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H. GRISAK
specialmente la faccia del dolente padre della defunta giovinetta,
il quale la raccomanda alla divina potenza di Cristo senza ac-
corgersi che la figlia già si alza con gli occhi aperti. Un con-
fronto col disegno dello stesso vaso presso Garrucci, tav. 439,
n. 1, ci ha persuaso che neanche il suo disegnatore ha reso il
vero carattere dei rilievi. Crediamo utile perciò di pubblicarne
il lato dove scorgesi Jairo, riproducendolo direttamente dalla fo-
tografia da noi presa in Orvieto (fig. 1).
FIG. 1.
Quando san Colombano di Bobbio andò a Roma per vene-
rarvi i sacri sepolcri, ricevette da san Gregorio Magno un esimio
dono, quello cioè di una pisside eburnea conservata ancor' oggi
in Bobbio. Così la pia leggenda nel luogo che possiede questo
tesoro. Vedemmo il rarissimo vaso nell' esposizione ; ammirammo
le figure di fine lavoro in alto rilievo, onde è rivestita la teca
alta 16 centimetri e larga nella parte superiore 13 cent., e ci
H. GRISAK
specialmente la faccia del dolente padre della defunta giovinetta,
il quale la raccomanda alla divina potenza di Cristo senza ac-
corgersi che la figlia già si alza con gli occhi aperti. Un con-
fronto col disegno dello stesso vaso presso Garrucci, tav. 439,
n. 1, ci ha persuaso che neanche il suo disegnatore ha reso il
vero carattere dei rilievi. Crediamo utile perciò di pubblicarne
il lato dove scorgesi Jairo, riproducendolo direttamente dalla fo-
tografia da noi presa in Orvieto (fig. 1).
FIG. 1.
Quando san Colombano di Bobbio andò a Roma per vene-
rarvi i sacri sepolcri, ricevette da san Gregorio Magno un esimio
dono, quello cioè di una pisside eburnea conservata ancor' oggi
in Bobbio. Così la pia leggenda nel luogo che possiede questo
tesoro. Vedemmo il rarissimo vaso nell' esposizione ; ammirammo
le figure di fine lavoro in alto rilievo, onde è rivestita la teca
alta 16 centimetri e larga nella parte superiore 13 cent., e ci