MISCELLANEA
73
ad attestare che in Sulmona l’arte dell’argentiere e
del cesellatore nel secolo xvi era ancora in fiore.
Sulmona, dicembre, 1903.
P. Piccirilli.
Opere d’arte nel palazzo Caregiani a Venezia.—
Le collezioni private veneziane di opere d’arte, benché
Stampalia, il potente ritratto virile, invano contestato
a Giorgione stesso da alcuni critici, vale d’ampio com-
penso alla noia che prova il visitatore nell’erfare per
quelle venti sale, ove una folla di quadri insignificanti è
ammassata sulle pareti. Cosi la piccola collezione, mal
nota ancora, che si conserva nel palazzo dei Conti Ca-
regiani, è degna di tutta la considerazione degli stu-
Anversa, Chiesa madre. Croce processionale (particolare)
troppo scemate d’importanza e di numero, si impon-
gono tuttavia all’attenzione degli studiosi, pel fatto che,
ciascuna di esse, tra i molti quadri buoni e mediocri,
possiede ancora un capolavoro. La collezione Giova-
nelli trae vanto dal suo Giorgione, la collezione Layard
dal suo Gentile Bellini. Così nella collezione Querini
diosi d’arte, perchè, fra le altre opere, possiede una
delle più autentiche e caratteristiche tavole del miglior
periodo di Bartolomeo Montagna.
Al capolavoro del potente maestro di Vicenza fanno
corona modesta una Madonna, gentile e fine, di Cima
da Conegliano, e un interessante tondo fiorentino degli
L'Arte. VII, io,
73
ad attestare che in Sulmona l’arte dell’argentiere e
del cesellatore nel secolo xvi era ancora in fiore.
Sulmona, dicembre, 1903.
P. Piccirilli.
Opere d’arte nel palazzo Caregiani a Venezia.—
Le collezioni private veneziane di opere d’arte, benché
Stampalia, il potente ritratto virile, invano contestato
a Giorgione stesso da alcuni critici, vale d’ampio com-
penso alla noia che prova il visitatore nell’erfare per
quelle venti sale, ove una folla di quadri insignificanti è
ammassata sulle pareti. Cosi la piccola collezione, mal
nota ancora, che si conserva nel palazzo dei Conti Ca-
regiani, è degna di tutta la considerazione degli stu-
Anversa, Chiesa madre. Croce processionale (particolare)
troppo scemate d’importanza e di numero, si impon-
gono tuttavia all’attenzione degli studiosi, pel fatto che,
ciascuna di esse, tra i molti quadri buoni e mediocri,
possiede ancora un capolavoro. La collezione Giova-
nelli trae vanto dal suo Giorgione, la collezione Layard
dal suo Gentile Bellini. Così nella collezione Querini
diosi d’arte, perchè, fra le altre opere, possiede una
delle più autentiche e caratteristiche tavole del miglior
periodo di Bartolomeo Montagna.
Al capolavoro del potente maestro di Vicenza fanno
corona modesta una Madonna, gentile e fine, di Cima
da Conegliano, e un interessante tondo fiorentino degli
L'Arte. VII, io,