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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 6.1900

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Dove fu scritta la leggenda di S. Bonifazio?
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https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0216

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208

P. FRANCHI DE' CAVALIERI

raille altri simili latinismi che ingemmano le scritture greche
del secolo IV e seguenti.

Del resto, a farci deporre ogni velleità di ravvisare nelle
voci sopra citate del testo greco della Pass. Bonifacii altrettanti
indizi di versione dal latino, giova osservare che nel testo la-
tino una parte di esse non ricorre punto. Dove invero il greco
legge Pjy.vSkoi'. tu-tÓ[/.evov, il latino suona fustìbus caesum, dove
quello usa la voce Xswrì-Aiov, questo ha basterna, e dove il primo
adopera tcscào; il secondo offre stipes. Per qual ragione l'inter-
prete greco non avrebbe conservato PwsffTspviov 1 e cwiraç? E
perchè, non potendo conservare fmt.es, sarebbe andato in cerca
di un altro termine latino, anziché valersi degli usitatissimi pafìSw,
^okx? 2. Ma se ammettasi che il latino fu traslatato dal greco,
tutto si comprende facilmente. Fustes, secondo ogni verosimi-
glianza, fu preferito a bacilli, perchè termine tecnico (cf. fusti-
gatiti) e comunissimo, basterna venne scelto in cambio di lectica,
perchè a un lungo viaggio dovette naturalmente ritenersi più
acconcia una bussola portata da muli, che non una sedia por-

1 Cf. Acta ss. Athanasii et Anthusae, 5. 9 (An. Bolland., 12, 1893,
pp. 13. 14. 21). Schol. m Greg. Nazianz. or. 18, 26, ed. Picoolomini, p. 16

aoy.àu.aza oi ìu~i tò xaXoOu.evov -rvapà toT; 'AXs|&vSpsû<ït PaaT:'pv7ì, Trapà oï

ìllsi; Xv/.i'v/.r,. Donde lo scoliaste abbia desunto la notizia che gli Ales-
sandrini chiamavano (fewwpw la &pp£paiot, non so (cf. peraltro Corpus
glossar, lat., ed. Gdtz, V, 562, 51 basterna, sella alexandrìna ; 521, 2
conopeum basterna rei sella alexandrìna) ; certo è che il vocabolo (o per
essere più esatti, Patfr^tcv), occorre nella vita di s. Eugenia (cf. Fran-
chi, S. Agnese nella tradizione e nella leggenda, p. 48, nota 2), la quale,
come nota anche il Dufourcq, p. 193, sembra, almeno in parte, di ori-
gine alessandrina (cf. Conybeare, Monuments of early Christianity^, Lon-
don 1896, p. 156). Il D. non conosce però — a quanto pare — le varie
redazioni della vita (anteriori a quella edita dal Kosweyde) in armeno,
greco e latino.

2 Fustis solo una volta nei Glossari è tradotto gâ/.Xov (Gdtz, II, 74,
561) e fustigatus solo una volta Paratassi; (II, 74, £6). Tutte le altre
glosse danno ptt08o« o ÇôXov (II, 74, 40. 41; 378, 31. 33; 427, 6; 492, 11;
542, 36; III, 406, 44) o $$*<ÙM (III, 263, 64; 366, 40; 449, 57; 481, 24:
503, 18), ÇAokowsw (II, 378, 29), p'aPaîÇew (III, 406, 45. 46).
 
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