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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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Fasc. 4
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Colasanti, Arduino: L' esposizione internazionale d'arte decorativa moderna in Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0439

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ARTE CONTEMPORANEA

Vicino ai prodotti del Tiffany l’America ci ha voluto mostrare l’interno dell’abitazione di
qualcuno di quei miliardari che riempiono il mondo delle loro stranezze e dei loro milioni,
ma la ricchezza veramente regale dell’appartamento del signor Pierpont Morgan non com-

Metides da Costa : Statuine policromiche. Olanda
(Fotografia E. di Sambuy, Torino)

pensa davvero la mancanza di carattere che è in quei mobili e in quelle stanze, e un indice
assai più significante del sentimento decorativo degli artisti dell’America del Nord ci è for-
nito dai pannelli del Kunt, rappresentanti la Fuga della Notte, e da quei Profeti del Sargent
che hanno trasformato la Biblioteca di Boston in un vero tempio dell’arte.

Assai limitata è la mostra della Norvegia, che un nuovo motivo di successo avrebbe
potuto trovare in una esposizione di quei mobili in stile rustico, dipinti a vivaci colori, i
quali hanno un carattere così spiccatamente paesano. E con i mobili rustici mancano le
argenterie filigranate, vecchia tradizione norvegese che trae la sua origine e la sua indole
orientale da una importazione russa ; mancano gli smalti translucidi sopra l’argento e le
grandi tappezzerie del Drontheim, ispirate dallo squisito senso decorativo di quel Munthe
che nei quadri vuol rievocare apocalittiche visioni con una tecnica che trova riscontro solo
nell’ingenuità e nella rozzezza medievale. Ma bastano al decoro della sezione norvegese
le tappezzerie della signora Frida Plansen, che tanta fortuna ebbero allorché nel 1900 appar-
vero per la prima volta a Parigi. Come il Munthe e come il Perche, la Hansen ha dato
all’opera sua un carattere di rievocazione dell’antichità e i suoi primi tappeti ricamati a
mano tenevano presenti i modelli norvegesi del dodicesimo e del tredicesimo secolo, lavo-
rati con una tecnica corrispondente a quella dei tessuti orientali di Karamania. Ora i nobili
sforzi della signora Hansen non sono più isolati, ma informano tutta la produzione della
 
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