LE RAPPRESENTAZIONI ALLEGORICHE DELLA VITA
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monumento romanico dell’ Italia settentrionale, era ridotta, tramutata e svisata, come semplice
motivo di decorazione per la base di un pilastro ! E forse i visitatori di San Marco se
volgevano ad essa gli occhi, non la intendevano più; non sentivano più la voce ammoni-
trice « omiTÒv, [J.'h laSrov 5i£x.7us<7Y|?! »,*
A Venezia alla fine del secolo XIV, quando già erano in voga i romanzi venuti di Ger-
mania e di Francia, e gli scultori Embriachi intagliavano sulle loro cassettine le storie di
Griselda, della Mattabruna e dell’aquila d’oro, e i racconti cavallereschi chiamavano a rac-
colta intorno al dicitore il popolo ormai stanco dei miracoli e delle sacre storie, quella pic-
cola rappresentazione vestita di gotiche forme è come l’ultima eco di un mondo già vecchio
e decadente che sta per cedere definitivamente il posto, innanzi alla luce di una civiltà nuova.1 2
Antonio MVnoz.
1 Manuel Philes. Da uno degli altri epigrammi
dedicati alla rappresentazione. I, 128, CCLII.
2 Porgo vivissimi ringraziamenti al signor Dott. Karl
Krumbacher, Prof, in Miinchen, il quale ha rive-
duto il mio lavoro sulle bozze ; al signor Barone Mi-
chele Lazzaroni che cortesemente ha voluto eseguire
per il presente scritto le fotografie dei rilievi di Tor-
cello, e al rev. padre Ehrle che con la consueta libe-
ralità mi ha permesso le riproduzioni dai codici va-
ticani.
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monumento romanico dell’ Italia settentrionale, era ridotta, tramutata e svisata, come semplice
motivo di decorazione per la base di un pilastro ! E forse i visitatori di San Marco se
volgevano ad essa gli occhi, non la intendevano più; non sentivano più la voce ammoni-
trice « omiTÒv, [J.'h laSrov 5i£x.7us<7Y|?! »,*
A Venezia alla fine del secolo XIV, quando già erano in voga i romanzi venuti di Ger-
mania e di Francia, e gli scultori Embriachi intagliavano sulle loro cassettine le storie di
Griselda, della Mattabruna e dell’aquila d’oro, e i racconti cavallereschi chiamavano a rac-
colta intorno al dicitore il popolo ormai stanco dei miracoli e delle sacre storie, quella pic-
cola rappresentazione vestita di gotiche forme è come l’ultima eco di un mondo già vecchio
e decadente che sta per cedere definitivamente il posto, innanzi alla luce di una civiltà nuova.1 2
Antonio MVnoz.
1 Manuel Philes. Da uno degli altri epigrammi
dedicati alla rappresentazione. I, 128, CCLII.
2 Porgo vivissimi ringraziamenti al signor Dott. Karl
Krumbacher, Prof, in Miinchen, il quale ha rive-
duto il mio lavoro sulle bozze ; al signor Barone Mi-
chele Lazzaroni che cortesemente ha voluto eseguire
per il presente scritto le fotografie dei rilievi di Tor-
cello, e al rev. padre Ehrle che con la consueta libe-
ralità mi ha permesso le riproduzioni dai codici va-
ticani.