Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

DOI issue:
Fasc. 4
DOI article:
D'Achiardi, Pietro: Alcune opere di Sculptura in Legno dei secoli XIV e XV
DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0420

DWork-Logo
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
ALCUNE OPERE DI SCULTURA IN LEGNO

365

figura della Vergine. Certamente essa non poteva formare un sol gruppo coll’altra che
abbiamo poc’anzi descritta (fig. 3) priva del corrispondente Angelo, perchè le due opere
differenziano assai fra loro per le proporzioni e per lo stile. Se noi però non possiamo
ritrovare qui i pregi eccezionali che abbiamo riscontrato in quella, ciò è da attribuirsi in gran
parte alla grossa patina di colore che ricopre i lineamenti del volto e le vesti. La colorazione
attuale, sovrapposta a quella primitiva, sembra tut-
tavia risalire essa pure ad un’epoca abbastanza
remota, e non è del tutto sgradevole all’occhio
per la sua ricchezza decorativa. L’Angelo indossa
una gran veste bianca a fiori rossi ed azzurri, ri-
coperta in parte da un manto di azzurro scuro,
cosparso di stelle d’oro. Tanto la veste che il
manto sono ornati parimente di oro nelle orlature.

Il viso, dai lineamenti regolari e tondeggianti, è
colorito di una tinta rosea, spessa ed opaca, rav-
vivata da un rosso più vivo sulle labbra e dal color
castano dei cigli e degli occhi. I capelli, pure
castani, sembrano ridipinti, al pari della faccia, e
sono sormontati da un diadema dorato. L’atteg-
giamento è quello consueto : col braccio sinistro
ripiegato sul petto e colla destra alzata, in atto di
accompagnare colla benedizione divina le parole
della salutazione mistica.

Lo stile proprio di questa statua è quello co-
mune ad altre opere di scuola pisana della fine del
secolo Xiv, e non presenta nessun carattere così
nettamente definito ed individualizzato da permet-
terci di riferirla piuttosto a questo che a quello
artista.

Accanto a quelle più importanti già ricordate,
altre statue in legno si conservano in quel Museo,
e mostrano generalmente come lo stile di Nino
abbia continuato per tutto il trecento a dominare
le ultime forme di decadenza della scultura pisana;
così in una piccola statuina della Madonna col
Bambino, che ci offre in uno stato di conservazione
veramente perfetto l’antica colorazione, ottenuta
con grande profusione d’oro. Tutto dorato, infatti,
è il manto della Vergine, a fiorami rossi con risvolti
verdi. ,La veste sottostante è pure in oro. Intorno
alla testa e sul petto ha una sciarpa bianca con

sottili linee trasversali, di colore variato. Un altro . ,,

Eig. 9 — La Vergine Annunziata

panno bianco a fiorellini ricopre pure le ginocchia Orvieto. Museo dell’Opera - (Fot. Armoni)
del Bambino, il quale tiene in mano un globo d’oro.

La Vergine porta una corona, pure in oro, e nella destra teneva originariamente un fiore,
di cui ora non resta che lo stelo. La vaghezza di questa ricca policromia, la delicatezza
della fattura, date le dimensioni minuscole del gruppo, fanno di quest’opera un vero piccolo
gioiello, quantunque essa non sia esente da alcuni difetti, specialmente nella faccia della
Vergine, molto larga ed appiattita. 1

1 Sala 1, n. 13. Proviene dal convento di San Do-

menico,

Ricordiamo inoltre, benché di pregio assai scarso,
una statua di Santa Ubaldesca in veste grigia con
 
Annotationen