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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 1
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Rossi, Attilio: Opere d'arte à Tivoli, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0070

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ATTILIO ROSSI

Quali peregrinazioni poi e quali vicende abbiano condotto nel palazzo municipale di
Tivoli questa bella tavola non ci è dato di conoscere, mancando ogni notizia scritta intorno
alla sua origine. In un inventario dei mobili della casa comunale, redatto nel 1797, non si
fa alcuna menzione del quadro, malgrado che vengano minutamente elencati e descritti tutti
gli altri che allora vi si trovavano. Le guide e gli storici tiburtini anche questo volta tac-
ciono affatto intorno al quadro, ed il solo Bulgarini, che ebbe occasione di parlarne, espresse
gravemente il giudizio che l’opera dovesse attribuirsi a Giotto, morto circa cinquanta anni
prima che il Santo nascesse.1

Noi siamo lieti perciò di aver restituito al maestro senese questo frammento della sua
vasta e bella operosità, certo non indegno di sostenere il paragone con le sue cose migliori.

Un piccolo quadro a tempera della pinacoteca comunale di Viterbo, rappresentante
S. Bernardino fra due angeli (fig. 12), mostra così strette affinità nella intonazione del colore,
nel modellato, nel disegno di ogni particolare, nella trattazione delle testi, con la tempera
tiburtina e con l’affresco del palazzo comunale di Siena, da autorizzarne l’attribuzione allo
stesso Sano di Pietro. Il quadro di Viterbo, in confronto di quello di Tivoli, rivela tuttavia
un’esecuzione meno accurata; il suo stato di conservazione è meno buono; 11 fondo è inte-
ramente rifatto in un azzurro stridente; qua e là sono visibili tracce di restauro.

(Continua) ATTILIO ROSSI.

Bulgarini, op. cit., pag. 79.
 
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