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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 1$9
0 forfè per fignificare quejlo V incifore efiprejfe fin la tefla di Medufa i Serpenti, i quali avevano
poffanza di trasformare per lo fpavento gli uomini in pietre, ed erranti per l'Egida, cioè innocenti,
denotanti fallite, e perciò come ajferifce Plinio (8) confacrati ad Efculapio. Anche a Minerva erano
dedicati i Serpenti, al dir di Fortuito (9). I Serpenti, e la Civetta per la fimilitudine della
proprietà degli occhi erano a lei confacrati. Sopra la cima del mortone vi è la Sfinge, perche
nell'Egitto Minerva e la medefima cofa che lfide (ic) alla quale eran fiacre le Sfingi, come fi. vede
nella fiatua di Minerva deficritta da Paufiania (ii) fatta d'oro e d'avorio, ed inalzata in Atene.
Nel mezzo dell'ideilo Elmo vi è polla fopra una Sfinge.
Gli Antichi hanno ficritto che Pegafio nacque dal fiangue di Medufa, e che Minerva dopo averlo
domato lo dette a B ettaro font e, conforme dice Paufiania (12) parlando del tempio della Dea chiamata
col nome di Frenatrice. Si pretende che Minerva è quella di tutte le Divinità, che ha favorito
più Bellorofonte., mentre avendo domato il Cavai Pegafeo, e meiìògli il freno, glie ne fece
un dono. Sofocle (13) la chiama Minerva Equeftre, e Fornuto (14) Domatrice di Cavalli, perchè
fiu la prima che gli mettere al carro, e fu filmata inventrice delle quadrighe, come afferma Cicerone (15).
Di qui viene che oltre al Cavai Pegafio fono aggiunti alfiuo mortone inatti altri cavalli alati per
dimoftrare la loro velocità.
Noi pofìamo credere ejfer quefta uri immagine Pantea, particolarmente dedicata a Minerva;
imperocché noi vediamo in lei multi fimboli comuni ad altre Deità (io) come il gemmato grappolo
d'uva ad ufo d'orecchino, confiacrato a Bacco, e l'auree gemmate ghiande dell' albero di quercia del
fino monile dedicate a Giove (17). / Serpenti fimboli detta fallite appartengono ad Efculapio; fin qui
il Baron Stofch. Orfeo (18) chiama quefta Dea Variforme,
Nella Regione quinta Efquilina era fituato il tempio di Minerva Medica, chiamato da
Sello Rufo (19) Panteon, la di cui forma chiaramente fi ravvifa dalle nove nicchie per
altrettante ftatue, fecondo il parere di Montfaucon (20) che avendo data la figura dell'ifteflò
tempio vi ha pollo nel mezzo l'immagine di Minerva Igea prefa da una gemma de la Chaufle (21)
la quale corrobora il fentimento del Barone Stofch, che la credette una figura Pantea.
Qui riporterò un bel bail'orilievo della Minerva Salutifera (*) per maggiore intelligenza, e
chiarezza di quello che di fopra abbiamo detto. Quefta figura ha l'elmo ornato del Cavai
Pegafo, e della Sfinge, con doppio cimiero di penne, dal quale i capelli le cadono fopra le
fpalle; li veggono i ferpenti fparfì intorno alla di lei Egide. Le circonda il corpo un ferpente,
il quale va lambendo una patera che efla gli prefenta. Quello pregiabilillimo monumento
fcolpito in un bafforilievo in una delle tre facciate dei Candelabri elidenti nel Palazzo Bar-
berini dimoftra l'eccellenza della Greca fcultura.
,11-
(8) Plin. lib. 29. cap. 4.
(9) Fornuto de Nat. Deorum cap. 10. pag. i86\
(io) Plutarco nel trattato d'Ifide , e Oilride voi. 2,p. 134.
racconta . Avanti ì Tempii il più delle volte collocavano le
Sfingi, volendo accennare , che la loro dottrina delle cofe [acre
ì fondata fopra una fapienza occulta , e piena a" inviluppi .
Perchè il tempio di Sai dedicato a Minerva , che vieti creduta
dagli Egiziani la medefima cofa.
(11) Paufania lib. 1. cap. 14.
(ia) Paufania lib. 2. cap. 4.
(13) Sofocle nell'Edipo Colon, v. 106*3.
(14) Fornuto loc. cit. cap. 20. Da Paufania nel lib. 8.
cap. 47. è nominata Minerva Ippia, o Equeftre ; perchè nel
combattimento dei Giganti contro gli Dei Minerva fpinfe
il fuo carro contro il Gigante Encelado .
GIO-
(15) Cicerone nel lib. 3. della Natura degli Dei.
(io") Quello fentimento vien comprovato da Seneca nel
lib. 4. de'Benefizj cap. 7. pag. 311. Ammettevano gli an-
tichi Filofofi un folo Dìo, adattandoli varj nomi per di-
moftrare la fua fomma pofTanza, e i varj effetti, che ne
derivano . Qualunque nome die' egli vorrai gli potrai propria-
mente adattare ,folo che contenga alcuna virtù , et effetto celejle.
Tanti pojfono effere i fuoi titoli quanti i fuoi doni .
(17) Nelle favole di Fedro nel lib. 3. fav. 17.
La Quercia a Giove , il Mirto, a Vener piacque.
(18) Orfeo. nell'Inno di Minerva pag. 320.
(19) Nardini Roma antica lib. 4.. cap. 2.
(20) Montfaucon Diar. Irai. cap. S. pag. iar.
(21) Le Gemme antiche de la Chaufle T. (S4.
(*) Tav. XVII. N. II.
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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI 1$9
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poffanza di trasformare per lo fpavento gli uomini in pietre, ed erranti per l'Egida, cioè innocenti,
denotanti fallite, e perciò come ajferifce Plinio (8) confacrati ad Efculapio. Anche a Minerva erano
dedicati i Serpenti, al dir di Fortuito (9). I Serpenti, e la Civetta per la fimilitudine della
proprietà degli occhi erano a lei confacrati. Sopra la cima del mortone vi è la Sfinge, perche
nell'Egitto Minerva e la medefima cofa che lfide (ic) alla quale eran fiacre le Sfingi, come fi. vede
nella fiatua di Minerva deficritta da Paufiania (ii) fatta d'oro e d'avorio, ed inalzata in Atene.
Nel mezzo dell'ideilo Elmo vi è polla fopra una Sfinge.
Gli Antichi hanno ficritto che Pegafio nacque dal fiangue di Medufa, e che Minerva dopo averlo
domato lo dette a B ettaro font e, conforme dice Paufiania (12) parlando del tempio della Dea chiamata
col nome di Frenatrice. Si pretende che Minerva è quella di tutte le Divinità, che ha favorito
più Bellorofonte., mentre avendo domato il Cavai Pegafeo, e meiìògli il freno, glie ne fece
un dono. Sofocle (13) la chiama Minerva Equeftre, e Fornuto (14) Domatrice di Cavalli, perchè
fiu la prima che gli mettere al carro, e fu filmata inventrice delle quadrighe, come afferma Cicerone (15).
Di qui viene che oltre al Cavai Pegafio fono aggiunti alfiuo mortone inatti altri cavalli alati per
dimoftrare la loro velocità.
Noi pofìamo credere ejfer quefta uri immagine Pantea, particolarmente dedicata a Minerva;
imperocché noi vediamo in lei multi fimboli comuni ad altre Deità (io) come il gemmato grappolo
d'uva ad ufo d'orecchino, confiacrato a Bacco, e l'auree gemmate ghiande dell' albero di quercia del
fino monile dedicate a Giove (17). / Serpenti fimboli detta fallite appartengono ad Efculapio; fin qui
il Baron Stofch. Orfeo (18) chiama quefta Dea Variforme,
Nella Regione quinta Efquilina era fituato il tempio di Minerva Medica, chiamato da
Sello Rufo (19) Panteon, la di cui forma chiaramente fi ravvifa dalle nove nicchie per
altrettante ftatue, fecondo il parere di Montfaucon (20) che avendo data la figura dell'ifteflò
tempio vi ha pollo nel mezzo l'immagine di Minerva Igea prefa da una gemma de la Chaufle (21)
la quale corrobora il fentimento del Barone Stofch, che la credette una figura Pantea.
Qui riporterò un bel bail'orilievo della Minerva Salutifera (*) per maggiore intelligenza, e
chiarezza di quello che di fopra abbiamo detto. Quefta figura ha l'elmo ornato del Cavai
Pegafo, e della Sfinge, con doppio cimiero di penne, dal quale i capelli le cadono fopra le
fpalle; li veggono i ferpenti fparfì intorno alla di lei Egide. Le circonda il corpo un ferpente,
il quale va lambendo una patera che efla gli prefenta. Quello pregiabilillimo monumento
fcolpito in un bafforilievo in una delle tre facciate dei Candelabri elidenti nel Palazzo Bar-
berini dimoftra l'eccellenza della Greca fcultura.
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(8) Plin. lib. 29. cap. 4.
(9) Fornuto de Nat. Deorum cap. 10. pag. i86\
(io) Plutarco nel trattato d'Ifide , e Oilride voi. 2,p. 134.
racconta . Avanti ì Tempii il più delle volte collocavano le
Sfingi, volendo accennare , che la loro dottrina delle cofe [acre
ì fondata fopra una fapienza occulta , e piena a" inviluppi .
Perchè il tempio di Sai dedicato a Minerva , che vieti creduta
dagli Egiziani la medefima cofa.
(11) Paufania lib. 1. cap. 14.
(ia) Paufania lib. 2. cap. 4.
(13) Sofocle nell'Edipo Colon, v. 106*3.
(14) Fornuto loc. cit. cap. 20. Da Paufania nel lib. 8.
cap. 47. è nominata Minerva Ippia, o Equeftre ; perchè nel
combattimento dei Giganti contro gli Dei Minerva fpinfe
il fuo carro contro il Gigante Encelado .
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(15) Cicerone nel lib. 3. della Natura degli Dei.
(io") Quello fentimento vien comprovato da Seneca nel
lib. 4. de'Benefizj cap. 7. pag. 311. Ammettevano gli an-
tichi Filofofi un folo Dìo, adattandoli varj nomi per di-
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derivano . Qualunque nome die' egli vorrai gli potrai propria-
mente adattare ,folo che contenga alcuna virtù , et effetto celejle.
Tanti pojfono effere i fuoi titoli quanti i fuoi doni .
(17) Nelle favole di Fedro nel lib. 3. fav. 17.
La Quercia a Giove , il Mirto, a Vener piacque.
(18) Orfeo. nell'Inno di Minerva pag. 320.
(19) Nardini Roma antica lib. 4.. cap. 2.
(20) Montfaucon Diar. Irai. cap. S. pag. iar.
(21) Le Gemme antiche de la Chaufle T. (S4.
(*) Tav. XVII. N. II.