DETTO L' A R P I N O
I T T 0 R E.
N Arpino camello situato nella Terra di
Lavoro nel Regno di Napoli nacque 1'
anno 1560, il valente pittore Giuseppe
Cesare , che fino dalla puerizia ammae-
strato in Roma dal padre co grossolano ar-
tefice nel disegno , mostrò ben predo una
felice disposizione all' esercizio dell' arte
col dar compimento a' volgari lavori del
genitore, e molto più coll' aver colorita
in età d' anni tredici la facciata d' una casa con sorprenden-
te franchezza, e coll' avere in oltre dipinte di nascosto al-
cune spiritole figurine nelle Logge del Vaticano con gran
stupore di quei bravi maestri , che presedevano a un tal lavo-
ro, e appresso de' quali Giuseppino, che così fu denomina-
to comunemente , era dato collocato per maggior suo profitto .
Fatta pertanto pervenire la notizia del valore di quello
vivace giovanetto ai-Pontefice Gregorio XIII., quelli dopo d'
averlo benignamente accarezzato gli assegnò un decoroso di-
pendio pel suo mantenimento ; onde potè egli agevolmente
attendere a' suoi studj sotto la direzione di Cristofano Ron-
calli , detto il Cavalier Pomarancio , e dimostrare con varie
bellissime produzioni la sua abilità , come appunto fece nella
Minerva , alla Trinità de' Monti , nel palazzo di Montecaval-
lo, ed altrove u) , e di poi sotto il pontificato di Siilo V.
nel palazzo di San Giovanni Laterano, e nella chiesa di San
Lorenzo in Damaso , essendosi in tal guisa acquiltato il nome ,
ed il credito d' eccellente professore .
Do-
(1, Il nome del. padre viene accennato dal Sandrart
con quelle parole : Patre Mutio de Casa Polydoro pssorè
communiore natus .
(2) Vedine la minuta descrizione nella vita di lui
scritta da Gio. Paglione , dal Dominici , dal Sandrart ,
nell' Abregé ec. , e da altri molti .
I T T 0 R E.
N Arpino camello situato nella Terra di
Lavoro nel Regno di Napoli nacque 1'
anno 1560, il valente pittore Giuseppe
Cesare , che fino dalla puerizia ammae-
strato in Roma dal padre co grossolano ar-
tefice nel disegno , mostrò ben predo una
felice disposizione all' esercizio dell' arte
col dar compimento a' volgari lavori del
genitore, e molto più coll' aver colorita
in età d' anni tredici la facciata d' una casa con sorprenden-
te franchezza, e coll' avere in oltre dipinte di nascosto al-
cune spiritole figurine nelle Logge del Vaticano con gran
stupore di quei bravi maestri , che presedevano a un tal lavo-
ro, e appresso de' quali Giuseppino, che così fu denomina-
to comunemente , era dato collocato per maggior suo profitto .
Fatta pertanto pervenire la notizia del valore di quello
vivace giovanetto ai-Pontefice Gregorio XIII., quelli dopo d'
averlo benignamente accarezzato gli assegnò un decoroso di-
pendio pel suo mantenimento ; onde potè egli agevolmente
attendere a' suoi studj sotto la direzione di Cristofano Ron-
calli , detto il Cavalier Pomarancio , e dimostrare con varie
bellissime produzioni la sua abilità , come appunto fece nella
Minerva , alla Trinità de' Monti , nel palazzo di Montecaval-
lo, ed altrove u) , e di poi sotto il pontificato di Siilo V.
nel palazzo di San Giovanni Laterano, e nella chiesa di San
Lorenzo in Damaso , essendosi in tal guisa acquiltato il nome ,
ed il credito d' eccellente professore .
Do-
(1, Il nome del. padre viene accennato dal Sandrart
con quelle parole : Patre Mutio de Casa Polydoro pssorè
communiore natus .
(2) Vedine la minuta descrizione nella vita di lui
scritta da Gio. Paglione , dal Dominici , dal Sandrart ,
nell' Abregé ec. , e da altri molti .