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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 2
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Muñoz, Antonio: Le rappresentazioni allegoriche della vita nell'arte bizantina
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0182

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LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLA VITA

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Le sculture di Torcello si attribuirono dal Selvatico e da altri al VI-VII secolo, e dal
Cattaneo 1 seguito da tutti i moderni, al principio dell’xi, basandosi sulla notizia lasciataci
da Giovanni Diacono nella sua cronaca, che il doge Pietro Orseolo II, quando nel 1008 suo
figlio Orso fu innalzato alla dignità di vescovo di Torcello « sanctae Mariae domum et eccle-
siam, jam pene vetustate consumptam recreare studiosissime fecit ». Ma certo le sculture del

Fig. 4 — Rilievo nella scala dell’ambone, con la figurazione della Vita - Torcello, Duomo

(Fotografia Alinari)

duomo torcellano son tutte di un secolo più tarde, del tempo stesso in cui si eseguì il grande
musaico sulla parete d’ingresso del tempio; esse hanno troppe corrispondenze con le scul-
ture veneziane del secolo XII avanzato, specialmente con quelle di San Marco, perchè sia
possibile ammettere tra loro un intervallo di tempo così lungo. Certamente in Torcello hanno
lavorato, come ammise anche il Cattaneo, artisti bizantini: lo si vede ad evidenza nel bas-
sorilievo della Vita così come nell’altro che gli doveva far riscontro, oggi nel portico del
Museo dell’Estuario, che si vuole rappresenti Issione legato alla ruota.

Entrambi hanno forme piatte e mostrano la tendenza a stendere le figure più che pos-

Cattaneo R., L’architettura in Italia, ecc., pag. 207. Venezia, 1888.
 
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