MISCELLANEA
480
Esso prima di ogni altra cosa ci dimostra che, mentre
l’arte di Benozzo Gozzoli si diffondeva largamente nel-
l’Umbria ed esercitava la sua influenza sopra tutto sul
Bonfigli, su Fiorenzo di Lorenzo e su Niccolò Alunno,
il Boccati ne risentiva assai meno di quello che gene-
ralmente si creda, e preferiva rimanere fedele a quelle
formule artistiche, le quali mettono nelle opere di lui
una nota uniforme, ma simpatica.
A ventun anno di distanza, le forme dell’ancona di
chiamano le forme di Domenico Veneziano e di Piero
della Francesca. Si osservino a questo proposito i ca-
pelli corti e ricciuti, il ventre alquanto rigonfio, le labbra
sottili, il modo onde sono aperte le bocche degli angeli
che lasciano scorgere i denti, il disegno del manto che
ricopre il capo della Vergine, la tendenza a fare i volti
rugosi, la forma dell’orecchio, la calma elegante delle
figure e la scena della Crocifissione, simile nella dispo-
sizione a quella che Piero della Francesca dipinse per
Giovanni Boccati : Particolare di polittico. Beiforte del Chienti
Chiesa di Sant’Eustacchio - (Fotografia del Ministero della Pubblica Istruzione)
Beiforte del Chienti sono ancora quelle della tavola
dipinta per i disciplinati di San Domenico di Perugia.
La Vergine ha lo stesso collo lungo e le identiche
mani sottili; gli Angeli e i Santi indossano le mede-
sime vesti, notevoli per la frequenza delle pieghe di-
ritte e ad angoli spezzati ; le tinte hanno gli stessi toni
gravi e sono del pari levigate come smalto. C’è in
quest’arte una compenetrazione di elementi umbri, che
si rannodano alla tradizione di Matteo di Gualdo e di
Lorenzo il vecchio da Sanseverino, e di elementi i
quali, insieme con qualche reminiscenza senese, ri-
ii polittico della chiesa dell’Ospedale di Borgo San-
sepolcro.
Orbene, mentre la permanenza di Benozzo Gozzoli
nei dintorni di Perugia non si può riportare più ad-
dietro degli ultimi mesi del 1449, 1 la tavola dei Disci-
plinati di San Domenico, assolutamente simile in tutte
le sue forme al solenne polittico di Beiforte del Chienti,
reca la data del 1447.
1 Fumi, Il Duomo d'Orvieto e i suoi restauri, Roma, 1891 ; Ven-
turi, Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, ne L'Arte, 1901, pag. 1
e segg.
480
Esso prima di ogni altra cosa ci dimostra che, mentre
l’arte di Benozzo Gozzoli si diffondeva largamente nel-
l’Umbria ed esercitava la sua influenza sopra tutto sul
Bonfigli, su Fiorenzo di Lorenzo e su Niccolò Alunno,
il Boccati ne risentiva assai meno di quello che gene-
ralmente si creda, e preferiva rimanere fedele a quelle
formule artistiche, le quali mettono nelle opere di lui
una nota uniforme, ma simpatica.
A ventun anno di distanza, le forme dell’ancona di
chiamano le forme di Domenico Veneziano e di Piero
della Francesca. Si osservino a questo proposito i ca-
pelli corti e ricciuti, il ventre alquanto rigonfio, le labbra
sottili, il modo onde sono aperte le bocche degli angeli
che lasciano scorgere i denti, il disegno del manto che
ricopre il capo della Vergine, la tendenza a fare i volti
rugosi, la forma dell’orecchio, la calma elegante delle
figure e la scena della Crocifissione, simile nella dispo-
sizione a quella che Piero della Francesca dipinse per
Giovanni Boccati : Particolare di polittico. Beiforte del Chienti
Chiesa di Sant’Eustacchio - (Fotografia del Ministero della Pubblica Istruzione)
Beiforte del Chienti sono ancora quelle della tavola
dipinta per i disciplinati di San Domenico di Perugia.
La Vergine ha lo stesso collo lungo e le identiche
mani sottili; gli Angeli e i Santi indossano le mede-
sime vesti, notevoli per la frequenza delle pieghe di-
ritte e ad angoli spezzati ; le tinte hanno gli stessi toni
gravi e sono del pari levigate come smalto. C’è in
quest’arte una compenetrazione di elementi umbri, che
si rannodano alla tradizione di Matteo di Gualdo e di
Lorenzo il vecchio da Sanseverino, e di elementi i
quali, insieme con qualche reminiscenza senese, ri-
ii polittico della chiesa dell’Ospedale di Borgo San-
sepolcro.
Orbene, mentre la permanenza di Benozzo Gozzoli
nei dintorni di Perugia non si può riportare più ad-
dietro degli ultimi mesi del 1449, 1 la tavola dei Disci-
plinati di San Domenico, assolutamente simile in tutte
le sue forme al solenne polittico di Beiforte del Chienti,
reca la data del 1447.
1 Fumi, Il Duomo d'Orvieto e i suoi restauri, Roma, 1891 ; Ven-
turi, Beato Angelico e Benozzo Gozzoli, ne L'Arte, 1901, pag. 1
e segg.