Capaccio, Giulio Cesare; Capaccio, Giulio Cesare [Editor]: Delle Imprese Trattato Di Givlio Cesare Capaccio: In tre Libri diuiso. Nel Primo, Del Modo Di Far L'Impresa da qualsiuoglia oggetto, o Naturale, o Artificioso con nuoue maniere si ragiona. Nel Secondo, Tvtti Ieroglifici, Simboli, e cose Mistiche in lettere Sacre, o Profane Si Scuoprono; e come da quegli cauar Si ponno l'Imprese. Nel Terzo, Nel Figvrar Degli Emblemi di molte cose naturali per l'Imprese Si tratta (Band 3): Del Trattato Dell'imprese Di Givlio Cesare Capaccio, Libro Terzo. Ove Nel Figvrar De Gli Emblemi E Nella Proprietà Delle Piante e de gli Animali Di Molte Imprese Si Fa Mentione ([Napoli], 1592) [Cicognara, 1871]

LIBRO TERZO.

45

La pacienza ne’ trauagii apporta piaceri
masrgiori .

A tra nube tal’hora inuolue, e cuopre

ll Sole, e quanto è fotto accieea, eimbruna «
iqe’ chiari vetri par che maVadopre
Fiera i veHigi u turbide ondeaduna ;
'Mal'vnpiùlieto apparquando fì fcuopre,

F quei l'onde han dijìinte ad vna ad vna»

Chi sa. celar fotto vn bel riso ipianti
Lieti Jpejso tal'hor muta i sembianti «

A v e a n o i Romani due Dee , 1 una detta Ange-
ronia,l’altra Volupia ; laprima cosi detta à Lan-
guoribus,la seconda, à Voluptate; e scambieuol-
mentenel Tempio delsuna sacrificauano ail’al-
tra, per significare che sempre col gufio èmisto
il dispiacere,e per lo contrario. Ma la Statua d’Angeronia pin
geano conla boccarinchiusa con una benda ; per dir chequei
che dissimulano i dolori,per beneficio della pacienza giungo-
no àgrandissimìpiaceri.Congiungeano questaDeacon un’al-
trada essi detta sacita, con la qualesinse Numa cheragiona-
ua,comeracconta Plutarco. E pingeanomolti Angeronia col
4Ìetoinbocca,simile adHarpocrate.

Angero :
«ia,,e Vo-
lupia.

Dgura <J|
Tacira , e
<li Ange«
lonia »

M m m m

Ttra-