).
111 Miiiet. I
)fe tenus
:e fphinx,
ad hutne-
jui, dirai-
. quae ad
idunt, La-
tum exhi-
[uo collum
■mata refe-
ì ferpentes
is inugiais
:henienfa
ncipe politi
! edica, tefc
uffl fcalptor
aa-
:ollo .
MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI I5?
XXIX.
MINERVA SALUTIFERA
OPERA £>' A S P A S I 0,
Incifa in Dia ("prò rofìb.
DEL MUSEO DELL' ILLUSTRISSIMO SIC DE FRANCE A VIENNA (i).
NElIa fpiegazione di quella gemma mi fervirò dell' erudizione del Chiarimmo Barone
Stofch (2). Vinfigne artefice Afpafio (dice egli) ha incifo in una bellìffima gemma timma-
gine dì Minerva fino a mezzo il petto con perfetto difegno del volto. Il di lei capo è coperto
d'un elmo, nella dì cui cima fi vede una Sfinge con petto, e volto dì Vergine, e corpo di Leone
fofienendo un gran pennacchio di penne (3), che le fcende fino alle fpalle, ed un altro pia piccolo è
foftenuto da un cavallo alato. Cinque cavalli alati, che efcono fuori con la metà del corpo, le adom-
brano la fronte. L'eftr entità del morione, che le copre il collo, è fatta a fquamme, donde le cadono
i capelli fui tergo, e fui petto : a canto vi è una laminata mobile alzata per difefa dell' orecchio,
e delle guancie, nella quale vi è fcolpito un grifo. Ha un orecchino di gemme fatto a guìfa d'un
grappolo d'uva. E' ornato il di lei collo con due ordini di perle, da uno dei quali pendono gemme
fatte in forma di ghiande. Nel mezzo della corazza di ferro piena di fquamme fi vede la tefia dì
Medufa (4), non orrida per i capelli mutati in ferpenti, perchè le ferpeggiano qua e là; finalmente
alla finiflra dì quefta immagine vi è uri afa (5).
Minerva adunque è rapprefentata fiotto il nome d'óyeiav cioè Salutifera, e fecondo Plinio (6)
era adorata nella fortezza d''Atene, ove la fua fiat uà di bronzo era fiata pofia da Pericle Principe
degli Ateniefi, perchè un fervo a lui caro eifendo falito fopra la fommità del tempio, che fab-
bricava il detto Pericle, e di lì caduto, fi dice, che fu fanato con un'erba inoltrata in fogno
da Minerva a Pericle; perlaqualcofa cominciò a chiamarfi erba Partenia (cioè Verginale)..
Minerva finalmente era adorata appreso gli Oropei nel tempio d'Amfiarao col nome di Peonia,
« Medica, così detta al riferir di Paufania (7), perchèfommìnifiravafalutifera medicina agli ammalati,
0 forfè
(1) Dice Winltelmann Dcfcript. &c. pag. (Si. effer quefta
gemma nel Mufeo dell' Imperatore .
(;) Srofch Gem. T. 13. pag. \6.
(3) I Cimieri erano fpelfo di penne , e di crini di ca-
vallo. Claudiano nel Sefto Confolato d' Onorio v. 57S.COSÌ.
s1 efprime :
E moftra a dito le dipinte crefte
Degli elmi, che a Giunone il confacrata
Colorata pavon di (Ielle adorna .
Vedi Virg. nel lib. 7. dell'Encidi v. 785. e lib. io. v. 8<So.
e Silio Italica lib. J. v. 133. e lib. 8. v. 427. Omero in.
molti luoghi dell'Iliade; così nel lib. 3. v. 336".
U elmo fui capa valorofo ei pofe
Ben lavorato, e fpaventofo , e vago
P'e'crini di cavallo appo/li in cima,
I quai vedeanfi tremolar di fopra .
(4) La Corazza di ferro ornata di fquamme di ferpenti
fu fabbricata dai Ciclopi a Minerva fecondo 1* elegante?
deferizione di Virgilio nel lib. S. v. 435.
E fu f Egida orrenda, ed armatura
Della turbata l'alia , altri a gran gara
Polla» le fquamme , ed ì ferpenti aurati ,
E gli angui avviluppati, e la medefma
Medufa in petto della Dea, che torce
Dal tronco collo avvelenati lumi .
Dai popoli dell' Affrica i Greci prefero la vefle , e V Egida nei
Simolacri di Minerva : poiché oltre V efere il veflito dell'Africane
di cuoio, ed oltre che le fimbrie , che dall' Egidi pendono , non
fono di ferpenti, ma fatte di fugatti, tutto il re [tante e fatto
iielt tfleffa forma , ed il nome ifieffo moftra, che dall' Affrica
viene il veflito. dei Simolacri di Minerva . Imperocché le Donne
Africane fi coprono intorno la vefle con Egidi pure, cioè con
pelli di capra non pelofe fimbriate, e tinte di roffo , e da quefìe
pelli di capra i Greci chiamarono le Egidi. Così Erodoto nel
lib. 4. cap. 189, della fui Moria .
(5) Omero- nel lib. 5, dell'Iliade v. 745:. così parla di
Minerva , e della fua afta. t
......... . Prefe la picca
Gravofa , grande, forte, e olla quale
D' uomini Eroi doma le fchicre; a cui
Di forte padre la figlia s' adira .
(6) Plin. lib. ì2. cap. 17. Vedi Plutarco, nella vita di
Pericle pag. 2S7.
(7) Paufania nel lib. 1. cap. 34. Nella Città d' Atene
dice Paufania lib. 1. cap. 23. v* era la ftatua di Minerva
fopranominata Igiea ; E nel lib. j. cap. 31. Era venerata
appretto gli Acarnani Minerva Igiea o Salutifera.
111 Miiiet. I
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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI I5?
XXIX.
MINERVA SALUTIFERA
OPERA £>' A S P A S I 0,
Incifa in Dia ("prò rofìb.
DEL MUSEO DELL' ILLUSTRISSIMO SIC DE FRANCE A VIENNA (i).
NElIa fpiegazione di quella gemma mi fervirò dell' erudizione del Chiarimmo Barone
Stofch (2). Vinfigne artefice Afpafio (dice egli) ha incifo in una bellìffima gemma timma-
gine dì Minerva fino a mezzo il petto con perfetto difegno del volto. Il di lei capo è coperto
d'un elmo, nella dì cui cima fi vede una Sfinge con petto, e volto dì Vergine, e corpo di Leone
fofienendo un gran pennacchio di penne (3), che le fcende fino alle fpalle, ed un altro pia piccolo è
foftenuto da un cavallo alato. Cinque cavalli alati, che efcono fuori con la metà del corpo, le adom-
brano la fronte. L'eftr entità del morione, che le copre il collo, è fatta a fquamme, donde le cadono
i capelli fui tergo, e fui petto : a canto vi è una laminata mobile alzata per difefa dell' orecchio,
e delle guancie, nella quale vi è fcolpito un grifo. Ha un orecchino di gemme fatto a guìfa d'un
grappolo d'uva. E' ornato il di lei collo con due ordini di perle, da uno dei quali pendono gemme
fatte in forma di ghiande. Nel mezzo della corazza di ferro piena di fquamme fi vede la tefia dì
Medufa (4), non orrida per i capelli mutati in ferpenti, perchè le ferpeggiano qua e là; finalmente
alla finiflra dì quefta immagine vi è uri afa (5).
Minerva adunque è rapprefentata fiotto il nome d'óyeiav cioè Salutifera, e fecondo Plinio (6)
era adorata nella fortezza d''Atene, ove la fua fiat uà di bronzo era fiata pofia da Pericle Principe
degli Ateniefi, perchè un fervo a lui caro eifendo falito fopra la fommità del tempio, che fab-
bricava il detto Pericle, e di lì caduto, fi dice, che fu fanato con un'erba inoltrata in fogno
da Minerva a Pericle; perlaqualcofa cominciò a chiamarfi erba Partenia (cioè Verginale)..
Minerva finalmente era adorata appreso gli Oropei nel tempio d'Amfiarao col nome di Peonia,
« Medica, così detta al riferir di Paufania (7), perchèfommìnifiravafalutifera medicina agli ammalati,
0 forfè
(1) Dice Winltelmann Dcfcript. &c. pag. (Si. effer quefta
gemma nel Mufeo dell' Imperatore .
(;) Srofch Gem. T. 13. pag. \6.
(3) I Cimieri erano fpelfo di penne , e di crini di ca-
vallo. Claudiano nel Sefto Confolato d' Onorio v. 57S.COSÌ.
s1 efprime :
E moftra a dito le dipinte crefte
Degli elmi, che a Giunone il confacrata
Colorata pavon di (Ielle adorna .
Vedi Virg. nel lib. 7. dell'Encidi v. 785. e lib. io. v. 8<So.
e Silio Italica lib. J. v. 133. e lib. 8. v. 427. Omero in.
molti luoghi dell'Iliade; così nel lib. 3. v. 336".
U elmo fui capa valorofo ei pofe
Ben lavorato, e fpaventofo , e vago
P'e'crini di cavallo appo/li in cima,
I quai vedeanfi tremolar di fopra .
(4) La Corazza di ferro ornata di fquamme di ferpenti
fu fabbricata dai Ciclopi a Minerva fecondo 1* elegante?
deferizione di Virgilio nel lib. S. v. 435.
E fu f Egida orrenda, ed armatura
Della turbata l'alia , altri a gran gara
Polla» le fquamme , ed ì ferpenti aurati ,
E gli angui avviluppati, e la medefma
Medufa in petto della Dea, che torce
Dal tronco collo avvelenati lumi .
Dai popoli dell' Affrica i Greci prefero la vefle , e V Egida nei
Simolacri di Minerva : poiché oltre V efere il veflito dell'Africane
di cuoio, ed oltre che le fimbrie , che dall' Egidi pendono , non
fono di ferpenti, ma fatte di fugatti, tutto il re [tante e fatto
iielt tfleffa forma , ed il nome ifieffo moftra, che dall' Affrica
viene il veflito. dei Simolacri di Minerva . Imperocché le Donne
Africane fi coprono intorno la vefle con Egidi pure, cioè con
pelli di capra non pelofe fimbriate, e tinte di roffo , e da quefìe
pelli di capra i Greci chiamarono le Egidi. Così Erodoto nel
lib. 4. cap. 189, della fui Moria .
(5) Omero- nel lib. 5, dell'Iliade v. 745:. così parla di
Minerva , e della fua afta. t
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Gravofa , grande, forte, e olla quale
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Di forte padre la figlia s' adira .
(6) Plin. lib. ì2. cap. 17. Vedi Plutarco, nella vita di
Pericle pag. 2S7.
(7) Paufania nel lib. 1. cap. 34. Nella Città d' Atene
dice Paufania lib. 1. cap. 23. v* era la ftatua di Minerva
fopranominata Igiea ; E nel lib. j. cap. 31. Era venerata
appretto gli Acarnani Minerva Igiea o Salutifera.