fervida e
giovanile vivacità.
Roberto Bompiani, peraltro, oltreché scultore fu pittore va-
lentissimo per correttezza di disegno, eleganza di forma, genia-
lità di concezione e vigoria di colorito: nè la fama delle sue
opere rimase circoscritta entro i confini d'Italia. Come scultore
rimangono, ammirati lavori, le statue di Saffo e di Ruth; Amore,
che tende la faretra — assai grazioso nella giovanissima figura
di Cupido, con le ali spiegate — e Alessandro, domatore di
Bucefalo, simpatica parodia rappresentante un ragazzo che ca-
valca una canna !, ed altre opere in marmo e bronzo di prege-
vole fattura.
Così nella pittura disprezzando sempre gli argomenti frivoli
preferì il quadro storico, a soggetto, ed il ritratto. Nella Giu-
ditta, che all'Esposizione di Palermo conseguì la medaglia d'oro,
seppe trattare l'argomento con maniera e concetti affatto nuovi,
per quanto il tema fosse già largamente ripetuto; le tele pom
pejane rispecchiano con storica e geniale realtà la vita dell'an-
tica città, come il Parassita e il Triclinio riproducono con po-
deroso verismo i costumi della città imperiale. E veramente belli
lavori sono altresì : Diana che cambia Atteone in cervo ; una
Donzella romana che inghirlanda il busto del padre', il Suo-
natore di tibia, YAscensione e la Coronazione di spine eseguite
per la cattedrale di Santiago; la Danza e la Tragedia, quadri
a tempra pel teatro della stessa città.
La Galleria d'arte moderna accoglieva poi la sua gran tela
Salulatio matutina, e la Donna di Pompei, oggetti tuttora am-
mirati per la loro giovanile gioconda freschezza. Egli lascia in-
compiuto l'ultimo suo quadro: Y Apoteosi di Saffo.
A questo invidiabile e prezioso patrimonio artistico Roberto
Bompiani avrebbe certamente aggiunto altri poderosi lavori, se
una fatale malattia non l'avesse costretto a rimanere per quasi
dieci anni inoperoso, circondato dalle affettuose cure dei suoi
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