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CORRIERI
Per gli affreschi dei fratelli Lorenzo e Gia-
como da Sanseverino. — Ai danni degli uomini si
aggiungono in Urbino anche quelli del cattivo tempo;
poiché le recenti pioggie, oltre che alla campagna,
hanno recato offesa anche a qualche monumento. Fra
le recenti numerose frane di terra, ve n’ha una nel-
l’Orto degli Scalzi che sembra minacciare l’Oratorio
di San Giovanni tutto dipinto, com’è noto, dai celebri
pittori da Sanseverino.
Si è pensato almeno di constatare, per parte di
chi è in obbligo di farlo, se e quali possono essere
i danni che minacciano l’insigne monumento? Non
sia inutile ricordare che simile pericolo si verificò an-
cora verso il 1840. Infatti nella Guida della città stam-
pata in Urbino nel 1846, si legge che la bellissima
chiesa « anni sono » poco mancò non restasse « se-
polta sotto una frana». La generosità della famiglia
Corboli, soggiungeva l.’A., «vi pose riparo coll’im-
pronto di una somma di danaro fatto alla Compagnia
perchè si fortificasse il muro che sostiene il terreno
dalla parte di ponente ».
Ascoli, i° dicembre 1904.
E. Calzini.
Notizie degli Abruzzi.
Furto d’oggetti d’arte a Scurcola e Paterno
(Marsica). — Dissi nelle mie note su Vittorito che
l’Abruzzo possiede un patrimonio artistico imponente,
il quale, per colpa di municipi indolenti e per negli-
genza di coloro cui è affidato, deperisce sempre e si
assottiglia o per furti, o per l’opera deleteria d’ingordi
speculatori e di rapaci mezzani.
Detti l’allarme nel '902 1 per una madonnina in pietra,
non catalogata, della fine del xv secolo, venduta per
L. 500 ad un antiquario di Napoli; ricordai, in quel
riscontro, alcune sculture scomparse precedentemente;
mostrai su questa Rivista 2 gli sportelli istoriati della
nicchia di Campodigiove, rubati di nottetempo, senza
che la giustizia riuscisse a rintracciare il ladro ; ma
nessuno si preoccupò della cosa, nessuno pensò a porre
un argine al danno che le vendite clandestine ed i
furti permanenti apportano alla storia dell’arte locale
e al patrimonio artistico italiano.
Oggi metto sotto gli occhi del lettore altre opere
preziosissime scomparse: le tempere, cioè, degli spor-
telli della nicchia di legno, ove si custodiva la statua
di Santa Maria della Vittoria di Scurcola e la croce
processionale d’argento della chiesa-madre di Paterno.
Scurcola è un paesello poco distante dai ruderi
della famosa badia, che Carlo I d’Angiò fece edifi-
care a ricordo della vittoria riportata su Corradino.
La statua di Santa Maria, scultura francese della fine
del xiii secolo, tolta dalla nicchia, fu posta sul mag-
1 Napoli nobilissima, fase. VI, 1902.
2 Anno VI, fase. V-VII.
giore altare della chiesa parrocchiale. È di legno dj
olivo, dorata e dipinta. Affermano gli storici marsicani
che questa statua, la quale nulla ha perduto della sua
antichità, sia stata'trovata nel 1525 dentro una cassa fra
Saturnino Gatta : Sportello di nicchia
Scurcola, Santa Maria (già a)
le macerie della distrutta abbazia1 e che sia quella
stessa che San Luigi, fratello dell’Angioino, soleva
portar seco nelle guerre della crociata!2
1 Corsignani, Reggia Morsicano, Napoli, Parrino, 1738 ; Di
Pietro, Agglomerazione delle popolazioni attuali della diocesi di
Marsi, Avezzano, Magagnini, 1869.
2 Di Pietro, op. cit.
CORRIERI
Per gli affreschi dei fratelli Lorenzo e Gia-
como da Sanseverino. — Ai danni degli uomini si
aggiungono in Urbino anche quelli del cattivo tempo;
poiché le recenti pioggie, oltre che alla campagna,
hanno recato offesa anche a qualche monumento. Fra
le recenti numerose frane di terra, ve n’ha una nel-
l’Orto degli Scalzi che sembra minacciare l’Oratorio
di San Giovanni tutto dipinto, com’è noto, dai celebri
pittori da Sanseverino.
Si è pensato almeno di constatare, per parte di
chi è in obbligo di farlo, se e quali possono essere
i danni che minacciano l’insigne monumento? Non
sia inutile ricordare che simile pericolo si verificò an-
cora verso il 1840. Infatti nella Guida della città stam-
pata in Urbino nel 1846, si legge che la bellissima
chiesa « anni sono » poco mancò non restasse « se-
polta sotto una frana». La generosità della famiglia
Corboli, soggiungeva l.’A., «vi pose riparo coll’im-
pronto di una somma di danaro fatto alla Compagnia
perchè si fortificasse il muro che sostiene il terreno
dalla parte di ponente ».
Ascoli, i° dicembre 1904.
E. Calzini.
Notizie degli Abruzzi.
Furto d’oggetti d’arte a Scurcola e Paterno
(Marsica). — Dissi nelle mie note su Vittorito che
l’Abruzzo possiede un patrimonio artistico imponente,
il quale, per colpa di municipi indolenti e per negli-
genza di coloro cui è affidato, deperisce sempre e si
assottiglia o per furti, o per l’opera deleteria d’ingordi
speculatori e di rapaci mezzani.
Detti l’allarme nel '902 1 per una madonnina in pietra,
non catalogata, della fine del xv secolo, venduta per
L. 500 ad un antiquario di Napoli; ricordai, in quel
riscontro, alcune sculture scomparse precedentemente;
mostrai su questa Rivista 2 gli sportelli istoriati della
nicchia di Campodigiove, rubati di nottetempo, senza
che la giustizia riuscisse a rintracciare il ladro ; ma
nessuno si preoccupò della cosa, nessuno pensò a porre
un argine al danno che le vendite clandestine ed i
furti permanenti apportano alla storia dell’arte locale
e al patrimonio artistico italiano.
Oggi metto sotto gli occhi del lettore altre opere
preziosissime scomparse: le tempere, cioè, degli spor-
telli della nicchia di legno, ove si custodiva la statua
di Santa Maria della Vittoria di Scurcola e la croce
processionale d’argento della chiesa-madre di Paterno.
Scurcola è un paesello poco distante dai ruderi
della famosa badia, che Carlo I d’Angiò fece edifi-
care a ricordo della vittoria riportata su Corradino.
La statua di Santa Maria, scultura francese della fine
del xiii secolo, tolta dalla nicchia, fu posta sul mag-
1 Napoli nobilissima, fase. VI, 1902.
2 Anno VI, fase. V-VII.
giore altare della chiesa parrocchiale. È di legno dj
olivo, dorata e dipinta. Affermano gli storici marsicani
che questa statua, la quale nulla ha perduto della sua
antichità, sia stata'trovata nel 1525 dentro una cassa fra
Saturnino Gatta : Sportello di nicchia
Scurcola, Santa Maria (già a)
le macerie della distrutta abbazia1 e che sia quella
stessa che San Luigi, fratello dell’Angioino, soleva
portar seco nelle guerre della crociata!2
1 Corsignani, Reggia Morsicano, Napoli, Parrino, 1738 ; Di
Pietro, Agglomerazione delle popolazioni attuali della diocesi di
Marsi, Avezzano, Magagnini, 1869.
2 Di Pietro, op. cit.