MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI
143
XXVII.
ASGHERA SCENICA
quei*9
OPERA & A P S A L 0,
Incifa in Corniola,
APPRESSO IL PRINCIPE IABLONOWISKI PRINCIPE PALATINO DI POLLONIA.
iE da quella gemma, che rapprefenta una Mafchera Scenica, è lecito di congetturare del la-
voro , e dell' età dell' artefice Apfalo, io filmerei elTer fiorito intorno ai tempi di Settimio
Severo, quando a gran paffi le belle arti andavano a decadere : Imperocché in quella gemma
nulla fi conofce di più che un mediocre artificio ; quantunque l'autore fune più accurato nell'
incidere le lettere, per renderli immortale.
S' offerva in quella gemma una Mafchera (1) di faccia piena, con folti capelli arricciati Co-
pra la fronte, e pendenti ancora dalle parti, con denfa barba, e con fpaventevole bocca aperta.
Li Scenici divertimenti erano anticamente a Bacco confagrati, come, e'infegna Virgilio (2).
EjJÌ i Romani ancor, gente, che venne
In Italia da Troia, in rozzi ver/i
Scherzati, cantando con immenfe rifa,
E fi trasformano in orrendo ajpetto
Di fpaventofe Mafchere, /cavando
Le concede degli alberi, e te Bacco
Invocan lietamente, ed in tuo onore
Moletti di creta a un fil fijfefi
Pendon da' rami delV altero pino.
Le Mafchere Tragiche fi formavano alla fomiglianza dei volti degli Dei, o degl' Eroi, i quali
s' introducevano dagli antichi fui teatro. Le Mafchere, le quali e' cfprimono una frnifurata e
orribile apertura di bocca, appartengono alla Tragedia: le Mafchere poi formate ad eccitare il
rifo, che ci rapprefentano 1' effigie dei Satiri, Sileni, Fauni, e Baccanti, appartengono alla
Commedia, ed alla Satira, e fi dicono Mafchere Comiche, e Satiriche . Quella differenza che
fi trova tra le Mafchere Tragiche, e Sceniche può olìervarfi in Luciano (3) perchè quelle
fi mettevano dagli Iftrioni, per rifvegliare il terrore, e la compaffione, quelle poi per muo-
vere a fmoderato rifo.
In
*•
(1) Ermone fu il primo tra i Greci che fece le Ma-
fchere le quali prefero il nome dall'inventore, e furono^
dette Ermotreie, come- dice 1' autore dell' Etimologico Ma-
gno . Appreffo l Romani fecondo Aulo Gellio lib. ;. cap.
7- furono chiamate Perfonae, cioè dal rifuonare , impe-
rocché Gabio Baffo congettura efferfi formato quefio vocabolo a
Perfonando perche- il capo , e il volto dalla mafchera tutto
coperto ha fo/ameute una via per tramandare la voce , la
quale non va vagante ,, ne fi diffonde ,. ma e raccolta ed unita
per mia fola ufeita, e rende il fuotto più chiaro e fonerò . Che
poi la Mafchera renda più chiara e fonora la voce , io
giudico eflfer difficile a provarfi , ma non occorre qui di
confutare quefta opinione .
(2) Virgil. lib. 1 Georg, verf. 386. vedi ancora Ateneo
lib. 5. cap. ;. Nel Mufco Fiorentino voi. 5. Tav. 47. una
ftatua di Bacco con delle Mafchere che pendano da un
tronco d'albero tra delle Uve e dei pampani . E nel Pa-
lazzo del Principe Rufpoli li vede un' elegante ftatua con
Mafchere Sceniche.
(3) Lucian. Nigr. voi. 1. cap. 11. pag. ;o. & de Sàl-
tatione voi. 1. pag. 184. & feq. e voi. 2. de Gymnaf. cap.
103. pag. 004.
,p4-
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ASGHERA SCENICA
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OPERA & A P S A L 0,
Incifa in Corniola,
APPRESSO IL PRINCIPE IABLONOWISKI PRINCIPE PALATINO DI POLLONIA.
iE da quella gemma, che rapprefenta una Mafchera Scenica, è lecito di congetturare del la-
voro , e dell' età dell' artefice Apfalo, io filmerei elTer fiorito intorno ai tempi di Settimio
Severo, quando a gran paffi le belle arti andavano a decadere : Imperocché in quella gemma
nulla fi conofce di più che un mediocre artificio ; quantunque l'autore fune più accurato nell'
incidere le lettere, per renderli immortale.
S' offerva in quella gemma una Mafchera (1) di faccia piena, con folti capelli arricciati Co-
pra la fronte, e pendenti ancora dalle parti, con denfa barba, e con fpaventevole bocca aperta.
Li Scenici divertimenti erano anticamente a Bacco confagrati, come, e'infegna Virgilio (2).
EjJÌ i Romani ancor, gente, che venne
In Italia da Troia, in rozzi ver/i
Scherzati, cantando con immenfe rifa,
E fi trasformano in orrendo ajpetto
Di fpaventofe Mafchere, /cavando
Le concede degli alberi, e te Bacco
Invocan lietamente, ed in tuo onore
Moletti di creta a un fil fijfefi
Pendon da' rami delV altero pino.
Le Mafchere Tragiche fi formavano alla fomiglianza dei volti degli Dei, o degl' Eroi, i quali
s' introducevano dagli antichi fui teatro. Le Mafchere, le quali e' cfprimono una frnifurata e
orribile apertura di bocca, appartengono alla Tragedia: le Mafchere poi formate ad eccitare il
rifo, che ci rapprefentano 1' effigie dei Satiri, Sileni, Fauni, e Baccanti, appartengono alla
Commedia, ed alla Satira, e fi dicono Mafchere Comiche, e Satiriche . Quella differenza che
fi trova tra le Mafchere Tragiche, e Sceniche può olìervarfi in Luciano (3) perchè quelle
fi mettevano dagli Iftrioni, per rifvegliare il terrore, e la compaffione, quelle poi per muo-
vere a fmoderato rifo.
In
*•
(1) Ermone fu il primo tra i Greci che fece le Ma-
fchere le quali prefero il nome dall'inventore, e furono^
dette Ermotreie, come- dice 1' autore dell' Etimologico Ma-
gno . Appreffo l Romani fecondo Aulo Gellio lib. ;. cap.
7- furono chiamate Perfonae, cioè dal rifuonare , impe-
rocché Gabio Baffo congettura efferfi formato quefio vocabolo a
Perfonando perche- il capo , e il volto dalla mafchera tutto
coperto ha fo/ameute una via per tramandare la voce , la
quale non va vagante ,, ne fi diffonde ,. ma e raccolta ed unita
per mia fola ufeita, e rende il fuotto più chiaro e fonerò . Che
poi la Mafchera renda più chiara e fonora la voce , io
giudico eflfer difficile a provarfi , ma non occorre qui di
confutare quefta opinione .
(2) Virgil. lib. 1 Georg, verf. 386. vedi ancora Ateneo
lib. 5. cap. ;. Nel Mufco Fiorentino voi. 5. Tav. 47. una
ftatua di Bacco con delle Mafchere che pendano da un
tronco d'albero tra delle Uve e dei pampani . E nel Pa-
lazzo del Principe Rufpoli li vede un' elegante ftatua con
Mafchere Sceniche.
(3) Lucian. Nigr. voi. 1. cap. 11. pag. ;o. & de Sàl-
tatione voi. 1. pag. 184. & feq. e voi. 2. de Gymnaf. cap.
103. pag. 004.
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