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PIETRO D'A CHI ARDÌ
cipio del secolo xv, a noi sembra tuttavia che non si possa emettere alcun dubbio sulla
scuola alla quale esso appartiene. Noi non possiamo pensare all’arte del settentrione, per
esempio a quella piemontese, come suppone lo Schubring, osservando queste figure che ci
mostrano, al pari di tante altre, i caratteri peculiari della scuola pisana misti in parte con
quelli della scuola senese, la quale pure, verso la fine del Trecento, aveva dato un grande
incremento a questo ramo dell’ intaglio. 1 Se quella ipotesi di un’origine settentrionale può
Fig. 13 — La Vergine col Bambino. Scuola Senese (princ. del sec. xv)
Siena, Sant’Agostino - (Fotografia Alinari)
affacciarsi alla mente per certe caratteristiche della figura dell’Angelo, dalle proporzioni un
po’ corte e massiccie, dalla faccia piena e tondeggiante, tuttavia uno sguardo anche super-
ficiale, dato ai panneggiamenti, e soprattutto alla figura della Vergine, avvolta nel suo
ampio manto goticizzante, ed alla grazia squisita della sua testa giovanile, deve bastare per
ricondurci subito senza esitazioni sulla via che era stata tracciata così^ nettamente dagli * 3
pturen des XIV Jahrhunderts, in Berliner Museum 1 Vedi I. Labarte. Hìst des arts industriel, Paris,
{Jahrbuch der konigl. preuss. Kunstsamml., 24 Band, 1872.
3 Heft. 1903, pag. 279 e seg.
PIETRO D'A CHI ARDÌ
cipio del secolo xv, a noi sembra tuttavia che non si possa emettere alcun dubbio sulla
scuola alla quale esso appartiene. Noi non possiamo pensare all’arte del settentrione, per
esempio a quella piemontese, come suppone lo Schubring, osservando queste figure che ci
mostrano, al pari di tante altre, i caratteri peculiari della scuola pisana misti in parte con
quelli della scuola senese, la quale pure, verso la fine del Trecento, aveva dato un grande
incremento a questo ramo dell’ intaglio. 1 Se quella ipotesi di un’origine settentrionale può
Fig. 13 — La Vergine col Bambino. Scuola Senese (princ. del sec. xv)
Siena, Sant’Agostino - (Fotografia Alinari)
affacciarsi alla mente per certe caratteristiche della figura dell’Angelo, dalle proporzioni un
po’ corte e massiccie, dalla faccia piena e tondeggiante, tuttavia uno sguardo anche super-
ficiale, dato ai panneggiamenti, e soprattutto alla figura della Vergine, avvolta nel suo
ampio manto goticizzante, ed alla grazia squisita della sua testa giovanile, deve bastare per
ricondurci subito senza esitazioni sulla via che era stata tracciata così^ nettamente dagli * 3
pturen des XIV Jahrhunderts, in Berliner Museum 1 Vedi I. Labarte. Hìst des arts industriel, Paris,
{Jahrbuch der konigl. preuss. Kunstsamml., 24 Band, 1872.
3 Heft. 1903, pag. 279 e seg.