MISCELLANEA
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più antichi, 'ma ognuno è rappresentato nella sua Qui pare che il miniatore avesse poca conoscenza
posa caratteristica o in movimento ; sembra che il pit- diretta degli animali da riprodurre e quindi si attiene
tore abbia colto istantaneamente i moti più rapidi e meno al vero che non negli altri capitoli, ma non
Fig. 5 — Roma. Biblioteca Vaticana, Cod. urb. lat. 276
Tritone (c. 140 v)
fuggevoli di tutti i volatili, fissandoli sulle carte del meno mirabili son gli effetti che ottiene con la spuma
codice. I vari uccelli dalle finissime piume smaglianti del mare e l’argenteo colore delle squame. La sirena
di colorito, alzano il becco in alto, spiegan le ali, spie- (fig. 4) e il tritone (fig. 5) servono pure bene a defi-
Fig. 6 — Roma. Biblioteca Vaticana, Cod. urb. lat. 276
Mosca cipria, opinaco, falongia, farfalla (c. 198 v.)
cano il volo, nascondono il capo tra le penne, si pog-
gian sui rami degli alberi. E il sole par che batta
sulle figure suscitando i lampi dell’iride tra le occhiute
piume del pavone, illuminando di luce d’oro l’uccello
di paradiso. L’aquila rapace si attiene con gli artigli
alla terra, l’ardea dal volo altissimo si specchia nelle
acque (fig. 3). A c. i2i.r, liber secundus finit. Incipit
tertius de beluarum maritimarum et piscium omnium
naturis et formis.
nire l’età delle miniature. A c. 168. r’ liber tertius finit.
De serpentium et verminum natura liber quartus inci-
pit feliciter. Le scaglie dei serpenti splendono dei più
vivi colori, con tutte le gradazioni dal verde al rosa
pallido ; i vermi brulicano sulle foglie. La figura 6 mo-
stra la mosca cipria in mezzo al fuoco, che secondo
scrive Plinio : in fornacibus manentes, in medio ignium
impune volant: in eoque vivunt, cum exierint flamas
moriuntur\ accanto stanno l’opinacus, la falongia e la
L'Arte. VII, 63.
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più antichi, 'ma ognuno è rappresentato nella sua Qui pare che il miniatore avesse poca conoscenza
posa caratteristica o in movimento ; sembra che il pit- diretta degli animali da riprodurre e quindi si attiene
tore abbia colto istantaneamente i moti più rapidi e meno al vero che non negli altri capitoli, ma non
Fig. 5 — Roma. Biblioteca Vaticana, Cod. urb. lat. 276
Tritone (c. 140 v)
fuggevoli di tutti i volatili, fissandoli sulle carte del meno mirabili son gli effetti che ottiene con la spuma
codice. I vari uccelli dalle finissime piume smaglianti del mare e l’argenteo colore delle squame. La sirena
di colorito, alzano il becco in alto, spiegan le ali, spie- (fig. 4) e il tritone (fig. 5) servono pure bene a defi-
Fig. 6 — Roma. Biblioteca Vaticana, Cod. urb. lat. 276
Mosca cipria, opinaco, falongia, farfalla (c. 198 v.)
cano il volo, nascondono il capo tra le penne, si pog-
gian sui rami degli alberi. E il sole par che batta
sulle figure suscitando i lampi dell’iride tra le occhiute
piume del pavone, illuminando di luce d’oro l’uccello
di paradiso. L’aquila rapace si attiene con gli artigli
alla terra, l’ardea dal volo altissimo si specchia nelle
acque (fig. 3). A c. i2i.r, liber secundus finit. Incipit
tertius de beluarum maritimarum et piscium omnium
naturis et formis.
nire l’età delle miniature. A c. 168. r’ liber tertius finit.
De serpentium et verminum natura liber quartus inci-
pit feliciter. Le scaglie dei serpenti splendono dei più
vivi colori, con tutte le gradazioni dal verde al rosa
pallido ; i vermi brulicano sulle foglie. La figura 6 mo-
stra la mosca cipria in mezzo al fuoco, che secondo
scrive Plinio : in fornacibus manentes, in medio ignium
impune volant: in eoque vivunt, cum exierint flamas
moriuntur\ accanto stanno l’opinacus, la falongia e la
L'Arte. VII, 63.