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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 5
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Jubaru, Florian: La decorazione bacchica del mausoleo cristiano di Santa Costanza
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0518

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LA DECORAZIONE BACCHICA DEL MAUSOLEO DI SANTA COSTANZA 463

dell’Escuriale, dovuto a Francesco d’Olanda che lavorava a Roma nella prima metà del
XVI secolo.

Il P. Garrucci, che a priori rifiutava di credere a decorazioni mitologiche poste da Costan-
tino in un battisterio, «risolvè d’averne il cuore tranquillo » e andò in persona all’Escuriale.
Trovò un disegno colorato di Francesco d’Olanda che rappresentava presso a poco il terzo
della parte inferiore del musaico. Da allora Garrucci rifiutò come una ricostituzione fantastica
tutto ciò che Bartoli aveva figurato in più di questo disegno, e
specialmente le cartelle con satiri e baccanti che gli facevano
orrore. Restava a dare un’interpretazione cristiana alle quattro
scene disegnate nell’acquarello dell’Escuriale: ilP. Garrucci scoprì
nella prima scena a sinistra l’allegoria del delfino con significato
eucaristico ; nella seconda la Saggezza divina che prega alla
porta della città secondo un passaggio del Libro dei proverbi,
nella terza il Cristo in trono e avanti la Chiesa con un libro
aperto e un gruppo di ascoltatori che si allontanano in atto di
dire : « Dxirus est hic sermo » (Johan. VI, 61); infine la quarta scena
era Caino e Abele che presentano a Dio le loro offerte, Caino
un agnello, Abele un covone mal figurato per uno strumento
musicale. 1

De-Rossi2 malgrado la sua buona volontà non potè accettare
queste spiegazioni; egli rinunciò a ogni interpretazione di det-
taglio, e da un disegno di Sangallo inesattamente riprodotto e
avvicinato a uno schizzo anonimo che è del tempo, se non
della mano del Sangallo, si sforzò di stabilire che l’insieme della
decorazione doveva comportare un ciclo di scene del Nuovo
Testamento nella zona delle cartelle bacchiche di Bartoli, e un
ciclo dell’Antico, lungo la riva. Ma De-Rossi non compromette
così « la squisita bellezza e la grazia della ricchissima composi-
zione, imitata, « com’egli ammette », da tipi classici del miglior
tempo dell’arte antica » ? L’artista avrebbe abilmente disposto in
prospettiva le scene acquatiche e le dodici scene della riva, per
porre ’su queste ultime altre scene sostenute solamente da un

viticcio, secondo la restituzione del De-Rossi? Perchè tenersi a disegni di carnet d’artista
ove quei motivi sono schizzati alla rinfusa coi motivi della volta anulare, senza cura della
rispettiva disposizione? De-Rossi stesso non riconosce che nel disegno del carnet del San-
gallo la parte superiore ha qualcosa d’arbitrario ? Perchè soprattutto tenersi ancora alla tesi
delle « falsità capricciose introdotte dal Bartoli », quando Muntz aveva pubblicato un disegno
della biblioteca Marciana nettamente dettagliato e concordante con Bartoli per la parte
superiore, e aveva tratta da questo disegno la prova che Bartoli non aveva commesso ine-
sattezza in ciò che concerne il motivo principale della decorazione, e non aveva affatto
inventate le cartelle istoriate ; quando Miintz, avendo tutti i documenti, sotto gli occhi, con-
cludeva che se non si volevan vedere in quelle cartelle dei satiri e baccanti (che si sarebbero
accordati con l’ornamentazione di tigri, « compagne ordinarie del trionfo di Bacco ») « non
si sarebbe lontani dal vero, ammettendo che contenessero delle Psichi, degli Eros, come
i musaici della volta anulare »? 3 Se De-Rossi non ne dice nulla, non è forse perchè vi trova
una difficoltà incompatibile con la sua teoria sulla destinazione primitiva del battistero?

Particolare del musaico
di Santa Cristina
(Da un disegno
della Biblioteca Marciana)

1 Storia dell'arte cristiana, t. IV, pag. 8 e seg. curi. Miintz ha rilevato che la descrizione delle scene

2 Musaici cristiani. nell’ordine indicato da Ugonio non s’accorda con l’or-

3 Muntz, Revue archéol., 1875, t. II, pag. 224, dine delle scene rappresentate nella stampa completa

juin 1878, pag. 374, e seg. Bartoli si trova esatto in ogni del 1791. La discordanza può provenire dal fatto che

punto in cui si è potuto controllare su documentisi- si è riprodotta tale e quale in questa stampa d’insieme
 
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