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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 4
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Sirén, Osvald: Di alcuni pittori Fiorentini: che subirono l'influenza di Lorenzo Monaco
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0399

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OSVALD SIRÉN

gli affreschi superiori, rovinati dall’umidità, Domenico Veneziano. Non posso qui, per gli
angusti limiti del presente lavoro, venire ad una confutazione delle ipotesi altrettanto dotte
quanto insostenibili del prof. Schmarsow le cui ricerche non soltanto sono errate nei loro
principali risultati ma portano anche nuova confusione nel già abbastanza oscuro problema
degli affreschi della Cappella dell’Assunta.

Ci basti di occuparci qui di Andrea di Giusto, la cui partecipazione negli affreschi ho
già indicato. Sulla parete di sinistra egli eseguì due storie della vita di Santo Stefano insieme
con tutta l’inquadratura del dipinto inferiore. L’altro e migliore maestro dipinse sulla mede-
sima parete soltanto l’affresco in alto — la Disputa di Santo Stefano — e tutte le incorni-

Fig. 3 — Andrea di Giusto: Martirio di Santo Stefano. Prato, Pieve: Cappella dell’Assunta

(Fotografia Brogi)

dature, eccezion fatta di quella dell’affresco inferiore. Sulla parete di destra, Andrea di Giusto
esegui solamente l’affresco dello Sposalizio della Vergine e i due fregi che lo incorniciano
lateralmente. Gli altri due dipinti della medesima parete e le altre incorniciature sono opera
del secondo maestro, cui anche si devono le pitture della vòlta.

Ove documenti non portino nuova luce, sarà impossibile stabilire se i due maestri abbiano
lavorato contemporaneamente o se Andrea sia stato chiamato a compiere il lavoro interrotto
dell’altro pittore : in ogni caso tra l’opera dei due pittori non può essere trascorso che un paio
d’anni, anzi mi pare che il maestro migliore abbia in parte anche aiutato Andrea nella
composizione e nell’esecuzione delle architetture del Martirio di Santo Stefano.

La prova delle relazioni fra i tre affreschi e le decorazioni su accennate con le già
descritte opere eli Andrea, consiste specialmente nel carattere delle figure. Ritroviamo qui la
 
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