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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0469

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BIBLIOGRAFIA

città morta e ad invogliare il pubblico a visitarla e
a svegliare in esso l’interesse per la sua arte e per la
sua storia.

A. Munoz.

P. Piccirilli: La Marsica - Appunti di sto-
ria d'arte, voi. I, con 57 incisioni interca-
late e 7 tavole fuori testo. Trani, Y. Vec-
chi ed., 1904.

Non è una monografia questa che il Piccirilli ci pre-
senta. Sono appunti di viaggio che potrebbero far
seguito alle altre sue pubblicazioni intitolate L'Abruzzo
monumentale. L’A. con questo scritto non pretende di
far opera completa, sia perchè ci promette un secondo
volume, sia per il modo come è trattata l'illustrazione.
Lo scritto, già pubblicato nella Napoli nobilissima,1
appare qui riunito in una veste magnifica per edizione
e per sceltezza d’incisioni e tavole.

Incomincia con Magliano dei Marsi, di cui presenta
la facciata di Santa Lucia in stretta relazione con la
chiesa del vicino castello di Rasciolo, dove il portale
della chiesa ha la data 1446.2 E in Rasciolo medesimo
l’A. ci descrive quel prezioso monumento, che è la
chiesa di Santa Maria in Valle Porcleneta, mettendo
in rilievo le bellezze e l’importanza dell’ambone che
ha un parallelo in quelli di Moscufo e di Cugnoli dello
stesso Nicodemo, artista del xu secolo. Ad Alba Fu-
cense, paese già molto noto per gli avanzi romani e
per la chiesa di San Pietro, l’A. non si trattiene se
non per mettere in sodo come il portale di questa
chiesa sia coevo a quello del cimitero di Carsoli la-
vorato nel 1132. Accennato quindi agl’importanti la-
vori dei marmorari romani, cioè il bellissimo ambone
e l’iconostasi, e ricordato il preziosissimo tesoro di
Massa d’Albe, di cui già scrisse fin dal 1894, l’autore
scende ad Avezzano trattandone brevemente la storia
e descrivendo il portale della chiesa di San Nicola.
Quindi a Luco, dove è una modesta chiesina di Santa
Maria, interessante per i suoi resti e per le sue an-
tiche memorie, che rimontano al 930, quando Doda,
contessa dei Marsi, donò ai benedettini di Montecas-
sino la chiesa con molte terre.

A Trasacco l’A. si ferma più lungamente ricor-
dando gli antichi martiri del iti secolo, Rufino e Ce-
sidio, che fondarono un oratorio sopra un edificio
imperiale abbandonato, sul quale oratorio sorse in
seguito la chiesa di San Cesidio, che oggi esiste, ar-
ricchita di portali bellissimi nel xv e xvi secolo quando
ancora rimaneva in Abruzzo il gusto dell’arte lom-
barda. E non dimentica di far notare gl'importanti
arredi sacri, come i paramenti, la croce processionale
di fabbrica sulmonese e un codice, cosa rara in questi

1 Fase. IX, X, XI e XII, 1903.

2 Non so perchè il Piccirilli lesse la data 1416.

paesi, ben conservato. Nè trascura di portarci nell’at-
tiguo oratorio, detto della Concezione, dove si trova
una Santa Caterina in un’edicola bellissima di arte
gotica, della quale meriterebbe occuparsi più diffusa-
mente e ricercarne la provenienza.

Tagliacozzo, città dalle grandi memorie e sopra
ogni altra interessante per i molteplici e belli avanzi
del medio evo, è pure in questo volume descritta con
molta cura nei principali monumenti ; e specialmente
nelle chiese, che vengono opportunamente confron-
tate con le coeve dello stesso stile, ma d’altri paesi,
e tutte egualmente ornate dei bellissimi portali e delle
soprastanti finestre a ruota. Ed infine Celano, la ri-
dente cittadina sulle rive del Fucino, è pure ampia-
mente illustrata, a cominciare da Santa Maria di Val-
levèrde, dove sono pitture di varia epoca, e poi con
la chiesetta di San Giovanni, con San Francesco e la
cattedrale, tutte oltremodo interessanti e preziose per
lo studioso e per l’artista. Un cenno sul celebre ca-
stello di Celano, monumento tanto raro quanto ab-
bandonato, chiude il lavoro del Piccirilli, lasciando la
impressione melanconica della sua brevità.

Opere di questo genere raramente si fanno ; ed è
cosa veramente dolorosa! Il vantaggio che gli stu-
diosi potrebbero trarre da un vasto numero di tali
pubblicazioni non è ancora in Italia entrato nella
mente di chi dovrebbe incoraggiare lo studio delle
patrie ricchezze! Onde il Piccirilli tanto più fa opera
utile e degna d’ogni elogio.

L’esattezza delle notizie storiche, convalidata da
numerose citazioni, il giusto criterio di esame e di
rilievo dei monumenti, oltre alle numerose figure e
tavole, rendono in tutte le sue pubblicazioni un pre-
zioso contributo alla storia dell’arte italiana.

I. C. Gavini.

Nikodim P. Kondakov: Pamjatniki Xrias-
tianskago iskusstva na Afonie. (I monu-
menti dell’arte cristiana sull’Athos). Pub-
blicazione dell’Imperiale Accademia delle
scienze. San Pietroburgo, 1902, pag. 312,
con 49 fototipie e 103 incisioni nel testo.

L’opera dell’insigne bizantinista russo sul monumenti
cristiani del monte Athos è di tale importanza per la
storia dell’arte orientale che, sebbene in ritardo, cre-
diamo utile darne notizia. Oggi le ricerche degli stu-
diosi d’arte bizantina sono, è vero, specialmente rivolte
alle prime origini, per determinare le varie tendenze
e i diversi elementi che contribuirono alla formazione
di quel potente movimento artistico a cui fin qui si è
dato, raggruppando in un sol titolo cose diverse e
accentrando in una sola città correnti d’arte di più
paesi, il nome di bizantino; ma tuttavia il volume del
Kondakov sebbene illustri in gran parte periodi e mo-
 
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