DI UNA ISCRIZIONE MONUMENTALE
APPARTENENTE AL CIMITERO DI GENEROSA
SULLA VIA PORTUENSE
(Tav. II).
L'iscrizione della quale mi accingo a trattare, non è che un
frammento di poche righe, di calligrafia non buona e privo di
ornamenti; e perciò potrebbe sembrare di pochissimo interesse.
Ma essa acquista importanza perchè proviene da un terreno
ferace di pregevoli monumenti che appartengono tanto all'an-
tichità classica romana quanto ai primi secoli cristiani. Eu tro-
vata cioè presso il quinto miglio della via Portuense, là dove
si stendeva, fra il Tevere e le amene colline di Monte Verde,
il bosco sacro dei fratelli Arvali, e dove, dopo l'epoca di Co-
stantino, fu istituito il cimitero di Generosa, venerabile ai cristiani
per la sepoltura dei martiri Simplicio, Faustino e Viatrice. Le
importanti ricerche colà istituite dai sommi Guglielmo Henzen
e Giov. B. de Rossi, i cui risultati sono spiegati nelle opere
monumentali sopra gli Ada Fratrum Arvalìum (Berol.. 1869)
e nel volume terzo della Roma sotterranea, sono ben note a tutti
gli epigrafisti ed archeologi. Ma le ricerche del 1869 si dovet-
tero limitare alla zona fra la collina e la via Portuense moderna;
e lo Henzen, con suo rammarico, non potè estendere le sue ri-
cerche alla vigna di Stefano Ceccarelli situata a sinistra della
via Portuense, fra la strada e il fiume: giacché avendo egli ri-
chiesto il consenso del proprietario per scavi ulteriori, « negavit
possesso?; cimi vineam villae instar instructam et ordinatam
clestrui nollet » (Henzen, Acta Arvalitim, XX).
NUOVO BULL. D'ARCH. CRIST. — Anno 6esto.
9
APPARTENENTE AL CIMITERO DI GENEROSA
SULLA VIA PORTUENSE
(Tav. II).
L'iscrizione della quale mi accingo a trattare, non è che un
frammento di poche righe, di calligrafia non buona e privo di
ornamenti; e perciò potrebbe sembrare di pochissimo interesse.
Ma essa acquista importanza perchè proviene da un terreno
ferace di pregevoli monumenti che appartengono tanto all'an-
tichità classica romana quanto ai primi secoli cristiani. Eu tro-
vata cioè presso il quinto miglio della via Portuense, là dove
si stendeva, fra il Tevere e le amene colline di Monte Verde,
il bosco sacro dei fratelli Arvali, e dove, dopo l'epoca di Co-
stantino, fu istituito il cimitero di Generosa, venerabile ai cristiani
per la sepoltura dei martiri Simplicio, Faustino e Viatrice. Le
importanti ricerche colà istituite dai sommi Guglielmo Henzen
e Giov. B. de Rossi, i cui risultati sono spiegati nelle opere
monumentali sopra gli Ada Fratrum Arvalìum (Berol.. 1869)
e nel volume terzo della Roma sotterranea, sono ben note a tutti
gli epigrafisti ed archeologi. Ma le ricerche del 1869 si dovet-
tero limitare alla zona fra la collina e la via Portuense moderna;
e lo Henzen, con suo rammarico, non potè estendere le sue ri-
cerche alla vigna di Stefano Ceccarelli situata a sinistra della
via Portuense, fra la strada e il fiume: giacché avendo egli ri-
chiesto il consenso del proprietario per scavi ulteriori, « negavit
possesso?; cimi vineam villae instar instructam et ordinatam
clestrui nollet » (Henzen, Acta Arvalitim, XX).
NUOVO BULL. D'ARCH. CRIST. — Anno 6esto.
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