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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0077

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

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quelle cofe a te non fon note, imperocché non hai alcuna buona contezza, oppure ti fono note ; per-
chè di uomini sì meritevoli nella republica letteraria con sì sfacciata memoria parli? Seguitiamo
i fo<mi di quello audaciifimo Antiquario. Ces jambe s ne nous donnent pas pourtant une grande idée da
eraveur, dont lenoni mar qui pompeafement far lapierre, (contre la contarne des eccellenti graveurs) efi
Ceulement atte marque de la prefomption qu'il avoit defonpeu de favoir, camme elle l'efl dufiecle de la de-
cadérne de l'art, dans le quel les artiftes mediocres mettoient leurs noms far des ouvrages, qui eu egard
au travati, ne meritent point d'attention; temoin entr'autres un monument fepulcral d'un foldat qui efi
au Capitole, ou far la figure on Ut le noni da Sculpteur,

ETITXHC BEl0TNETq

TEXNEITHC EllOIEl
La jambe d'une fiat uè dans la vigne de M. le Cardinal Alexandre Albani efi plus d'igne d'anention. Cefi
peut-etre la jambe d'un Bacchus, il s'y trouve a cote un beau vafe cannelle fai' le quel efijettè un drap, &
far la bafe da quel il y a le noni da Sculpteur.

EPATON

EriOIEI.
Winkelmann sbaglia aìPingroflb, quando giudica che le gambe dì quefto Achille non dieno all'
incifore una gran reputazione . Anzi di più da quelle gambe con eccellente artifìcio incife, fi può
ficuramente argumentare 1' eccellenza dell' artefice, mentre Plinio dice (i -f) fa tu rimirerai da vi-
cino una tefi a, o qualche altra parte d'una fiat uà, tu certamente non potrai da quei frammenti com-
prendere fa le proporzioni fon ben regolate, non lafcerai però di giudicare fi quefia parte fa elegante.
Uno che fia privo dei doni che ci vogliono per guftare le bellezze dell'arte, come potrà giudi-
carne; effendo di più imperito non folamente nel conofcere la bellezza, e perfezione dei monu-
menti, ma ancora l'antichità dei medefimi. Siccome fecondo il medefimo Plinio nel lib. i. Ep. io.
dei Pittori, degli Scultori, e dei Formatori di figure di terra appartiene ai foli Artefici di ben giudicare,
così è necelfario che uno fia fapiente per poter ben conofcere i meriti d'un altro fapiente. In confeguenza
di che fpettando al folo antiquario il giudicare delle cofe antiche, invano il fopramentovato Winkel-
mann mi ha accufato che da un piede n'abbia formato un Ercole: Tanto più ch'egli da una
fola gamba n' ha formato un Bacco, fenza che alcuno della libera republica de letterati l'abbia
riprefo dì quella fua congettura, come neppure io fleifo benché da lui gravemente provocato, non
ho chiamata falfa la congettura propolla fopra quello Bacco, né altre di quella forte, come quella
di Antinoo, e di Marco Aurelio ec. (14). Di quella materia adunque fieno giudici gli uomini im-
parziali, i quali efaminati gli argumenti riferiti dal Dottor Gori, e Commendator Vettori, e con-
frontati con quelli di Winkelmann potranno liberamente pronunziare il loro fentimento, '

AMO-

(13) Plin. lib. i. Ep, y.

(14) Winkelmann Ift. dell'Arti voi. 1. pag. 229.
 
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