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Österreichisches Archäologisches Institut [Editor]
Jahreshefte des Österreichischen Archäologischen Institutes in Wien — 10.1907

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Ducati, Pericle: Osservazioni sull' inizio della ceramica apula figurata
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https://doi.org/10.11588/diglit.34748#0260

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P. Ducati

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oltre esempi bellissimi di ceramica attica, una serie numerosa di vasi loca.h, sia
di quelli appartenenti pel Furtwängler al secolo sia di anfore apule del
secolo posteriore.'*)
Pur riconoscendo che parte di questa produzione indigena ha piu spiccati
i caratteri di atticismo, non sono propenso a seguire il Furtwängler nell' innalzare
hn verso la metä del secolo V° il principio di tale ceramica italiota d' imitazione
e sono incline ad ammettere che la imitazione dei prodotti attici, del tutto sporadica
negli ultimi anni del secolo V", dovette ßorire assai nel susseguente. Ed il Furt-
wängler stessO; ritornando all' idea dell' Heydemann^) giä generalmente scartata,
di riconoscere una eco delle lotte del grande Alessandro contro Dario Codomanno
su alcuni vasi apuli, e certo su alcuni dei migliorq viene cosi ad ammettere che
il höre della ceramica apula deve cadere nell' etä di Alessandro.^) E, se il höre di
questa ceramica e nella seconda metä del secolo IV°, perche supporre nelle fabbriche
apule un cammino cosi lungo e penoso di piu di un secolo per giungere all' espansione
libera di questa ceramica? Quali differenze^ tali da ammettere un secolo di distanza,
separano per esempio i due piu bei vasi di Canosa riprodotti dal Reichhold
(t. 88 e 8g) dall' anfora a volute di Fineo?
Riconosco col Furtwängler gli stretti rapporti stilistici di questi primi vasi
italioti. con vasi atticiA), dei quali il piu antico ed insigne rappresentante sarebbe
la tazza vulcente di Berlino di Aristofane ed Ergino.^) Ma, appunto in base all' etä
che sono propenso a dare a questa tazza ed ai vasi che ne sono derivati, deduco
una etä ancor piu recente di quella giä ammessa dal Furtwängler pei vasi apuli
di stile ancora sobrio ed esattoA)

6) Cito i seguenti: 1'anfora della collezione Jatta
col rapimento delle Leucippidi (Mon. d. Inst. XII
t. 16) e con 1' Amazzonomachia (Bullet, nap., n. s.,
II t. 4), F anfora di Fineo (Mon. d. Inst. III t. 49,
in parte edita di nuovo in Gr. Vas., t. 60, 2). Aggiun-
gerei Fanfora dell'Eremitaggio con la "Εχτορος λύσίζ
su di un lato, nelF altro Giasone che uccide il serpente
custode del vello d^oro (Mon. d. Inst. V t. 11, 12),
Fanfora di Cracovia con la lotta di Peleo e di Tetide
(Mon. d. Inst. XII t. 13).
') Basti a tal uopo consultare F indice del Re-
pertoire des vases di S. Reinach.
S) Alexander der Große und Dareios Kodo-
mannos, Halle, 1883.
b Altro indizio di etä seriore sarebbe !a rap-
presentazione del hume Nilo su pittura con Trit-
tolemo di anfora apula delF Eremitaggio (Compte

Rendu, Atlas, 1862, t. 4). Si v. a tale proposito il
testo citato del Furtwängler, S. II p. 154. Ed altro
indizio vedrei in cio che si osserva nelF anfora
pittura vulcente (Garrucci R., Tavole delle pitture
vulcenti presso Ponte della Badia, t. II) di eguale
contenuto e risalenti alla prima metä del sec. IV".
A Si veda ultimamente il testo alla Gr. Vas.,
S. I p- 305.
A Furtwängler, Beschreibung d. Vasen, n. 2331.
Purtroppo per lo studio di questo importante cimelio
si deve sempre ricorrere alla inesatta riproduzione
presso Gerhard, Trinksch. u. Gefäße, t. II, III ==t
Wiener Vorlegeblätter, S. I, t. 3.
A L' anfora da Pisticci da pochi anni scoperta
(Notizie degli Scavi, 1902, p. 313) e creduta dal
 
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