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MEMORIE DEGL'I ANTICHI INCISORI
2.91
le loro lodi s'incidevano nell'ifcrizioni, ed a fpefe pubbliche s'inalzavano le loro fcatue (21),
ed erano efentati dal loro efercizio, ed alimentati a fpefe del pubblico . Tutte quefte cofe
fono con fomma erudizione illuftrate dal Chiariffimo Burette (22). Inoltre Nicodoro Pugile
(comedice EbanoVar. Hift. lib. 2. cap. 23.) fu fatto legislatore, e intorno al tempo di Arcaierfe
Mnemone dette le leggi ai popoli di Mantinea. E" quafi incredibile ciò che narra degli Atleti
Luciano (de Gymnaf. voi. 2. cap. io. pag. 890.) dicendo. Erano ricolmati di lode gli Atleti
vincitori, e neW onore uguagliato agli Dei chi avea vinto alcuni. Ma è cofa più maravigìiofa quel
che riferifee Plinio (lib. 7. cap. 47.) di Eutimie Pugile, il quale fu confacrato vivente, e con
tutti i fuoi/entimemi per comando del mede/imo oracolo, e per con/enfi di Giove il /opimo degli
Dei .... /empre vincitore neW Olimpia, 0 una /ola volta vinto.
Se io volerli riferire tutti i famofi Atleti, abuferei certamente del tempo; folamente parlerò
di Milone, che al riferir di Solino (2 3) con un colpo di nuda mano fece vittima un Toro, e /alo nello ftejfo
giorno /e lo mangiò, e non fi /enti aggravato. Di Teagene fi narra (24), che fi refe tanto celebre pel
fuo valore, che riportò, come narrai!, dalle fue vittorie fopra mille quattrocento corone, Diagora,
come riferifee Aulo Gellio (25), ebbe tre figli; uno 'Pugile, l'altro Pancraziafle, il terzo Lottatore, e
gli vidde tutti e tre vincere, ed ejjèr coronati nelFiftejfo giorno ad Olimpia, ed avendo abbracciati, e
baciati dalla con/olazione i tre figli, i quali avevano pofie le loro corone /opra il capo del padre, ed il
Popolo congratulando/, e /pargendo /opra di lui de1 fiori, ivi nello Stadio, alla vifta del popolo ftejfo, fra
i baci, e gli amplejji dei figliuoli e/alò l'anima. Mi viene in mente un combattimento di baci prefiò
i Nifei di Megara (come riferifee Schwebelio fopra Bione pag. 225.), Fu un giorno feftivo preffo
i Megarefi, nel quale i fanciulli combattevano per la vittoria col baciare, dimanierachè era coftituito
un giudice per giudicare dei baci, e riceveva la palma chi meglio baciava ; quefli coronato /e ne
tornava vittori o/o a ca/a. Teocrito Idil. iz. v, 30. dice
E chi più dolci labbra a labbra affigge,
Piede alla madre di ghirlande onufto,
Beato, quegli ancor, che di tai baci
Giudice è /atto.
O/pite voftro V Attico Diocle
De' giovani amatore in pregio avefle.
Sempre all' aprir di primavera a torme
Gareggiano i fanciulli alla /ita tomba,
Per riportar nébacì il maggior vanto.
Per corona di quella mia fpiegazione riferirò un luogo di Vitruvio (26) adattatiffimo alla
noftra materia, e ai coftumi corrotti di quel fecolo. Quello elegantiffimo Precettore dell'Ar-
chitettura dice. Gli antichi Greci fflabilìrono onori così grandi ai celebri Lottatori, che vinto ave/ero
nei giuochi Olimpici, Pitiì, Iftmii, e Nemei, che non /oiamente e/fendo nelle pubbliche adunanze
ricevono applaufi uniti alle loro palme, e corone, ma ancora quando ritornano Vittorio/ nelle città
loro /opra delle quadrighe fino portati dentro le mura della lor patria, e per tutta la loro vita
godono penfioni affegnate dalle pubbliche entrate. Quando io ciò rifletto mi maraviglio, come non /ano
fiati conceffi gì iftejfl, e ancora maggiori onori a quelli Scrittori, ì quali /anno infinito giovamento a
tutto il mondo. Sarebbe fiato in/atti affai più degno iftìtuto ; perchè i Lottatori con V e/ercizio fanno
i corpi loro più robufti; ma gli Scrittori non /oiamente perfezionano i loro proprii /entimemi, ma
ancora di tutti gli altri regiftrando nei libri ì precetti per imparare, e per rendere il noftro animo più
acuto, e ri/vegliato. Di che giovamento è fiato agli uomini, chefia flato invincibile MiloneCrotoniqte?
0 gli altri che fino flati nell' iftejfo genere Vittorio/? /e non che eJJÌ mentre vi/ero furono celebrati
fra i loro concittadini. Ma i precetti quotidiani di Pitiagora, di Democrito, di Platone, e di Ariftotile,
e di tutti gli altri Savii, /empre con continue fatiche coltivati, non filo a'proprii cittadini, ma a tutto il
O o 2 mon-
(21) Moltiffimi ftatuarii, e pittori efpreffero gli Atleti e Buonarroti OlTervaz.ioni fopra i medaglioni pag. 3
57-
Battone, Cencrame, Calcoftene, Eucliire , Glaucide , Icano,
Eliodoro, Micone, Patrocle , Periclemeno , Polide, Poli-
doro , Poffidonio , Protogene , e Zeufi . Plin. lib 34. cap, 8,
e lib. 3;. cap. 2. 9 e 10. Vedi ancora Paufania lib. 6. cap.
1,1, io. lì. [J, dove fono molte cofe degne dì offervazione .
{22) Burette memorie dell' Ifcrizioni voi. 1. Si può ve-
dere ancora Ottavio Falconieri fopra l'Ifcrizioni Atletiche,
3Jp. e il Padre Odoardo Curfmi nelle Differtazioni Aooni-
ftiche.
(23) Vedi Solino Poi. cap. r. pag 8. e 1'OfTervazioni di
Salmafio ec e Cicerone della Vecchiaia cap. 9. e io.
(24) Paafania lib. 6". cap. 4. e 11.
(25) Aul. Geli. lib. 3. cap. 15. pag. 10S.
(3.6) Vittuvio nella Prefazione del nono libre.
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Mnemone dette le leggi ai popoli di Mantinea. E" quafi incredibile ciò che narra degli Atleti
Luciano (de Gymnaf. voi. 2. cap. io. pag. 890.) dicendo. Erano ricolmati di lode gli Atleti
vincitori, e neW onore uguagliato agli Dei chi avea vinto alcuni. Ma è cofa più maravigìiofa quel
che riferifee Plinio (lib. 7. cap. 47.) di Eutimie Pugile, il quale fu confacrato vivente, e con
tutti i fuoi/entimemi per comando del mede/imo oracolo, e per con/enfi di Giove il /opimo degli
Dei .... /empre vincitore neW Olimpia, 0 una /ola volta vinto.
Se io volerli riferire tutti i famofi Atleti, abuferei certamente del tempo; folamente parlerò
di Milone, che al riferir di Solino (2 3) con un colpo di nuda mano fece vittima un Toro, e /alo nello ftejfo
giorno /e lo mangiò, e non fi /enti aggravato. Di Teagene fi narra (24), che fi refe tanto celebre pel
fuo valore, che riportò, come narrai!, dalle fue vittorie fopra mille quattrocento corone, Diagora,
come riferifee Aulo Gellio (25), ebbe tre figli; uno 'Pugile, l'altro Pancraziafle, il terzo Lottatore, e
gli vidde tutti e tre vincere, ed ejjèr coronati nelFiftejfo giorno ad Olimpia, ed avendo abbracciati, e
baciati dalla con/olazione i tre figli, i quali avevano pofie le loro corone /opra il capo del padre, ed il
Popolo congratulando/, e /pargendo /opra di lui de1 fiori, ivi nello Stadio, alla vifta del popolo ftejfo, fra
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i Nifei di Megara (come riferifee Schwebelio fopra Bione pag. 225.), Fu un giorno feftivo preffo
i Megarefi, nel quale i fanciulli combattevano per la vittoria col baciare, dimanierachè era coftituito
un giudice per giudicare dei baci, e riceveva la palma chi meglio baciava ; quefli coronato /e ne
tornava vittori o/o a ca/a. Teocrito Idil. iz. v, 30. dice
E chi più dolci labbra a labbra affigge,
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Giudice è /atto.
O/pite voftro V Attico Diocle
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noftra materia, e ai coftumi corrotti di quel fecolo. Quello elegantiffimo Precettore dell'Ar-
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fiati conceffi gì iftejfl, e ancora maggiori onori a quelli Scrittori, ì quali /anno infinito giovamento a
tutto il mondo. Sarebbe fiato in/atti affai più degno iftìtuto ; perchè i Lottatori con V e/ercizio fanno
i corpi loro più robufti; ma gli Scrittori non /oiamente perfezionano i loro proprii /entimemi, ma
ancora di tutti gli altri regiftrando nei libri ì precetti per imparare, e per rendere il noftro animo più
acuto, e ri/vegliato. Di che giovamento è fiato agli uomini, chefia flato invincibile MiloneCrotoniqte?
0 gli altri che fino flati nell' iftejfo genere Vittorio/? /e non che eJJÌ mentre vi/ero furono celebrati
fra i loro concittadini. Ma i precetti quotidiani di Pitiagora, di Democrito, di Platone, e di Ariftotile,
e di tutti gli altri Savii, /empre con continue fatiche coltivati, non filo a'proprii cittadini, ma a tutto il
O o 2 mon-
(21) Moltiffimi ftatuarii, e pittori efpreffero gli Atleti e Buonarroti OlTervaz.ioni fopra i medaglioni pag. 3
57-
Battone, Cencrame, Calcoftene, Eucliire , Glaucide , Icano,
Eliodoro, Micone, Patrocle , Periclemeno , Polide, Poli-
doro , Poffidonio , Protogene , e Zeufi . Plin. lib 34. cap, 8,
e lib. 3;. cap. 2. 9 e 10. Vedi ancora Paufania lib. 6. cap.
1,1, io. lì. [J, dove fono molte cofe degne dì offervazione .
{22) Burette memorie dell' Ifcrizioni voi. 1. Si può ve-
dere ancora Ottavio Falconieri fopra l'Ifcrizioni Atletiche,
3Jp. e il Padre Odoardo Curfmi nelle Differtazioni Aooni-
ftiche.
(23) Vedi Solino Poi. cap. r. pag 8. e 1'OfTervazioni di
Salmafio ec e Cicerone della Vecchiaia cap. 9. e io.
(24) Paafania lib. 6". cap. 4. e 11.
(25) Aul. Geli. lib. 3. cap. 15. pag. 10S.
(3.6) Vittuvio nella Prefazione del nono libre.