0(XXXXVIII.)0
manenza , che continuò sino alla morte del suo amorevole
mecenate , dopo la quale tornando di' nuovo alla nostra cit-
tà , fu benignamente accolto dalla Casa Reale ; ed eseguite
s varie incombenze dalla medesima a lui commesse (0 , godè in
f modo particolare la protezione del Granprineipe Ferdinando ,
e s' occupò in pitture di diverso genere , effigiando paesi ,
storiette , e bambocciate , ma con maggior proprietà , ed ele-
ganza di stile varie , e sanguinose azioni militari .
E' ben vero però , che più copioso poteva essere il nu-
mero de' suoi dipinti , se quello valente professore non
avesse spesa una buona parte della sua vita in sostenere di-
verti impieghi nelle Corti de' Grandi , che 1' obbligarono ad
applicarli ad inventare nuovi ornamenti in congiuntura di fe-
ste , e di mascherate , e lo renderono poco, o niente solle-
cito del guadagno , che avrebbe potuto sperare da' suoi pen-
nelli (^). Oltre a ciò consumò molto tempo nel ritrovamen-
to di nuovi segreti , di vernici , d' olj, e d' altre cose ap-
partenenti alla conservazione , ed al restauramento delle pit-
ture (s); e fu così bravo in tale manifattura , e così eccellen-
te nel conoseere le diverse maniere tanto degli antichi, che
de' più recenti maestri , che fin d' allora non s ' era conosciu-
to l'uguale (4) . Giunto finalmente all' anno settantaduesimo
di sua età , e trovandosi in istato vedovile , risolvè di pas-
sare alle seconde nozze , e dopo non lungo tempo assalito da
mortai malattia nel 1718. finì di vivere , lasciando a' poste-
ri onorevol memoria della sua abilità.
RO-
(1) Una di quelle fu 1' essere stato inviato a Roma in
qualità di furiere nella Guardia de' Gentiluomini d'
Alessandro Vili. , e benché tale impiego non avesse
alcuna coerenza coll' arte della pittura , ciò non
ostante il Pinacci fece conoseere anche in questo tem-
po il suo talento , esercitandosi con molta lode nel
colorire diverse battaglie , e ritratti .
(2) A questo appunto credesi , che alluder voglia 1'
appigionasi , che egli con pittoresea bizzarria
pofe alla tavolozza , ed a' pennelli espressi sulla te-
la , dove colorì il proprio ritratto, di cui ne pub-
blichiamo 1' intaglio .
(3) Ricusò il Pinacci costantemente di comunicare ad
altri tali segreti , dicendo , che vani riuseivano mol-
ti di questi , qualora rimaneva ignota la maniera di
sapergli opportunamente, e con diseernimento ado-
perare .
(4) Quella sua rimarcabile abilità viene ancora, osserva-
ta nell' abbecedario Pittorico dal Padre Orlandi , che
tesse di questo artefice un convenevole elogio.
manenza , che continuò sino alla morte del suo amorevole
mecenate , dopo la quale tornando di' nuovo alla nostra cit-
tà , fu benignamente accolto dalla Casa Reale ; ed eseguite
s varie incombenze dalla medesima a lui commesse (0 , godè in
f modo particolare la protezione del Granprineipe Ferdinando ,
e s' occupò in pitture di diverso genere , effigiando paesi ,
storiette , e bambocciate , ma con maggior proprietà , ed ele-
ganza di stile varie , e sanguinose azioni militari .
E' ben vero però , che più copioso poteva essere il nu-
mero de' suoi dipinti , se quello valente professore non
avesse spesa una buona parte della sua vita in sostenere di-
verti impieghi nelle Corti de' Grandi , che 1' obbligarono ad
applicarli ad inventare nuovi ornamenti in congiuntura di fe-
ste , e di mascherate , e lo renderono poco, o niente solle-
cito del guadagno , che avrebbe potuto sperare da' suoi pen-
nelli (^). Oltre a ciò consumò molto tempo nel ritrovamen-
to di nuovi segreti , di vernici , d' olj, e d' altre cose ap-
partenenti alla conservazione , ed al restauramento delle pit-
ture (s); e fu così bravo in tale manifattura , e così eccellen-
te nel conoseere le diverse maniere tanto degli antichi, che
de' più recenti maestri , che fin d' allora non s ' era conosciu-
to l'uguale (4) . Giunto finalmente all' anno settantaduesimo
di sua età , e trovandosi in istato vedovile , risolvè di pas-
sare alle seconde nozze , e dopo non lungo tempo assalito da
mortai malattia nel 1718. finì di vivere , lasciando a' poste-
ri onorevol memoria della sua abilità.
RO-
(1) Una di quelle fu 1' essere stato inviato a Roma in
qualità di furiere nella Guardia de' Gentiluomini d'
Alessandro Vili. , e benché tale impiego non avesse
alcuna coerenza coll' arte della pittura , ciò non
ostante il Pinacci fece conoseere anche in questo tem-
po il suo talento , esercitandosi con molta lode nel
colorire diverse battaglie , e ritratti .
(2) A questo appunto credesi , che alluder voglia 1'
appigionasi , che egli con pittoresea bizzarria
pofe alla tavolozza , ed a' pennelli espressi sulla te-
la , dove colorì il proprio ritratto, di cui ne pub-
blichiamo 1' intaglio .
(3) Ricusò il Pinacci costantemente di comunicare ad
altri tali segreti , dicendo , che vani riuseivano mol-
ti di questi , qualora rimaneva ignota la maniera di
sapergli opportunamente, e con diseernimento ado-
perare .
(4) Quella sua rimarcabile abilità viene ancora, osserva-
ta nell' abbecedario Pittorico dal Padre Orlandi , che
tesse di questo artefice un convenevole elogio.