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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0173

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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

141

LA-

,ii. vini

7, cap. ^

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^

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* im-

portando l'arco, e la faretra (zi). Inoltre tiene una facella accefa rivoltata verfo la terra e
fé la voleffo fmorzare (13), e ciò forfè per lignificare effere ella un' ifteffa cofa che la Luna, come
fi prova colla autorità degli antichi Mitologi, e Poeti (24).

Effendo fotto la protezione di quella Dea i monti, i bofehi, le ftrade, e i porti di Mare,
ed in fua tutela le vergini, e le partorienti, quali con infiniti nomi era venerata prefi non fola-
mente dalle fue qualità, ma ancora dai luoghi ove era adorata (25). Dagli Egiziani (26), che le
avevano inalzato un magnifico tempio a Bubaile, pafsò il culto della vergine Dea ai Greci, ap-
prendo i quali era famofuTimo il Tempio di Diana Efefia (2 7) e fu adottato ancora dai Romani, che
non folamente erefforo molti tempii, come nell'Aventino, nel Campidoglio, nel Celiolo, nella
Suburra, ma iftituirono eziandio in onore di lei, e del fuo fratello i famofifEmi Giochi fecolari (28).
Non deve adunque recar maraviglia fé ci rimangono infinite gemme, medaglie, ftatue, e bulli
di quella Dea, quantunque moltiflimi monumenti fono periti per 1' ignoranza e furore dei Bar-
bari, e per le follecite premure della Crilliana Religione affine di fradicare il Gentilelimo .

Per ornamento di quella tavola ho riportato una {tatua (*) di non mediocre lavoro, la quale
era già fopra il cortile del Palazzo del Marchefe Verofpi (29). Ha la verte legata con due cin-
ture (30), come è nella gemma di Diana, nella delira tiene un'arco rotto, e colla finiflra s'alza
la velie, e accanto al deliro piede s'oflerva la faretra, ma la cofa più particolare è i' acconciatura
di telta ornata di gemme ,

Oltre quella {tatua pubblichiamo un'altra gemma (**) la quale in atteftato di antica amicizia
regalammo al Sig, Giovacchino Rendrop Patrizio d'Amlterdam giovine ornatiffimo, e di rari
talenti fornito. In quella gemma {"colpita d'eccellente greco lavoro fi vede la Dea fedente fopra
dei fcogli. Quella opera è di tanta bellezza per il perfettiffimo accordo di tutte le parti, che
quella Diana fi può meritamente chiamare la BELLISSIMA CACCIATRICE, come il primo di
tutti la chiamò Panfo a imitazione degli Arcadi (31) e dopo lui Ippolito apprelfo Euripide (32),
Dio ti Calvi per me 0 belliffima, 0 bellijjima Diana tra tutte quante le vergini che fino in Cielo.,

MA-

(12) Orfeo nell'Inni di Diana pag. 317, Orazio Ode 21.
del Kb. 3, Catullo ne* verfi fecolari pag. 47. Virgilio nel
lib. 11, dell'Eneidi verf. 557. Anacreonte nell'Anacreon-
tica 63. Sofocle nell'Edipo pag. 108. Fornuto della Na-
tura degli Dei cap. 34. Euripide nell'Ifigenia in Tauride
Atto. 1. Se. 3. Plinio nella lettera 6". del lib. 1. Nonno nei
Dionifiaci lib.. 16. veri". 118. 130. e 135. chiama Diana
Montana,Diana negli Scogli, Diana Cacciatrice . Nelfifcri-
'rioni del Grutero, pag. 4.1. num, 7. è detta Dea dei Bofehi.

(13) Paufania nel lib. io. cap. 37. nomina una ftatua
di Diana, la quale teneva nella delira una face , e fugli
omeri una faretra pendente.

(24) Virgil. lib, 9. dell'En. verf. 402. Catullo a Diana
pag. ji. verf, 13, Stazio nella Teb. Ub. io. Cicerone nel
lib. 2. della Nat. degli Dei e. 27. dice effèr Diana e la Luna
t iflejpi cofa. Fornuto della Nat. degli Dei cap. 32. e 34.
ma più anticamente Euripide e nella Ifigenia in Aulide ,
e nell'Ifigenia in Tauride verf. 21. Quello (imbolo della
face rivoluta caratterizza la noflra Diana effer l'ifteffa.
che la Luna, ma non però Diana Lucifera , o portatrice
di Luce, come offervò il chiariftimo Montfaucon voi. 1.
Ant, pag. 154. imperocché la Diana Lucifera efprefia nelle
medaglie tiene, fempre la faqella alzata, non convenen-
dole quello nome di Lucifera allora che eftingue la face;.
La Diana eh' eftingue la face denota la Luna che tramonta,
e quando tiene la facella alzata indica la Luna che in
tempo di notte rifplende:. perciò nelle medaglie è nomi-
nata Diana Lucifera ed apportatrice di luce , ed il tra-,
montare della Luna quando tiene la facella rivoltata, co-
me appunto fpeffb fi vede in molti baffirilievi la nafeita
del Sole in un carro tirato da quattro Cavalli, che fale»
ed il tramontare del Sole allora che feende ,

(2;) Callimaco nell' Inno di Diana verf. 39. dice che
prefiedeva. alla navigazione , e nell' ifcrizioni del Grutero

pag. 39.. num. 8 è chiamata REGINA DELL' ONDE . Vedi
Orazio lib. 3. Od. 22. Virgil. Egl. 8. verf. io. S. Ago-
ftino della Città, di Dio lib. 7. cap. i6\ q particolarmente
Orfeo nell'Inno di Diana pac 327.

(26) Erodoto Iftoria lib. 2. pag. 178.

(27) La deferitone di quello tempio fi legge in Plnio,
lib. 36". cap. 14. e lib. 16. cap. 40. vedi Val. Maffimo
lib. 8. cap. 14. Quinto Curzio lib. 4. cap. 8. Strabone nella
Geografìa lib. 14. voi. 1. cap. 640. e feq. e Macrobio ne'
Saturnali lib. s. cap. 22. e finalmente ancora negli Atti
degl' Apertoli cap. 19. paragr. 27.

(28) Dionifio Alicarnaffeo lib. 14. pag. 230. Nardini
Roma Antica pag. 137. 321. 334. 0454. E Rofino Anti-
chità lib. 3. cap. 6. pag. 118. (*) Tav. XIV.

(29) Non so in qual luogo fi trovi prefentemente que-
lla ftatua. Montfaucon nel voi. 3. al fupplementp dell' An-
tichità pag. 34. Tav. io. num. 3. fpiegata pubblicò quella
ftatua difegnata dal celebre Carlo le Brun . Quella figura è
fiata trafeuratamente difegnata, imperocché ha la faretra
accanto al piede deliro, e tiene nella deftta un' arco rotto,
non un volume, come dice il medefimo Montfaucon.

(30) Due cinture fono efpreffe nella noflra ftatua , quan-
tunque ricoperte dall'abito. Cosi Claudiano nelle lodi di
Stilicone lib. 3. verf. 247. deferivendo Diana dice.

........ E fenza legge

Due cinti vietati 1 che la vefte peudn
Sino alla gamba .
E nel ratto di Proferpina lib. 2. verf. 33. dice
Con doppio cinto la Cntenfe gonna
S' annod.a al fieno, e fi rìncrefpa ad arte
Sino al ginocchio eftefa.
(**) Tav. XV. N. I.

(31) Paufania lib. 1. cap. 19. e 41. e lib, 8. cap, jj.

(32) Euripide nell' Ippolito Atto 1. Se. 2. verf, 7<a.
 
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