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Lugano, P.: Le memorie leggendarie di Simon Mago e della sua volata
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0038
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P. LUGANO
il sullodato professore allora dichiarava, e come teste ripeteva
il ch. P. Grisar 1, la notizia della venuta di S. Pietro a Koma,
già diffusa e da tutti accettata nel secolo secondo dell'E. V.,
non può in alcun modo dipendere dallo spurio racconto Simo-
niano, e la tradizione storicamente provata e criticamente am-
messa del soggiorno del Principe degli Apostoli nell'eterna città,
è affatto indipendente dalle leggende che si raccontano intorno
al Mago della Samaria \
alle quali son pervenuti. Baur e la sua scuola, facendo risalire tant'alto
i leggendari racconti del Mago, mirano a far precedere le spurie e fa-
volose narrazioni di questi alla storica tradizione della venuta di S. Pietro
a Roma, onde questa far dipendere da quelle, e terminare poi col dire,
che tanto la venuta che il soggiorno del Principe degli Apostoli in Roma,
devon esser rimandate tra le favole più grossolane. Il che fu avvertito
dallo stesso Prof. Lipsius. — Il dottor Friedrich (Zwr àltesten Gcschiclite
des Primates in der Kirche, Bonn, 1879) nell'esaminare le leggende, ha
subito notato che in alcuni episodii vien dato a S. Giacomo il titolo ed
il potere d'un episcopus episcoporum, mentre S. Pietro non sarebbe altro
che un suo missionario, a cui dovrebbe render conto del suo apostolato.
Per la qual cosa, conchiude il eh. Mons. Duchesne : « D'après M. Friedrich,
l'Eglise a été, en effet, fondée sur la primauté des évêques de Jérusalem ;
mais les évêques de Rome, profitant de la ruine de la cité sainte et de
la dispersion de sa communauté chrétienne, ont fabriqué et mis en cir-
culation des documents où la primauté œcuménique est habilement trans-
férée de Jérusalem à Rome. Ainsi la primauté des papes dérive d'une
supercherie littéraire mise au service d'une usurpation de pouvoir ».
Les origines chrétiennes, p. 88, 89 segg.
L'illuminata critica del Duchesne, in queste dissertazioni litografate,
ha gettato molta luce sui primi due secoli del cristianesimo, e noi aspet-
tiamo con avidità che il eh. Professore voglia affidare alle stampe queste
sue dotte Lezioni, perché possano circolare nelle mani di tutti.
1 H. Grisar, Storia di Borna e dei Papi nel Medio Evo, Parte I,
Roma Desclée, 1899), vol. I, p. 309 *.
2 V. le opere, piene di vera dottrina, del P. De Smedt, Principes
de la critique historique, Liège-Paris, 1883, p. 203 segg.: JJisserlationes
selectae ad primam aetatem historiae eceles., Gandavi, 1876, diss. I, p. 1
segg. ; Marucchi, Le memorie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, Roma, 1894,
p. 27 segg. ; Grisar, Storia di Roma e dei Papi nel Medio Evo, vol. I,
parte I. (Roma 1899), p. 309*, 394* segg; Fabiani, Notizie di Simon
Mago tratte dai così detti Filosofumeni, Roma, 1860, p. 8 segg.
P. LUGANO
il sullodato professore allora dichiarava, e come teste ripeteva
il ch. P. Grisar 1, la notizia della venuta di S. Pietro a Koma,
già diffusa e da tutti accettata nel secolo secondo dell'E. V.,
non può in alcun modo dipendere dallo spurio racconto Simo-
niano, e la tradizione storicamente provata e criticamente am-
messa del soggiorno del Principe degli Apostoli nell'eterna città,
è affatto indipendente dalle leggende che si raccontano intorno
al Mago della Samaria \
alle quali son pervenuti. Baur e la sua scuola, facendo risalire tant'alto
i leggendari racconti del Mago, mirano a far precedere le spurie e fa-
volose narrazioni di questi alla storica tradizione della venuta di S. Pietro
a Roma, onde questa far dipendere da quelle, e terminare poi col dire,
che tanto la venuta che il soggiorno del Principe degli Apostoli in Roma,
devon esser rimandate tra le favole più grossolane. Il che fu avvertito
dallo stesso Prof. Lipsius. — Il dottor Friedrich (Zwr àltesten Gcschiclite
des Primates in der Kirche, Bonn, 1879) nell'esaminare le leggende, ha
subito notato che in alcuni episodii vien dato a S. Giacomo il titolo ed
il potere d'un episcopus episcoporum, mentre S. Pietro non sarebbe altro
che un suo missionario, a cui dovrebbe render conto del suo apostolato.
Per la qual cosa, conchiude il eh. Mons. Duchesne : « D'après M. Friedrich,
l'Eglise a été, en effet, fondée sur la primauté des évêques de Jérusalem ;
mais les évêques de Rome, profitant de la ruine de la cité sainte et de
la dispersion de sa communauté chrétienne, ont fabriqué et mis en cir-
culation des documents où la primauté œcuménique est habilement trans-
férée de Jérusalem à Rome. Ainsi la primauté des papes dérive d'une
supercherie littéraire mise au service d'une usurpation de pouvoir ».
Les origines chrétiennes, p. 88, 89 segg.
L'illuminata critica del Duchesne, in queste dissertazioni litografate,
ha gettato molta luce sui primi due secoli del cristianesimo, e noi aspet-
tiamo con avidità che il eh. Professore voglia affidare alle stampe queste
sue dotte Lezioni, perché possano circolare nelle mani di tutti.
1 H. Grisar, Storia di Borna e dei Papi nel Medio Evo, Parte I,
Roma Desclée, 1899), vol. I, p. 309 *.
2 V. le opere, piene di vera dottrina, del P. De Smedt, Principes
de la critique historique, Liège-Paris, 1883, p. 203 segg.: JJisserlationes
selectae ad primam aetatem historiae eceles., Gandavi, 1876, diss. I, p. 1
segg. ; Marucchi, Le memorie dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, Roma, 1894,
p. 27 segg. ; Grisar, Storia di Roma e dei Papi nel Medio Evo, vol. I,
parte I. (Roma 1899), p. 309*, 394* segg; Fabiani, Notizie di Simon
Mago tratte dai così detti Filosofumeni, Roma, 1860, p. 8 segg.