Capaccio, Giulio Cesare; Capaccio, Giulio Cesare [Editor]: Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 3): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Terzo. Ove Nel Figvrar De Gli Emblemi E Nella Proprietà Delle Piante e de gli Animali Di Molte Imprese Si Fa Mentione ([Napoli], 1592) [Cicognara, 1871]

DELLE IMPRESE

11 Giusto Giudice.

Humnno xl rolto, & habbia il core Inuitto
Chi hcbbe don di giudicnre altrui.

SFITsG E egli sia, come sngeal'Egitto
InquellaSede i sapienti sui.

Insino al collo habbia il Leon prescritto »
ll volto sol ci rapprefenti lui.

Molti hanno crudo il volto, alta la voce
Mal corfi piega, <& algmdicio noce.

V e s t o Simolacro rappresenta la vera Sfnge
de gli Egittij, c’hauea il volto di Vergine,e 5l re-
fìodiLeone, come scriue Eliano;eperquesto
i Greci la chiamarono dt>9pavós*opQov. Se bene i
Romani, e particolarmente nelle Medaglie di
Augusto,ò di quei che à lui gratificauano,la pÌQ
geano d’altramaniera,& in quella che la descriue Ausonio,
Terruit Monìam Volucris, Leo, Virgo trisormis
e]jocj. Sphinx, V olucrispennis, pedibus sera,sronte puella.

Augufio. 5> diplomatibus ( dice Suetonio ) LibelUsque (F Epissolissignandis3
„ initio Sphinge vfus est, mox imagineMlexandri Magni. E Dicne
„ nel 51. ssQ ,iyyatviKctiépció(Aola,vìx<TV'racrcts, Sphinge in vtroque ea-
sa ssuolo* ” ^ em ’ lns cu^f la > parlando dell’istesso sugello. La portò per Im-
r3 c presa T. Carisio, per gratificare à quel Principe. Suida vuo-

le