Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

DOI Heft:
Fasc. 5
DOI Artikel:
Jubaru, Florian: La decorazione bacchica del mausoleo cristiano di Santa Costanza
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0513

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
458

PLORIAN JUBARU

Esaminiamo dapprima l’interno della rotonda. L’edificio in antico preceduto da un
vestibolo D e circondato dalla galleria C senza comunicazione col vestibolo, si compone
attualmente d’una cupula centrale A, e d’una nave anulare B sostenute da 24 colonne gemi-
nate. Tra le 12 arcate così formate, 4 più grandi opposte l’una all’altra corrispondono alla
porta d’entrata e a tre grandi nicchie e, d, d, praticate nella muraglia. La grande nicchia c
in faccia all’entrata conteneva ancora nel XVIII secolo il colossale sarcofago di porfido che
oggi si trova nella sala a croce greca del Vaticano. Nelle due grandi nicchie laterali d d
si sono aperte le porte soltanto nell’anno 1600. Anche Desgodetz (Les édifices antiques, pag. 29)
ha creduto che originariamente la galleria esterna E restasse senza accesso. Questa anomalia
non esisteva in principio, ma proveniva da un rimaneggiamento della rotonda. Infatti la

Pianta di Santa Costanza

A

grande nicchia c non era primitivamente murata, ma formava un’apertura simile a quella
della nicchia d’entrata e preceduta come quella da due colonne di granito rosa, mentre tutte
le altre colonne sono di granito grigio. Si può vedere all’esterno in b l’arco tracciato nel
muro da questa chiusura. Ciampini aveva già constatato che la chiusura della nicchia non
appartiene alla costruzione primitiva, e. il piano di Fontana, fa risaltare questa particolarità.
La nicchia non aveva dunque per oggetto di contenere il sarcofago, ma di dare accesso
alla galleria esterna. Il sarcofago stesso non è scolpito soltanto in parte, come quelli destinati a
esser posti nelle nicchie; malgrado l’estrema difficoltà del taglio del porfido, esso è unifor-
memente lavorato su tutte le facce, destinato perciò a occupare un posto centrale visibile
da tutti i lati. Se si è sacrificato l’accesso della galleria esterna è che si è spostato il sar-
cofago per dare all’edifizio un nuovo adattamento.

Avanti alla nicchia c così ottenuta la volta anulare è stata stranamente forata e sor-
montata da una disgraziata costruzione quadrata che acceca una finestra della cupola. La
muratura in soprastruttura aveva essa stessa da ciascun lato una finestra attualmente murata :
era una lanterna stabilita per gettar luce nella nicchia e per formar cupola su un altare eretto
in f avanti al sarcofago. La muratura è così antica che Desgodetz e altri l’hanno riguardata
come parte della costruzione primitiva ma essi non avevano notato il rimaneggiamento della
 
Annotationen