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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 4
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0461

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406

CORRIERI

^

Vittorito appartiene al circondario di Sulmona e
conta circa 2200 abitanti.

Nel diploma di Ludovico II, dell’816, con cui si
confermano all’abate di San Vincenzo al Volturno le
pertinenze del territorio di Valva, 1 si fa menzione di
Pectorita. Però l’antichità del paesello, senza dubbio,
risale a quella di un pago romano, come provano
molti avanzi scoverti nelle adiacenze e accosto alla
chiesuola di Sant’Angelo, che vedremo più innnanzi.
Fra questi mi paiono importanti alcuni fusti di colonne
di ampie dimensioni, un capitello di parasta di ordine
corintio, alto circa un metro, parte di una lastra ben
levigata, con la parola RENIGNV, le cui lettere, molto
belle, misurano l’altezza di cent. 13. Un cippo sepol-
crale, incastrato nell’angolo orientale della nominata
chiesa di Sant’Angelo, porta inciso :

C. LARONIVS
3. L. FAVOR
LARONIAE . V. L
THYNDARIDI.

P.

Altro cippo, con la iscrizione abrasa, è nell’angolo
nord del fronte. 2

Di Vittorito si parla nelle bolle di Innocenzo II,
del 25 marzo 1138, e di Clemente III, del 5 aprile 1188,
nelle quali è l’elenco delle chiese della diocesi di
Valva.3 Nella prima di esse si ricorda con l’appellativo
di Victorita, nell’altra, invece, col nomedi Victorlita.
Nei diplomi che seguono quest’epoca si trova la va-
riante Bectorrita. 4

Tralascio tutte le notizie storiche posteriori al se-
colo xxil, per non correre il rischio di scrivere una
monografia.

* * x

La chiesetta di Sant’Angelo è situata alla base del
monte, poco distante dalle prime case.

Il sacro edilìzio, molt’anni fa, era chiuso al culto e
nessuno mai, allora, pensò farvi innovazioni o abbel-
limenti, e mantenne integre, perciò, le sue fattezze
quattrocentesche. Ma oggi la severità dell’ antico è
scomparsa per le opere aggiunte — specialmente il
soffitto, che ha coverto le intravature del tetto — e pel
bianco di calce, che signoreggia l’ambiente. Il piano è
un rettangolo di m 14 X 16 circa, ed è partito in tre
navi per mezzo di quattro piloni prismatici quadran-
golari da ogni lato, molto tozzi e con le basi interrate.

1 Chron. vulturn. in Rer. it. script., tom. I, par. II.

2 II Momsen {Corpus inscr. lat., voi. IX) pubblicò tutte le
iscrizioni romane di Vittorito. Molte di queste oggi sono smarrite'

3 Faraglia N., Codice dipi, sulmonese, doc. XXXIII, XLI. Lan-
ciano, R. Carabba, 1888.

4 Ibid , doc, XLV.

Sui piloni, a destra entrando, si sviluppano archi di
sesto acuto e su quelli a manca, archi semicircolari di
raggi ineguali.

A fianco della nave in cornu Evangelii, lungo la
chiesa, è addossato un altro edilìzio, il quale servì da
sacristia e da ossario.

Nel fondo della nave mediana è un’edicola ad archi
ogivali, del principio del sec. xv, sotto la quale sorge
l’altare con la statua di San Michele dentro una nicchia,
che è lo sguancio di una finestra rettangolare rimurata.
Le colonne anteriori di questa edicola sono cilindriche
con basi e capitelli a largo fogliame; quelle posteriori,
a metà incassate nel muro, sono di pianta ottagonale.
La volticina è a crociera e decorata nei quattro semi-
spicchi con le figure a fresco degli Evangelisti e con
fregi bellissimi nei sott’archi e nei costoloni. Nei
campi triangolari del fronte è rappresentata la scena
dell’Annunciazione della Vergine: l’angelo con le
braccia conserte, a manca di chi guarda, Maria, a
dritta, e in quelli delle altre due facce, santi mitrati
poco men del vero e una Santa Caterina. Un ornato
geometrico corre nella cornice orizzontale di corona-
mento. Nel muro, ov’è la nicchia con la statuetta, sono
altri scomparti con queste figure: in alto, testa nim-
bata di Gesù, e, lateralmente, due angioli oranti, un
Ecce Homo e un santo alquanto sciupato. Anche negli
sguanci e nel fondo della nicchia sono pitture a scom-

Lastra marmorea
Vittorito, Chiesa di Sant’Angelo

parti della stessa epoca e del medesimo artista; ciò
prova la trasformazione nel '400 della chiesa primitiva.

Raccolti in uno stanzino rimpetto alla sacristia
sono molti frammenti: cornici, capitelli, fusti e basi
 
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