DI ALCUNI PITTORI FIORENTINI
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cornice antica; sull’orlo del mantello del santo è la scritta: « Laurentius Nicholaj de Flo-
rentia pinsit », e sotto la figura: « Scs. Bartholomeus Apostolus an. mcccci. Questa tavola
fece fare Nicholai di Bindo Nasucci da S. Gimignano ». Dipinto descritto da Crowe e Ca-
valcasene (voi. II, pag, 461).
2. Firenze, Accademia di Belle Arti (n. 129): trittico la cui parte centrale con XInco-
ronazione di Maria fu dipinta, secondo i documenti, da Lorenzo di Niccolò. Gli sportelli
sono opera di Niccolò di Piero e di Spinello Aretino. Data: 1401. Vedi Crowe e Caval-
casene (voi. II, pag. 454).
3. Firenze, San Leonardo in Arcetri: trittico. Nel mezzo, la Madonna siede sopra un
trono tutto simile a quello di San Bartolomeo : ella tiene ritto sulle ginocchia il robusto
Bambino: nello sportello di sinistra, Sant'Antonio aiate e San Leonardo; in quello di destra,
San Lorenzo e San Jacopo. Un’iscrizione, perduta in parte, dice: «Questa tavola — pe la
sepoltura che sotto a fatto fare la famiglia de cintochi per rimedio... ». Dipinto assai'accu-
rato, che ha rapporti con quello di San Gemignano ma che è forse più felice nella compo-
sizione e mostra evidente la già notata influenza di Spinello Aretino (fig. 1).
4. Firenze, Accademia di Belle Arti (n. 141 ) : gradino diviso in cinque parti rappre-
sentanti la vita della Madonna. Nel mezzo il Transito di Maria, a sinistra l’Angelo che
annunzia a Zaccaria la sua posterità e la Natività della Vergine, a destra la Presentazione
al Tempio e lo Sposalizio (fig. 2). Questa predella rammenta assai quella di Niccolò di Pietro,
a Londra: è possibile che il pittore abbia eseguito tale lavoro quando ancora trovavasi nella
bottega paterna. Ambedue le predelle sono veri prodotti della tradizione gaddiana.
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cornice antica; sull’orlo del mantello del santo è la scritta: « Laurentius Nicholaj de Flo-
rentia pinsit », e sotto la figura: « Scs. Bartholomeus Apostolus an. mcccci. Questa tavola
fece fare Nicholai di Bindo Nasucci da S. Gimignano ». Dipinto descritto da Crowe e Ca-
valcasene (voi. II, pag, 461).
2. Firenze, Accademia di Belle Arti (n. 129): trittico la cui parte centrale con XInco-
ronazione di Maria fu dipinta, secondo i documenti, da Lorenzo di Niccolò. Gli sportelli
sono opera di Niccolò di Piero e di Spinello Aretino. Data: 1401. Vedi Crowe e Caval-
casene (voi. II, pag. 454).
3. Firenze, San Leonardo in Arcetri: trittico. Nel mezzo, la Madonna siede sopra un
trono tutto simile a quello di San Bartolomeo : ella tiene ritto sulle ginocchia il robusto
Bambino: nello sportello di sinistra, Sant'Antonio aiate e San Leonardo; in quello di destra,
San Lorenzo e San Jacopo. Un’iscrizione, perduta in parte, dice: «Questa tavola — pe la
sepoltura che sotto a fatto fare la famiglia de cintochi per rimedio... ». Dipinto assai'accu-
rato, che ha rapporti con quello di San Gemignano ma che è forse più felice nella compo-
sizione e mostra evidente la già notata influenza di Spinello Aretino (fig. 1).
4. Firenze, Accademia di Belle Arti (n. 141 ) : gradino diviso in cinque parti rappre-
sentanti la vita della Madonna. Nel mezzo il Transito di Maria, a sinistra l’Angelo che
annunzia a Zaccaria la sua posterità e la Natività della Vergine, a destra la Presentazione
al Tempio e lo Sposalizio (fig. 2). Questa predella rammenta assai quella di Niccolò di Pietro,
a Londra: è possibile che il pittore abbia eseguito tale lavoro quando ancora trovavasi nella
bottega paterna. Ambedue le predelle sono veri prodotti della tradizione gaddiana.