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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 3
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Brunelli, Enrico: Antonello de Saliba
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0322

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ANTONELLO DE SALIBA

resta numero maggiore
Sicilia, nei primordi del secolo XVI.

Dalle date segnate nei suoi quadri,

a Giovanni de Saliba, messinese, intagliatore in legno
molto operoso che fiorì fra il 1469 e il 1510, e fu
cognato di Antonello da Messina, ebbe i natali An-
tonello de Saliba,1 pittore di secondaria importanza,
ma che pur merita di essere studiato, inquantochè
la sua personalità artistica è stata in antico ed è
tuttora confusa con quella del maggiore Antonello.
Egli firma talvolta i suoi dipinti col nome di fa-
miglia, tal altra con la semplice indicazione della
patria, di guisa che i quadri, firmati in quest’ul-
-z) timo modo, vennero senz’altro creduti opera del
a troppo più celebre zio. Il nostro fu, come il padre,
artista operoso e fecondo; quello anzi, di cui ci
di opere e di notizie, fra quanti fiorirono nella parte orientale della

dai molti documenti (rinvenuti dal Di Marzo nel-

1 Bibliografia. (Gaetano Grano), Memorie dei pittori
messinesi, pubblicate per cura di Filippo Hackert,
Napoli, 1792; Giuseppe Grosso Cacopardi, Memorie
storiche dei pittori messinesi e degli esteri che in Mes-
sina fiorirono dal secolo XII al XIX, Messina, 1821;
Carmelo La Farina, Ricerche intorno le belle arti
e gli artisti fioriti in varie epoche a Messina, Messina,
1835; Giuseppe Grosso Cacopardi, Sulle pitture del
messinese Antonello Saliba nel Giornale del gabinetto
Gioenio di Catania, 2" bim., 1851; Giuseppe Meli, La
pittura in Sicilia dal XV al XVI secolo, in Archivio
storico siciliano, anno IX, Palermo, 1884; Gioachino
Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia, voi. Ili, Pa-
lermo, 1862; 1d., / Gagini e la scultura in Sicilia,
Palermo, 1880-1883; Id., La pittura in Palermo nel
Rinascimento, Palermo, 1899; Id., Di Antonello dì An-
tonio da Messina, in Ardi. stor. messinese, anno III,
Messina, 1903.

Lanzi, Storia pittorica, voi. V. Milano, 1831, pa-

gina 93 ; Crowe & Cavalcaselle, Geschichte der
Italienischen Malerei, VI, Leipzig, 1876, pag. 143-145;
Frizzoni, Della pittura in Sicilia dal XV al XVI secolo,
nella Illustrazione italiana, 1884, pag. 246-247; Ler-
molieff, Le opere dei maestri italiani nelle Gallerie
di Monaco, Dresda e Berlino, Bologna, 1886, pag. 385-
400; Venturi, La galleria Crespi, Milano, 1900, pa-
gine 73-80; Bode, Der Cicerone, Leipzig, 1901, II,
pag. 734-735 ; Ludwig, Antonello da Messina und
deutsche und niederlàndische, Kilnstler in Venedig, in
Iahrbuch der Konìglich Preussischen kunstsammlungen,
suppl. al voi. XXIII, Berlino, 1902, pag. 60.

La lezione del nome familiare di Antonello è an-
cora incerta; troviamo scritto De Saliba, Resaliba, Ri-
saliba, Risalibba, ecc. Nel suo quadro autentico del
Museo di Catania è però molto chiara la firma D’Saliba.

La particella nobiliare trova riscontro nel fatto che
Antonello, detto in alcuni documenti magister, hono-
rabilis magister, è detto in altri nobilis Anlonellus.
 
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