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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 9.1903

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Colasanti, Arduino: Un Sarcofago inedito con rappresentazioni cristiane
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https://doi.org/10.11588/diglit.18746#0035

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UN SARCOFAGO INEDITO CON RAPPRESENTAZIONI CRISTIANE 29

e verso la metà del secolo Vili la consegna del pallio venne
definitivamente regolata e riservata agli arcivescovi \ Nel di-
gnitario rappresentato sul sarcofago di Spoleto reca meraviglia
di vedere, insieme col pallium, Yorarium, che ordinariamente
apparisce solo nei monumenti in cui i suoi portatori sono rap-
presentati nelle funzioni liturgiche \

Gli artisti dell’età di mezzo, abituati a vedere e ad eseguire
le belle coperte degli Evangelarii, variamente lavorate, in tutti
i periodi e in tutte le scuole usarono decorare i libri che si
vedono nelle mani dei personaggi da loro rappresentati 3. Così
nel sarcofago di s. Giuliano, su le tuniche dei volumi che le
diverse figure sorreggono, si vedono cerchi concentrici, simili a
quelli che si avvicendano in alcuni riquadri interni delle porte

1 Hefele, JSeitràge zur Kirchengeschiclite Archàologie und Liturgik,
II, 217 ; Brami, op. citp. 157 e segg. Uno scrittore del secolo X defi-
nisce così il pallio: « Pallium nihil est aliud, ut discretio inter archie-
piscopum et eius suffraganeos » (Ps. Alcuin. De Divinis off. in Migne,
101, 1243).

2 La ragione si deve ricercare nella poca considerazione in cui fu
tenuto il manipolo nella Chiesa romana. Qui, invero, i diaconi avevano
per distintivo principale la dalmatica ornata del davo, i preti e i ve-
scovi la stola con la pianeta, il papa il pallio sacro.

3 Fra i numerosissimi esempi che potrei addurre mi basta ricordare
alcuni santi dei musaici di S. Vitale e di S. Apollinare in Ravenna e
della maggior parte dei musaici di Roma e di Venezia; gli apostoli rap-
presentati su la cattedra del vescovo Massimiano* il s. Paolo predi-
cante, nell’avorio del Museo del Louvre; il simbolo dell’Evangelista
Marco, nell’Evangelario carolingio della biblioteca Vaticana (Palat.
lat. 50); il Cristo nella losanga, fra i quattro Evangelisti, nella Bibbia
di Carlo il Grosso, del convento di S. Paolo fuori le mura, in Roma;
il Cristo e alcuni santi del Sacramentario proveniente dalla cattedrale
di Metz e appartenente alla scuola di Corbie, che ora si conserva nella
Nazionale di Parigi; uno dei papi degli affreschi bizantini diS . Maria
Antiqua in Roma; gli Evangelisti del musaico della cappella Palatina
in Palermo; i santi del musaico che orna le zone inferiori del presbi-
terio della cattedrale di Cefalù; il Redentore nel musaico delia Mar-
torana in Palermo; il vescovo Nicola del eod. Regina n. 1, della Vati-
cana; i santi del Menologio greco della stessa biblioteca, ecc. ecc.
 
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