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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 3
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Frizzoni, Gustavo: L' esposizione d'arte senese al "Burlington F. A. C."
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0307

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L’ESPOSIZIONE D’ARTE SENESE

AL «BURLINGTON FINE ARTS CLUB»

OTEVOLE indizio della straordinaria partecipazione per
conto della nazione inglese a tutto quanto si riferisce
alla umana cultura si scorge nelle frequenti e sva-
riate esposizioni artistiche che si tengono di anno
in anno in Inghilterra.

Fra le infinite istituzioni di civile consorzio che
esistono in quell’immenso centro eh’è Londra, av-
vene una intitolata : Burlington Fine Aris Club. Questa
già da anni parecchi s’è prefisso d’indire ogni primavera
un appello ai possessori di oggetti d’arte acciò
f jH si prestino ad offrire, ad edificazione de’ suoi
membri non meno che degli appassionati
A d’ogni dove, un dato ordine di oggetti d’an-

tichità e di belle arti, e con meravigliosa
vicenda riesce più di qualsiasi altra società a formare delle raccolte temporanee interessanti,
come quelle che valgono ogni volta ad illustrare uno speciale riparto o periodo del mondo
ideale, in cui sono cresciuti e si sono distinti gli antenati nostri.

Colui che scrive questi appunti e che si pregia di essere noverato fra i membri ono-
rari della benemerita istituzione, ha avuto occasione più di una volta di assistere a simili
feste artistiche e di rimanere ammirato delle ricchezze delle collezioni inglesi in fatto di opere
provenienti dal nostro paese.

Ricordi memorabili di siffatte mostre poi ne rimangono i cataloghi, in belle edizioni,
corredate da ottime riproduzioni in facsimile fototipico, messi a disposizione di tutti i cultori
dell’arte, sempre a mite prezzo rispetto al valore del loro contenuto. Presi nel loro insieme
essi costituiscono a quest’ora una cospicua biblioteca, tale da fornire elementi preziosi per la
storia dell’arte nelle sue svariate manifestazioni, poi che vertono infatti intorno a diversi
generi di cose. E bene lo attesta l’elenco delle esposizioni tenute nel Circolo ogni anno,
dal 1867 in poi, concernenti volta per volta un ramo speciale del grande albero dell’arte.
Dov’è da avvertire, che alle produzioni del nostro paese è sempre stata fatta larga parte,
venendo contemplate non meno le opere di plastica che quelle del disegno, dell’incisione e
della pittura. Fra queste ultime furono di particolare interesse le esposizioni della pittura
bolognese-ferrarese e della lombarda, rivelatrici di buon numero di opere notevoli, in parte
poco conosciute per l’innanzi.1

1 Quanto alla denominazione di Burlington pre-
messa al Circolo artistico del quale si ragiona, essa pro-
viene dal vicino palazzo, noto col nome di Burlington

House, sede della grandiosa Accademia di belle arti,
già abitazione del conte di Burlington, il cui nome è
sempre stato associato alle belle arti.
 
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