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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0136

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BIBLIOGRAFIA

compiuto, e una parte delle sue miniature fu eseguita dopo.
Ora il Durrieu, basandosi sopra uno stemma e sopra avve-
nimenti accennati dalle miniature, determina che una parte
appunto di esse fu eseguita per Guglielmo IV di Baviera forse
tra il 1416 e il 1417 (certamente prima del 1425).

L’A. poi fa un particolareggiato confronto tra le minia-
ture e vari quadri dei Van Eyck, e trova rassomiglianze non
solo nello stile ma anche nei giuochi di luce, nelle grada-
zioni coloristiche; deducendone che le miniaiure furono ese-
guite di certo sotto la direzione dei due fratelli Van Eyck,
e forse anche da loro stessi, almeno in parte. Infine con-
clude col dare ai quadri dei Van Eyck che hanno strette
relazioni col codice torinese una data anteriore al 1426. Essi
sono il centro e le tavolette laterali interne dell’Agnello mi-
stico; le repliche di San Francesco e della Vergine dal cer-
tosino, la Vergine dal donatore, del Louvre, le Tre Marie,
della collezione Cook.

P. Durrieu, Les très riches heures du Due de Berry
conservées a Chantilly, au Muse'e Con de et le Bre-
vi aire Grimani (Bibl. de V Èco le des Charles, 1903,
LXIV, III-IV, pag. 321-329).

Nei due manoscritti sono evidenti le relazioni delle mi-
niature dei mesi. I miniatori del Breviario Grimani imitarono
direttamente le Ore di Chantilly? Queste contengono due
serie di miniature di due periodi distinti, le une anteriori alla
morte del duca di Berry (1416), le altre aggiunte nel 1485:
ambedue le serie sono imitate dal Breviario Grimani, diretta
fu adunque l’imitazione. Il manoscritto del duca di Berry fu
probabilmente posseduto da Margherita d’Austria e da lei
portato nelle Eiandre ove venne imitato dagli artisti di Gand
e di Bruges che miniarono il manoscritto Grimani.

Prince d’Essling, Le premier livre xylographique
italien imprimé a Venise vers 1450 (Gazette des
Beaux-Arts, 1903, pag. 89-96, 243-255).

Al Museo di Berlino trovansi delle xilografie parte delle
quali servirono per la Passione, edita nel 1487 a Venezia :
già il Kristeller ne aveva fatto osservare l’antichità parago-
nandole con sculture venete del xiv secolo, ora l’A. dà una
riprova della loro origine veneziana confrontandole con una
miniatura della mariegola dei Ver rieri (1346) Le forme ar-
caiche erano più tenaci nelle arti minori, perciò le xilografie
di Berlino si possono attribuire alla metà dal xv secolo.

P. N. Ferri-E. Jacobsen, Nuovi disegni sconosciuti di
Michelangelo {Rivista d’Arte, 1904, I, 2, pag. 25-37).
Vengono attribuiti a Michelangelo i disegni n. 17379 e
n. 17380 (schizzati probabilmente per le figure degli apo-
stoli poi non eseguite dal pittore nella Sistina), n. 17381
(schizzi di nudo per il Diluvio Universale), n. 18721 (com-
posizione per il Serpente di bronzo, dipinta poi in modo diverso
nella Sistina), n. 18724 (schizzi architettonici), 11. 18730 (studio
di piede e di torso), n. 18733 (studio di figura), n. 18734 (studio
di torso e di braccio che sembra -aver relazione col Mose).
Gerspach, Un bénitier du VII siede (Revue de Vart
chrétien, 1903, pag. 313).

Descrizione di un bronzo della collezione Carrand desi-
gnato dall’inventario come opera siriaca del vii secolo,

Gerspach, Une mosaique du Vili siècle à Florence
{Revue de Vart chrétien, 1903, pag. 313-316).
Illustrazione del mosaico di San Marco, frammento della
decorazione della cappella edificata San Giovanni VII in San
Pietro, a Roma (704).

G. Gronau, Das Van Dyck-Skizzenbuch in der Sam-
mlung zu Chatsworth {Zeituschr. f. bild. Kunst, set-
tembre 1903).

Recensione dell’ opera di L. Cust (A description of thè
Sketch-hook, ecc., Londra, 1902) sul libro di schizzi del Van
Dyck posseduto dal duca di Devonshire. Il libro dovette ser-
vire al pittore nel primo periodo del suo viaggio in Italia,
intrapreso nel 1621: esso ha grande importanza come do-
cumento degli studi fatti dal v. I). sui maestri italiani, sul
Tiziano sopratutto, su Leonardo e su Raffaello.

G. Gronau, Zur Genesis der Robbia Arbeiten {Kun-
st kronik, XV, pag. 193-196).

Nota come già il secondo ordine dei bassorilievi che ador-
nano il piede del campanile di Santa Maria del Fiore pre-
senti il contrasto delle bianche marmoree figure sopra un
fondo smaltato di azzurro. Nell’affresco della facciata della
chiesa di Sant’Egidio (1424 c.), assai restaurato invero, ve-
desi riprodotta una lunetta adorna di un bassorilievo con
figure bianche su azzurro. Tale accordo di colori era dunque
già diffuso nella plastica fiorentina anteriormente al taberna-
colo di Peretola (1441-1442), il più antico lavoro a smalto
rimastoci di L. della Robbia.

E. Jacobskn, Fin verkanntes Blatt von Michelangelo
in Frankfurt (Kunstkronik, XIV, 31).

L’A. attribuisce a Michelangelo il disegno di una testa di
donna conservato nell’istituto Staedel ed ivi attribuito al
Bachiacca.

E. Kumsch, Mittelalterliche Flechtgewebe (.Zeitschr. fùr.
bild. Kunst, settembre, 1903).

Una stoffa del Konigl. Kunstgewebe Museum di Dresda
adorna con intrecci di rami e con figure di animali ha ri-
scontro con stoffe arabo-sicule del xil secolo e può ritenersi
eseguita nel 1150 c.

S. Reinach, Un manuscrit de Philippe le Bon à la Bi-
bliothèque de Saint-Pétersbourg {Gazette des Beaux-
Art, 1903).

11 Reinach ha trovato nella biblioteca di Pietroburgo un
codice miniato, un capolavoro d’uno fra i più grandi artisti
della scuola di Van Eyck. Suppone che l’autore sia Simone
Marmion, francese di nascita. Aveva già parlato del Codice
in un primo articolo nella Gazette (t. XXIX, pag. 265) ; e
ora prosegue a riprodurre, illustrandole, molte delle minia-
ture del codice.

A. Riegl, Vòlkerwanderungszeitliche Fundes aus Eppan
{Mitteil. der k.-k.- Z. C. fiir Erforsch. und Erhalt.
der kunst. und hist-Denkmale, 1903, pag. 120 123).
L’A. illustra gli avanzi metallici di un cinturone del se-
colo vii c. simili per forma a quelli che trovansi in ogni parte
di Europa ma lavorati a superficie liscia adornata da borchie
in rilievo. L’A. pensa di avere dinanzi i prodotti di un’offi-
cina italiana forse stabilita sulle coste adriatiche,
 
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