LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLA VITA
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le creazioni vivaci e colorite nate sotto i caldi soli d’Oriente, le vestirono di forme loro proprie,
le tradussero nel " loro linguaggio ; così che quando verso il Mille l’arte bizantina trionfava
su tutte le terre cristiane, sulle cattedrali d’Italia e di Francia, tra i santi che ammazzano
draghi, risuscitano morti, cacciano i demoni e poi vanno al martirio, decapitati, tagliuzzati,
bruciati, si videro, come già nelle miniature greche, rappresentati i mesi e le vicende del-
l’anno, le opere e i giorni, le virtù e i vizi e la vita dell’uomo.
* * *
La personificazione della Vita fu per la generalità del concetto comunissima; e assai
spesso la si trova negli scrittori ascetici e morali; nessuna meraviglia quindi che l’arte se
Fig. 2 — Scala di San Giovanni Climaco (cod. vat. gr. 394): La fuga dal mondo
ne impadronisse, rappresentandola nella forma descrittaci in un epigramma di Manuel Philes
certamente diretto come tanti altri di questo strano poeta, (vissuto alla corte imperiale alla
fine del secolo xm e al principio del XIV) ad un’opera figurata : 1
liì? pisipobuov yupivov, ebtóva <pépov tou (3iou.
<hsuytó, irreptoró? sijxc Tt GsAst?;
Tic -rpijo-p, àXVIppsucav. AàAÌ zoili; -iroSa?;
Kat tcòì; TTTepwToùp sópsSiVTa; àv Ì,à(3ot;;
Tò ijG'itj.x ; yuy.vóv èffTc zi ottsuSsi? ptaTìqv;
’'Av3-poj7rs rxlaincóps, ItìEov zoO Spóp/.ou,
Mi; '/Mzs'/s^Bfji; tg> fìoxsTv zi i,ap.Jìavsiv.
yàp sipu, x.iv Sozw zéio; j/ivstv.
’A<pùrTap.at don x.ai % pò? oìxìèv Èv.TpÉyw,
Kat ytvop.ai poO«r av ctuvÉErjS Sa/.Tu^oip. 2
1 Manuelis Philae Carmina. Edidit E. Miller, Pa-
risiis MDCCCLV-LVII. Voi. I, pag. 32 (lxvii).
2 Ad un giovanetto nudo simbolo della vita: — Io
fuggo, sono alato; per dove pensi di afferrarmi? Pei
capelli? Ma essi scorrono. Pei piedi? Ma come li puoi
prendere se sono alati ? Pel corpo ? Ma è nudo. A che
ti affanni invano? Uomo misero, cessa dalla corsa,
acciò che tu non sia trascinato da una vana appa-
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le creazioni vivaci e colorite nate sotto i caldi soli d’Oriente, le vestirono di forme loro proprie,
le tradussero nel " loro linguaggio ; così che quando verso il Mille l’arte bizantina trionfava
su tutte le terre cristiane, sulle cattedrali d’Italia e di Francia, tra i santi che ammazzano
draghi, risuscitano morti, cacciano i demoni e poi vanno al martirio, decapitati, tagliuzzati,
bruciati, si videro, come già nelle miniature greche, rappresentati i mesi e le vicende del-
l’anno, le opere e i giorni, le virtù e i vizi e la vita dell’uomo.
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La personificazione della Vita fu per la generalità del concetto comunissima; e assai
spesso la si trova negli scrittori ascetici e morali; nessuna meraviglia quindi che l’arte se
Fig. 2 — Scala di San Giovanni Climaco (cod. vat. gr. 394): La fuga dal mondo
ne impadronisse, rappresentandola nella forma descrittaci in un epigramma di Manuel Philes
certamente diretto come tanti altri di questo strano poeta, (vissuto alla corte imperiale alla
fine del secolo xm e al principio del XIV) ad un’opera figurata : 1
liì? pisipobuov yupivov, ebtóva <pépov tou (3iou.
<hsuytó, irreptoró? sijxc Tt GsAst?;
Tic -rpijo-p, àXVIppsucav. AàAÌ zoili; -iroSa?;
Kat tcòì; TTTepwToùp sópsSiVTa; àv Ì,à(3ot;;
Tò ijG'itj.x ; yuy.vóv èffTc zi ottsuSsi? ptaTìqv;
’'Av3-poj7rs rxlaincóps, ItìEov zoO Spóp/.ou,
Mi; '/Mzs'/s^Bfji; tg> fìoxsTv zi i,ap.Jìavsiv.
yàp sipu, x.iv Sozw zéio; j/ivstv.
’A<pùrTap.at don x.ai % pò? oìxìèv Èv.TpÉyw,
Kat ytvop.ai poO«r av ctuvÉErjS Sa/.Tu^oip. 2
1 Manuelis Philae Carmina. Edidit E. Miller, Pa-
risiis MDCCCLV-LVII. Voi. I, pag. 32 (lxvii).
2 Ad un giovanetto nudo simbolo della vita: — Io
fuggo, sono alato; per dove pensi di afferrarmi? Pei
capelli? Ma essi scorrono. Pei piedi? Ma come li puoi
prendere se sono alati ? Pel corpo ? Ma è nudo. A che
ti affanni invano? Uomo misero, cessa dalla corsa,
acciò che tu non sia trascinato da una vana appa-