<( XXXIII.
V
M
PITTOR E.
irca 1' anno di nostra sallite 1630. in Ou-
denarde città della Fiandra nacque 1' egre-
gio artefice Livio Mehus , ed in Italia
condotto da' genitori a cagione dell' in-
sorte guerre in quelle parti , fu pollo in
Milano nella scuola di Carlo Fiammingo
pittor di battaglie. Egli però bramoso di
giunger pretto alla perfezione dell' arte ,
arrivato all' età d' anni quindici , senza
veruno assegnamento , e senz' altra guida , che di se fletto ,
e del desiderio della virtù , si pose in cammino per portarsi
a Roma ; ma dopo uno stentato , e lungo viaggio trovandoli
giunto a Pistoia , fu costretto dal bisogno , e dalla fame a
pregare un lavoratore di Frumenti da corde , che comprale
alcune vedute di paesini , e di battaglie da lui vagamente
toccate in penna . Avendo quel buon maestro intesa la com-
passionevol cagione di quella vendita , dopo d' averlo ristora-
to in sua casa , lo raccomandò a un lignore dilettante di pit-
tura della nobil famiglia de' Forteguerri , che facendone mol-
ta stima , gli volle trovare un più valevole protettore nella
persona del Principe Mattias di Toscana Governatore di Sie-
na . Quelli avendolo benignamente accolto, fatta pruova del
suo valore , lo consegnò alla direzione del bravo miniatore in
penna Giuliano Pericciuoli , e poscia del celebre Pietro da
Cortona , che allora appunto coloriva le danze del palazzo
de' Pitti . Ma nel tempo , che più fervente era l' applica-
zione, e sorprendente il profitto di quello giovane spiritoso ,
credendo egli d' esser per invidia perseguitato da alcuni cor-
tigiani , fuggì improvvisamente da Firenze , con intenzione di
Par. I.
I
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V
M
PITTOR E.
irca 1' anno di nostra sallite 1630. in Ou-
denarde città della Fiandra nacque 1' egre-
gio artefice Livio Mehus , ed in Italia
condotto da' genitori a cagione dell' in-
sorte guerre in quelle parti , fu pollo in
Milano nella scuola di Carlo Fiammingo
pittor di battaglie. Egli però bramoso di
giunger pretto alla perfezione dell' arte ,
arrivato all' età d' anni quindici , senza
veruno assegnamento , e senz' altra guida , che di se fletto ,
e del desiderio della virtù , si pose in cammino per portarsi
a Roma ; ma dopo uno stentato , e lungo viaggio trovandoli
giunto a Pistoia , fu costretto dal bisogno , e dalla fame a
pregare un lavoratore di Frumenti da corde , che comprale
alcune vedute di paesini , e di battaglie da lui vagamente
toccate in penna . Avendo quel buon maestro intesa la com-
passionevol cagione di quella vendita , dopo d' averlo ristora-
to in sua casa , lo raccomandò a un lignore dilettante di pit-
tura della nobil famiglia de' Forteguerri , che facendone mol-
ta stima , gli volle trovare un più valevole protettore nella
persona del Principe Mattias di Toscana Governatore di Sie-
na . Quelli avendolo benignamente accolto, fatta pruova del
suo valore , lo consegnò alla direzione del bravo miniatore in
penna Giuliano Pericciuoli , e poscia del celebre Pietro da
Cortona , che allora appunto coloriva le danze del palazzo
de' Pitti . Ma nel tempo , che più fervente era l' applica-
zione, e sorprendente il profitto di quello giovane spiritoso ,
credendo egli d' esser per invidia perseguitato da alcuni cor-
tigiani , fuggì improvvisamente da Firenze , con intenzione di
Par. I.
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