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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 2
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Frizzoni, Gustavo: Disegni di antichi maestri a proposito della pubblicazione dei disegni delle collezioni di Oxford
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0150

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DISEGNI DI ANTICHI MAESTRI

103

Un indizio di siffatta transizione in fine, si ha pure nella decorazione circondante le
finestre tonde, dove comparisce da un lato il motivo del festone a foglie e frutti, dal Cor-
reggio coltivato fino da’ suoi principi, cioè, non solo nel suo quadro del San Francesco a
Dresda, dove serve di cornice all’ovale con la figura di Mosè inserita nella base del trono,
ma ben anteriormente attorno alla nicchia di sfondo nel piccolo Sposalizio di Santa Caterina,
posseduto dallo scrivente. Sul rovescio del foglio invece vediamo abbandonato questo motivo
e prevalere il partito della semplice incorniciatura lineare del fìnestrone.

Poche parole da ultimo intorno ai disegni delle Scuole fiamminghe, olandesi e francesi.
Ottimamente resa nella sua esecuzione originale a carboncino nero e matita rossa la com-
posizione viva e spontanea di alcuni uomini e cavalli in una stalla, invenzione geniale di
Rubens, di mano sua senza dubbio.

Fra le due produzioni di Rembrandt daremmo la preferenza al leggiero schizzo di una
donna nuda seduta per terra con un bastone fra le mani. Quella affatto embrionale di un
paesaggio con una macchietta, appartiene al novero di un genere di fogli a penna, ombreg-
giati a sepia, abbastanza frequenti nelle raccolte, ma fra i quali devono essersi infiltrate
molte imitazioni. Non sappiamo esimerci da qualche dubbio sull’autenticità di quello scelto
dal Colvin, tanto ci pare infantilmente rappresentata la macchia del piccolo uomo a cavallo.

La serie si chiude con due studi di paesaggi ritenuti di Claudio di Lorena, che quand’anco
si vogliano reputare originali del grande paesista, non valgono a rappresentarlo in tutta la
sua intensità d’interprete inspirato del fascino che sà esercitare sull’animo umano la vista
della campagna romana, e ch’è così poeticamente impresso ne’ suoi ambiti quadri.

Cosa naturale d’altronde, quando si avverta che il prestigio dell’arte di Claudio non è
fondato solo sulla bellezza ideale delle linee, ma in gran parte sulle delicate gradazioni e
le sfumature aeree dei suoi dipinti.

Gustavo Frizzoni.
 
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