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GUSTAVO FRI ZZO NI
si faccia tuttavia non potrà mai essere innalzato al livello del non mai abbastanza apprez-
zato frate Fiesolano, artista da paradiso nella sua sfera, non meno di Lorenzo Ghiberti nelle
sue porte celebrate.
Comunque sia, il quadretto pervenuto al Burlington Club dal Bowes Museum di Barnard
Castle è, si può dire, la quintessenza di un soggetto mistico leggendario interpretato con la
vena semplice e chiara di un Toscano eletto, della prima metà del XV secolo. Ed ecco come
Fig. 6 — La Deposizione dalla Croce. Roma, Collezione del conte G. Stroganoff
10 descrive e lo commenta il Catalogo, dopo avere indicato l’argomento preso a dipingere
dall’autore: Un miracolo del Sacramento. «Un sacerdote di fronte ad un altare sta per
somministrare l’ostia ad un altro sacerdote inginocchiatogli dinnanzi. L’ostia s’insanguina,
e nel tempo istesso il prete che prende la comunione cade morto a rovescio. Un diavolo
porta via la sua anima. Nel centro del dipinto stanno inginocchiati cinque frati, uno dei quali
sorregge il corpo del prete morto. Un altro frate se ne sta all’ingresso di una cappella.
Cinque donne vedonsi inginocchiate a sinistra, e dietro ad esse sorge un gruppo di magnati.
11 soggetto di questo quadro è quello della Divinità invisibile che afferma mediante un atto
miracoloso la realtà del principale mistero della chiesa. Fu dipinto ai tempi in cui fervevano
le dispute intorno alle dottrine del Sacramento.
« Vi si scorgono dappertutto i tratti caratteristici delle opere del Sassetta, la squisita sua
tecnica, il suo disegno delicato delle teste e delle mani, la sua bella maniera di dipingere
le carni, le sue grandi qualità come colorista non meno che le sue particolarità morfologiche,
quali la oscura prominente iride dell’occhio, la bocca piccola, la punta del mento accentuata.
GUSTAVO FRI ZZO NI
si faccia tuttavia non potrà mai essere innalzato al livello del non mai abbastanza apprez-
zato frate Fiesolano, artista da paradiso nella sua sfera, non meno di Lorenzo Ghiberti nelle
sue porte celebrate.
Comunque sia, il quadretto pervenuto al Burlington Club dal Bowes Museum di Barnard
Castle è, si può dire, la quintessenza di un soggetto mistico leggendario interpretato con la
vena semplice e chiara di un Toscano eletto, della prima metà del XV secolo. Ed ecco come
Fig. 6 — La Deposizione dalla Croce. Roma, Collezione del conte G. Stroganoff
10 descrive e lo commenta il Catalogo, dopo avere indicato l’argomento preso a dipingere
dall’autore: Un miracolo del Sacramento. «Un sacerdote di fronte ad un altare sta per
somministrare l’ostia ad un altro sacerdote inginocchiatogli dinnanzi. L’ostia s’insanguina,
e nel tempo istesso il prete che prende la comunione cade morto a rovescio. Un diavolo
porta via la sua anima. Nel centro del dipinto stanno inginocchiati cinque frati, uno dei quali
sorregge il corpo del prete morto. Un altro frate se ne sta all’ingresso di una cappella.
Cinque donne vedonsi inginocchiate a sinistra, e dietro ad esse sorge un gruppo di magnati.
11 soggetto di questo quadro è quello della Divinità invisibile che afferma mediante un atto
miracoloso la realtà del principale mistero della chiesa. Fu dipinto ai tempi in cui fervevano
le dispute intorno alle dottrine del Sacramento.
« Vi si scorgono dappertutto i tratti caratteristici delle opere del Sassetta, la squisita sua
tecnica, il suo disegno delicato delle teste e delle mani, la sua bella maniera di dipingere
le carni, le sue grandi qualità come colorista non meno che le sue particolarità morfologiche,
quali la oscura prominente iride dell’occhio, la bocca piccola, la punta del mento accentuata.